VIOLA e IL POTERE CONSOLATORIO DELLA MUSICA per DETTI E FUMETTI

Mia mamma,  per consolarmi dalle mie prime sofferenze d’amore mi diceva sempre: Se vuoi consolare le tue pene d’amore prenditi un paio d’ore tutte per te, qualcosa da mangiare e ascolta canzoni struggenti, alla fine ti sentirai meglio.

Ma mamma, rispondevo io, passino pure i dolci, ma la musica struggente no! Non farebbe che aumentare la sofferenza!

Sbagli mia dolce Viola, rispondeva lei, conosci la storia di Siringa e Pan? Ascolta…

C’era una volta una splendida ninfa dell’acqua di nome Siringa; un giorno il  dio Pan perse  la testa per lei ed incontrandola tra i boschi cominciò a farle complimenti … era proprio insistente, questo caprone (oggi si chiamerebbe stalker).

Per sfuggirgli Siringa scappò dalle sue sorelle che per sottrarla alle brame di Pan la trasformarono in canneto di fiume che, mosso dal vento, produceva un suono delicato e malinconico.

Pan, che in realtà si era davvero innamorato di lei, per ricordarla ed averla sempre con sé tagliò sette pezzi di canne di diversa altezza e, per consolarsi della perdita della sua amata cominciò a suonare delle meravigliose musiche strappacuore.

Insomma mamma, Le dissi, Pan si consolò con musiche tristi?

Si bambina mia, il potere consolatorio della musica era noto sin dalla notte dei tempi, e vale ancora anche per noi dopo tanti secoli, non dubitare.

[Francesca Pietrocarlo per DETTI E FUMETTI – sezione Musica- articolo del 16 novembre 2013]

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