Willy intervista Il regista Virgilio Scafati della compagnia Teatranti Tra Tanti

Cari amici oggi intervisto Virgilio Scafati il regista della compagnia “Teatranti Tra Tanti” e promuovo la loro commedia in scena in questi giorni.

Vado a trovarlo al teatro Duse dove la Compagnia debutterà con una commedia dal titolo “Doppie punte” Scritto da Fabio Salvati dal 27 al 29 settembre 2013.

W. Ciao Virgilio, ti disturbo!?

V. Ciao Willy, assolutamente, sapendo del tuo arrivo ci siamo presi un momento di pausa

W. Come stanno andando le prove!?

V. Bene, la compagnia è motivata, quindi ce la mettono tutta per riuscire nell’impresa.

W. Prima di rivolgerti alcune domande, mi sono informato sulla vostra compagnia, vediamo se le informazioni che ho in mio possesso sono esatte, dunque:

La compagnia teatrale amatoriale Teatranti Tra Tanti, in breve T.T.T., nasce nel 2007 per iniziativa di un gruppo di amici da sempre appassionati di teatro e che fino ad allora si erano impegnati in sporadici spettacoli di piazza. L’obiettivo è mettere in scena commedie, soprattutto, ma non necessariamente, comiche da portare in giro per i teatri Italiani.

L’esordio è del 2007 con “E’ una caratteristica di famiglia” di Ray Cooney, rappresentata con discreto successo sia a Roma sia in Abruzzo. Dopo uno stop di circa un anno e mezzo per seri impedimenti occorsi ad alcuni componenti della compagnia, si ritorna in scena nel 2010 con “Il mistero dell’assassino misterioso” di Lillo e Greg, commedia portata in giro con grande successo per due anni in vari teatri italiani e che ha portato alla compagnia il premio gradimento del pubblico al concorso “Passaggio a Teatro” svoltosi a Passaggio di Bettona (Pg), e quello per Miglior allestimento scenografico al concorso “Il Confetto d’Oro” svoltosi a Sulmona (Aq).

Dalla fine del 2012 la compagnia comincia a lavorare a più progetti di vario genere e nasce così lo spettacolo “Anche i Pink Floyd possono sbagliare” scritto ed interpretato da Alessandro Martorelli cofondatore con Virgilio Scafati della compagnia.

A settembre 2013 è la volta di Virgilio Scafati di portare avanti un progetto nuovo e diverso dagli altri finora rappresentati, nasce quindi “Doppie punte”, due atti che alternano momenti di ilarità ad altri altamente drammatici.

Ho dimenticato qualcosa!?

V. Perfetto, le tue informazioni erano esatte.

W. Bene, ora Puoi farci una sinossi di “Doppie punte”?

V. Il primo atto si intitola “Era perfetta” e racconta di una giovane ragazza che si presenta al cospetto di un altero e tracotante selezionatore per un colloquio di lavoro presso una finanziaria. Inizialmente sembrerebbe che la giovane debba venire soverchiata dai modi di fare del selezionatore ma le sue risorse le permettono di capovolgere la situazione anche grazie all’inattesa collaborazione di un simpatico barista dall’aria spensierata ma che ricorda un po’ il grillo parlante di Collodi. L’atto si chiude con un “piccolo” colpo di scena e con il selezionatore lasciato a fare i conti con la propria personalità fanciullesca.

Il secondo atto si intitola “Un bene dell’anima” si svolge nel retrobottega di una parrucchiera dove una donna di mezza età, nata e cresciuta in una borgata romana, è in attesa che la sua amica Sabrina, occupata con un’altra cliente, possa dedicarsi a lei. Nell’attesa nasce un falso monologo in cui Ornella, la protagonista, ripercorre un po’ la sua vita raccontandola alla sua amica coiffeur e tra momenti di euforia e qualche depressione tira un po’ le somme dei suoi primi cinquant’anni ma non immagina che il finale le riserverà una amarissima sorpresa.

W. Della compagnia abbiamo parlato ed accennato allo spettacolo, ora parlaci un po’ di te, quando e come sei stato contagiato dalla passione per il teatro

V. da bambino ho visto tanto teatro in televisione. Il venerdì su RAI2 c’era sempre una commedia (altri tempi) ed io me le guardavo tutte, comiche e drammatiche. Poi intorno ai 13 anni, durante le vacanze estive, ho visto alcuni miei amici più grandi fare uno spettacolo in piazza; ne rimasi folgorato tanto che l’anno successivo feci di tutto per essere anche io sul palco in piazza. Infine all’età di 22 anni più o meno, fui chiamato da un collega a far parte di una compagnia amatoriale dell’azienda in cui lavoro e da allora, salvo qualche pausa di riflessione, non ho più smesso. 

W. Quando assegni un ruolo su cosa basi la scelta

V. mi piacciono molto le scommesse, cioè vedo una persona che mi ispira, mi piace e penso che potrebbe fare un determinato ruolo e cerco di raggiungere l’obiettivo. A volte vinco altre volte pareggio… Poi ci sono attori della mia compagnia che conosco da troppi anni e so già che in un certo ruolo potrebbero fare faville.

W. Come vedi la figura dell’attore nella realtà quotidiana, come può contribuire all’interno della società?

V. Consiglio a tutti di provare almeno una volta a fare l’attore; è meglio di una seduta dallo psicologo. Recitare fa bene alla mente e credo che il mondo e la società possono solo guadagnarci ogni volta che qualcuno decide di fare l’attore.

 

W. Il regista ha delle responsabilità non solo verso gli attori ma anche nei confronti del pubblico, è vero secondo te?

V. si, ma fino ad un certo punto. Non bisogna fossilizzarsi troppo con l’idea di pubblico. Uno spettacolo si può fare anche davanti ad un solo spettatore ma soprattutto non bisogna “prostituirsi” cioè cercare il gradimento e l’applauso a tutti i costi. Se si crede in un testo si deve portare in scena anche rischiando critiche feroci o un flop di pubblico.

W. il classico sogno nel classico cassetto?

V. un sogno solo?  ne avrei tanti piccoli e grandi. Vorrei fare ,come regista ed attore, “E fuori nevica” di Vincenzo Salemme ma lui non concede a nessuno i suoi testi e questo lo rispetto ma non lo capisco. Mi piacerebbe anche poter fare “Rumori fuori scena” ma con la scenografia originale su due piani. Ma forse la cosa che mi piacerebbe di più è sentire un giorno qualcuno che mi ringrazia per averlo avviato al teatro.

W. Bene ti ringrazio , ti lascio alle prove, ma prima vogliamo ricordare l’appuntamento ai lettori di Detti e Fumetti?

V. Ma certamente, lo spettacolo sarà al teatro Duse via Crema n 8 (Zona Re di Roma) con la commedia “Doppie punte”. Dal 26 al 29 settembre ore 21, domenica ore 18

[info: 06.70305976 340.6485291.] Vi aspetto, ed aspetto te caro Willy!

W. Non mancherò all’appuntamento!

[Dario Santarsiero per Detti e Fumetti-sezione Teatro – articolo del 27 settembre 2013]

1 commento su “Willy intervista Il regista Virgilio Scafati della compagnia Teatranti Tra Tanti”

Lascia un commento