L’intervista-ritratto alla fumettista Ilenia Gennari

Oggi è il turno di Ilenia Gennari ad essere intervistata per Detti e Fumetti. Le domande di questo ciclo di interviste già le conoscete. Vediamo cosa ci racconta lei.

F.Si dice che fumettisti si nasce. Pensi sia vero? Perche’?

I. Sicuramente è un mestiere che ti deve piacere, come tutti i lavori  della sfera dell’intrattenimento. Devi avere una buona predisposizione alla visualizzazione delle sequenze, una buona narrazione, una buona regia e tante altre cose. Inoltre, non è di certo un lavoro che arricchisce come puo’ essere ad esempio il medico; se decidi di intraprendere questa strada, è perché ti piace quello che fai.

F. Quali sono stati i tuoi punti di riferimento e cosa hanno lasciato nel tuo stile?

I.Io traggo l’ispirazione dall’animazione. Sto studiando questa in contemporanea con i fumetti sia perché le amo entrambe, sia perché ritengo che l’animazione abbia molto da insegnare al suo “cugino” cartaceo.

I miei principali punti di riferimento sono Juanjo Guarnido, Massimiliano Frezzato, Naoki Urasawa, Lorenzo Ceccotti ed Emanuele Tenderini per quanto riguarda il fumetto. Glen Keane, Kim Jin, studio Ghibli e lo Studio 4°C per quanto riguarda l’animazione.

F.Gli amici e la famiglia. Come convivono i tuoi amici e la tua famiglia con il tuo essere una fumettista?

I.I miei amici non addetti ai lavori in genere mi vedono come “quella che disegna”; di conseguenza generalizzano un po’ e a volte mi commissionano indifferentemente ritratti, tatuaggi e copertine dei cd. È abbastanza comune che la gente confonda i vari campi, ma in generale non hanno una bassa considerazione del mio lavoro. A parte qualche battutina infelice sul fatto che non ho uno stipendio!

La mia famiglia invece mi sostiene e cerca di aiutarmi. Fa davvero piacere sentire tua madre dire: “Quando sarai famosa, perché sono sicura sarà così, ricordati di scriverci.”

F. Il fumetto è un medium al pari degli altri (cinema, libri, teatro) per raccontare una storia, per fare cultura. Pensi sia valutato come tale o si dovrebbe farlo conoscere meglio? Se si,come?

I.Concordo, purtroppo non trovo che venga sufficientemente considerato; sebbene in passato abbia avuto una rilevanza maggiore rispetto ad oggi, non è mai stato veramente considerata “la nona arte” qui in Italia. Sicuramente in Francia ha più fortuna. Penso che il problema principale derivi dal fatto la maggior parte della gente pensi  che il fumetto non renda abbastanza economicamente parlando e quindi gli danno l’importanza che merita. Altri pensano che sia un medium troppo legato al mercato, sia un mero prodotto commerciale. Oggi viene rimarcata la differenza tra Fumetto e Graphic Novel; per la profondità del tema e il formato autoconclusivo al secondo, gli si da un’aura piu’ alta, seria e artistica quasi a prendere le distanze dal genere fumetto, seriale, e apparentemente senza velleità artistiche.

Creare questa dicotomia tra Fumetto e Graphic Novel per me è un errore; anche il Graphic Novel continua a rimanere Fumetto e al Fumetto occorrerebbe dare maggiore dignità come accade in qualsiasi altro paese. E’ il provincialismo italiano.

F.Il fumetto, i social e la sua diffusione sul WEB. Quale è la tua opinione?

I.Oggi il WEB ha una grande rilevanza, soprattutto per i giovani. Penso che sia importante per costruirsi una reputazione, farsi vedere e leggere in giro. Ha i suoi pro e i suoi contro; ti permette di farti notare senza sborsare un centesimo, ma permette anche ai lettori di dire tutto quello che pensano del tuo prodotto, senza peli sulla lingua. Personalmente non l’ho mai ritenuto un problema, ma certi autori potrebbero non reggere il peso di certe critiche, che spesso, critiche non sono. In ogni caso, oggi con Internet puoi persino trovarti lavoro all’estero senza muoverti da casa.

F.Il fumetto e la vita quotidiana. Alcuni sostengono che il fumetto deve essere divertimento assoluto, svago, a volte anche semplice trasgressione. Altri pensano che debba raccontare i fatti della vita reale, debba essere denuncia. Tu in che categoria collochi i tuoi fumetti e perchè hai fatto questa scelta?

