INTRODUZIONE
Il progetto OSVY, il bianco porcospino disegnato da Filippo Novelli, si snoda attraverso una serie di racconti che sono stati raccolti in cinque volumi:
– OSVY-gli aforismi a fumetti, la raccolta.
– L’UNIVERSOEDIO – il graphic novel.
– L’UNIVERSOEDIO- il fumetto.
– PIPPO PANDA – il fumetto.
– GLI SPIN OFF degli amici di OSVY
Cronologicamente viene realizzato prima il volume degli aforismi a fumetti, una raccolta delle strip brevi (tre tavole per strip) in cui Osvy recita gli aforismi dei piu’ grandi personaggi della cultura internazionale. Ma di questo parleremo piu’ avanti. In una di queste strip Minny, la figlia di Osvy, trova un computer con il quale inizia a leggere la storia delle origini del padre. Nasce così il secondo racconto, “L’UNIVERSOEDIO-il graphic novel”, narrato in terza persona dalla piccola porcospina con l’aiuto del computer suo suggeritore.
Arriviamo al terzo volume, la vera storia di Osvy “L’UNIVERSOEDIO-il fumetto”, realizzata a fumetti senza gli approfondimenti dell’amico computer di Minny. Come ogni racconto ad episodi che si rispetti termina con un “continua…” preannunciando il quarto volume: “PIPPO PANDA-il fumetto”, dove il nostro protagonista viene trasformato nell”anti-eroe PIPPO PANDA dal cattivissimo Morbo.
Il quintetto della saga di OSVY si conclude con “GLI SPIN-OFF degli amici di OSVY”, una raccolta di racconti e rubriche tratte da DETTI E FUMETTI, un free press e blog che raccoglie appunto approfondimenti culturali realizzati mediante l’uso del fumetto. Dire che si conclude in realtà non è proprio vero, poichè, alla stregua delle raccolte delle strip: anche le rubriche degli amici di Osvy sia le Strip continuano ad essere prodotte nel tempo e raccolte con cadenza annuale. Da qualche tempo vengono pubblicate anche in Free Press cartacei con il patrocinio gratuito delle Biblioteche di Roma che ha creduto nell’OSVY project!
TRAMA
Qualche anno fa il nostro protagonista ebbe una figlia e l’idea di doverla far crescere bene, con sani principi, il tentativo di darle gli strumenti per fronteggiare le asperità della vita divenne il suo cruccio maggiore. Aggiungici lo stress del lavoro moderno, le notti in bianco per i pianti della bambina, i peperoni mangiati a cena… tant’è che una notte ricevette una chiamata. Sentì una voce che ce l’aveva proprio con lui:”OSVY DOVE SEI?” ripeteva insistentemente”. Nel tentativo di seguirla si avventuro’ sull’uscio della porta ma… un fulmine lo colpì.
Improvvisamente si trasformo’ nell’OSVY. La voce riprese a chiamarlo chiedendogli di seguirlo fino ad un luogo sperduto nelle montagne. Qui venne iniziato all’antica arte etrusca dello sciamano. una volta formato,affrontò terribili battaglie contro il Male e si fortifico’ per divenire un eroe dei tempi moderni (L’UNIVERSOEDIO-il graphic novel).
Ma quale super potere poteva aver ricevuto da questa esperienza? quale era la sua missione? Sarebbe stato in grado di sfrecciare nei cieli come un fulmine? Sollevare montagne con un dito? Lanciare ragnatele?
No,doveva recitare aforismi, perchè l’aforisma è un aiuto che l’uomo offre ad un altro uomo, una guida per evitare l’errore o porvi rimedio, il conforto che l’esperienza può dare a chi deve ancora affrontarla. Sarebbe divenuto il paladino della Cultura, il solo modo per elevare e riunire i popoli debbellando le piu’ grandi piaghe del Mondo: la fame, la guerra, l’odio.(OSVY-aforismi a fumetti-la raccolta).
Quotidianamente Osvy si recava negli Studios di Biondo, il suo amico e consigliere, nei quali si montavano le scene per fargli recitare l’aforisma del giorno.
Minny, la figlia di Osvy iniziò (a modo suo) in questo periodo a recepire gli insegnamenti del padre distinguendo cio’ che è bene da cio’ che è male.
Ma un giorno proprio lui, il Male, si manifestò. Impersonificato da Morbo la volpe e i suoi scagnozzi (i nemici di Osvy); rapi’ la famiglia di Osvy per ricattarlo (L’UNIVERSOEDIO-vers. breve-il fumetto).
Osvy avrebbe dovuto consegnare la chiave di lettura delle antiche mappe dei luoghi sacri degli sciamani etruschi se voleva riavere indietro la sua famiglia sana e salva.
Osvy si reco’ nella tana di Morbo pur sapendo che sarebbe stata la sua fine. Ma questa parte della storia, che tratterà di PIPPO PANDA (ed avrà un volume dedicato: PIPPO PANDA -il fumetto) non ve la racconto, altrimenti vi svelo il finale, che amico sarei?
Vi accenno solo che in questa parte del racconto si parlerà anche delle origini degli amici di Osvy, delle loro missioni a favore della Cultura e che le loro storie verranno raccolte nel volume degli SPIN-OFF. Lo spin off, letteralmente “ruotato via,” è appunto una serie che pur mantenendo l’ambientazione di fondo di quella originaria, parla di un personaggio secondario o minore. Insomma sono serie parallele derivate dalla serie originaria che seguono una propria continuity.
GLI SCIAMANI E L’ ARS FULGURATORIA
Vi ho raccontato il come ora qualche parola sul perchè. Il fumetto di Osvy, Osvaldino il bianco porcospino, trae spunto dalle tradizioni indiana e sciamana che si perdono nella notte dei tempi (a detta di alcuni praticate già dai primi popoli della terra che erano vicini alla divinità), secondo le quali ogni uomo è legato a nove animali, dai quali ottiene le proprie capacità naturali e il talento. Stando a quanto riportato dalla tradizione è possibile evocare direttamente gli animali prescelti e la loro forza mediante pratiche mistiche. Lo sciamano va in trans, entra in contatto con la forza dell’animale, combatte il nemico e torna nel mondo reale da vincitore. Tra i nove animali prescelti dal nostro protagonista vi è il porcospino, un dolce animale pacifico, dotato di una costante fiducia nel piano divinograzie alla quale diviene molto potente e sempre capace di aiutare il prossimo ad aprire il proprio cuore; nel contempo è in grado di insegnare agli altri animali ad essere aperti, a scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo e a liberarsi ed allontanarsi di tanto in tanto dalla rigidità e serietà della vita degli adulti.
Grazie al talento del porcospino, in cui si trasforma, al nostro protagonista è possibile affrontare i temi “spinosi” che affliggono il mondo. Egli trova il modo di affrontare le più alte tematiche del vivere quotidiano grazie alla interpretazione di massime e aforismi in chiave comica.
Ed ora breve accenno agli altri “sciamani”.Nel mondo di Osvy compaiono vari personaggi sia buoni che cattivi a fare da spalla al nostro riccio nelle sue “recite”. Tra i principali protagonisti ricordiamo: il Biondo tartarugo (tanto narrato nelle canzoni per bambini) che è il migliore amico di Osvy; il coniglio Eros (icona dei problemi e delle manie della società moderna); il facocero Artiglio (fissato con il managment e con la ricerca spasmodica del guadagno in ogni azione del vivere quotidiano); il cavallo Fulmine (amico sempre interessato di Osvy); i loschi personaggi del gatto Darko e della volpe Morbo (a simboleggiare il male sempre presente ed in agguato). E come non ricordare i componenti della famiglia di Osvy? C’ è Minny, il porcospino figlia di Osvy, nata dalla relazione con Linda, l’Orsetto lavatore in cui si trasforma la moglie del protagonista per “assillarlo”anche nella sua vita parallela (dice Osvy) con le sue manie sulla pulizia e sull’ordine. Minny è colei che acquisisce e reinterpreta, a suo modo, gli insegnamenti del padre, tentando, a sua volta, di sperimentarli e proporli, per
quel che ne ha potuto comprendere, al suo pupazzo Pippo Panda. Pippo Panda non
è altro che il secondo animale in cui, a causa di interferenze misteriose, si
trasforma il nostro protagonista; Pippo Panda, subendo gli insegnamenti della
pestifera Minny, è la vera vittima del fumetto e le sue storie rimangono tra le
più esilaranti del fumetto Osvy.
Infine eccovi un breve racconto sull’ARS FULGURATORIA. Se avete seguito le strip di Osvy o meglio dopo la lettura del graphic novel, l’Universoedio vi è ormai nota la correlazione tra Osvy ed i popoli dei sumeri, dei celti e degli etruschi.
Sappiamo che Osvy e tutti gli altri personaggi dell’Osvy Mondo si trasformano dopo essere stati colpiti da un fulmine o meglio dopo aver subito la scarica di un Lemp. sul vostro browser trovate tutte le definizioni. Per ora chiamatelo fulmine ed andiamo avanti. Meno noto è il rapporto tra queste popolazioni e i fulmini. Parliamone e chiudiamo il cerchio. La posizione dei segni che si manifestano in cielo (i fulmini) indica da qual nume proviene agli uomini il messaggio e se esso è buono o cattivo. La forma, il colore, l’effetto del fulmine, o il giorno della sua caduta aiutano a precisarne la natura: se si tratti cioè di un richiamo amichevole, o di un ordine, o di un annuncio senza speranza e così via.
Esistevano 9 divinità che avevano la facoltà di lanciarli (dette Manubie) e disponevano, ciascuna, di un solo fulmine alla volta, mentre Tinia (Giove) ne aveva a disposizione tre. Quindi in totale 11 fulmini. Dei tre che poteva lanciare Giove il primo era il fulmine “ammonitore” che il dio lanciava di sua spontanea volontà e veniva interpretato come avvertimento; il secondo era il fulmine che “atterrisce” ed era considerato manifestazione d’ira; il terzo era il fulmine “devastatore”, motivo di annientamento e di trasformazione.L’ars fulguratoria, cioè quella di trarre dalla sua osservazione (cheraunoscopia) tutte le informazioni possibili, era al primo posto nella divinazione etrusca e i suoi interpreti , i trutnvt, erano molto rispettati tra gli Etruschi; avevano un costume caratteristico composto di uno strano berretto cilindrico e un mantello frangiato.
[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI-rubrica di Fumetto – articolo del 18 maggio 2013]