I.Per me l’Arte è innanzitutto comunicazione;  se non comunichi qualcosa agli altri che senso ha disegnare o scrivere? Personalmente disegno e scrivo cose che piacerebbe leggere a me  in primo luogo. Però le scrivo per me e per gli altri, quindi cerco di essere il più comprensibile possibile. Non ho ancora una casa editrice che pubblica le mie opere ma ho avuto e continuo ad avere grandi soddisfazioni e riscontro positivo di pubblico da autoproduzioni.

Per quel che riguarda le tematiche da trattare, impegnate o meno che siano, poco importa.  Un fumetto, come un libro o un film può raccontare qualsiasi cosa, purché lo faccia bene ed interessi il lettore.  Se vuole “denunciare” è bene che la denuncia sia velata ed intrinseca alla storia – me non piacciono le ramanzine! –  preferisco far fermare di tanto in tanto il lettore e farlo riflettere, se gli va.

F.Mi interessa l’argomento delle autoproduzioni a cui hai accennato, dei gruppi di fumettisti che si riuniscono e pubblicano insieme; abbiamo già svolto una indagine sul tema. Nel mondo del fumetto è meglio far conoscere il proprio lavoro con pubblicazioni personali o insieme ad altri fumettisti? Raccontaci della tua esperienza. I vantaggi, gli svantaggi, se ce ne sono,  le motivazioni che ti hanno spinto a farlo.

I.Io ho cominciato a pubblicare con altri fumettisti. Abbiamo fatto e tutt’ora abbiamo progetti insieme e ho sempre trovato solo pregi nella cosa.  Anche dal punto di vista economoco conviene: tutti mettono una parte di denaro in modo che i costi si ammortizzano meglio. Gli scorsi anni ho portato avanti con alcuni amici un progetto di gruppo chiamato Taboo!  Quest’anno pubblicherò il mio lavoro sotto la stessa etichetta e sarà acquistabile in Self Area a Lucca Comics. Ho anche altri progetti in serbo ma ne parlerò piu’ in là, magari nella prossima intervista…suspance :-).

F.Spesso le strip sono una storia concentrata in poche battute, Quanto sono importanti i tempi comici o la drammatizzazione delle stesse? A chi ti sei ispirata?

I. Adoro le strip! Ne faccio spesso, sono spensierate, divertenti e nel contempo aiutano il lettore a capire la psicologia dei personaggi! Tuttavia, mi vengono solo per quelle storie che non sono troppo serie.  D’altronde non ne disegno mai di troppo serie (se escludiamo un paio di sinossi che ho in cantiere seriosissime, che non accostero’ a strip comiche)

I tempi comici sono fondamentali.  Per me sono un punto di riferimento quelli delle strip giapponesi e per l’Italia apprezzo molto quelli di Ortolani e Zerocalcare.

F.Hai ricevuto tante domande sulla tua opera. Quale non ti hanno ancora fatto e alla quale ti piacerebbe rispondere?

I. vediamo….non mi hanno ancora chiesto di che nazionalità sono i miei personaggi. Sai a me affascinano tutte le culture del mondo, perchè mi permettano di spaziare molto in ambienti, costumi e culture. Un esempio? Ne “La Regina delle Nevi”, ambientata a cavallo fra l’Europa dell’Est e il polo Nord, Gerda, la protagonista, è di nazionalità tedesca ma abita a Mosca; e potrei continuare ancora con altri esempi.

F.E per finire, fatti un po’ di pubblicità. Parlaci della tua opera di maggior successo e del tuo ultimo lavoro.

I. “La Regina delle Nevi” è il mio ultimo lavoro; ancora non me la sento di definirla opera di maggior successo, ma è quella a cui sto lavorando più duramente e da cui sto tirando fuori i risultati più interessanti. E’ una miniserie tratta dal romanzo di Hans Christian Andersen; Ho realizzato una pagina FB dedicata; a breve realizzerò anche il sito web.

https://www.facebook.com/La.Regina.Delle.Nevi.Comic

I miei disegni li trovate sul mio sito www.lequattrocamere.com  e in aggiornamento sul mio DeviantArt: http://n-a-r-i.deviantart.com/

Infine potete andare sulla mia pagina FB personale: https://www.facebook.com/ilenia.c.gennari

Note Biografiche

Ilenia Gennari nasce a Lodi il 1 Marzo 1992. Si diploma al liceo artistico nel 2011. Dal 2010 porta avanti una fanzine autoprodotta con il gruppo Fattore Manga, con sede ufficiale di vendita a LuccaComics & Games e lavora come storyboardista presso agenzie pubblicitarie e privati.

[Illustrazioni di Ilenia Gennari]

 

[Filippo Novelli per DETTI E DFUMETTI -rubrica di Fumetto – articolo del 22 maggio 2013]

[il ritratto di Ilenia Gennari è stato realizzato da Filippo Novelli. Tutti i diritti riservati]

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