CLO E LE CASE ECOLOGICHE

Ciao carissimi, oggi la vostra amica pipistrella Clo vi parlerà di case ecologiche.

Vi chiederete: “Cosa significa progettare case sostenibili e a basso impatto energetico?”

Le case più ecologiche, quelle che possono vantare una classe energetica A o A+,  devono rispondere a precisi criteri costruttivi che tengano conto delle più attuali tecnologie per la bioedilizia e il risparmio energetico.

Risparmio energetico non significa solo un forte contributo alla salute dell’ambiente, ma anche un grandissimo risparmio per noi: usare le fonti rinnovabili ed evitare la dispersione di energia anche in casa ci consente di tagliare notevolmente i costi delle bollette. n

Ma esistono anche case ecologiche , amiche dell’ambiente e a basso costo: appena 180 euro.

A crearla, con il solo utilizzo di sabbia, argilla, paglia, acqua e materiali di recupero presi dai cassonetti dell’immondizia, è l’ex insegnante di arte Michael Buck, piccolo proprietario terriero residente nell’Oxfordshire, in Gran Bretagna.  Per edificare la struttura, un monolocale dall’aspetto fiabesco, sono stati necessari otto mesi di lavoro e la collaborazione di diversi amici di Buck. Per la costruzione del tetto è stato utilizzato del legno e della paglia, mentre la pavimentazione è stata realizzata con delle doghe di legno abbandonate da un vicino di casa. Per le finestre sono stati usati dei vecchi vetri di un camion: gli unici materiali non biodegradabili assieme ai chiodi. L’ex insegnante ha pensato anche al riscaldamento, garantito da un forno a legna posizionato sotto la mezzanine dove si trova il letto. L’acqua è garantita invece da una fonte naturale, presente all’esterno della casa, e l’illuminazione tramite le classiche candele.

“Un giorno – ha commentato il costruttore – la casa scomparirà nel paesaggio. Se venisse abbandonata diventerebbe in breve tempo un tumulo di terra”. Al momento la casetta è stata affittata ad un piccolo allevatore che paga l’affitto non con il denaro ma con il latte e la panna prodotta dalle sue mucche.

In Russia a Sud-Ovest della capitale Mosca è sorto un ecovillaggio a Kovcheg, dove le case sono biodegradabili.

Il nome in russo Kovcheg vuol dire arca, forse perché come l’arca di Noè racchiude in sé il nucleo di una nuova vita nel mondo inquinato del futuro.

La costruzione del villaggio ecologico risale all’anno 2009. Kovcheg si estende per circa 120 ettari nella regione di Kaluga, a 170 Km da Mosca, tra le foreste della Russia. L’ecovillaggio è diviso in 80 lotti individuali abitati da circa 40 famiglie, le prime che hanno creduto nel progetto pilota. Ascoltando le loro testimonianze si comprende di come la vita qui sia serena e a contatto con la natura: queste persone cucinano e si lavano con l’acqua del ruscello che attraversa Kovcheg, consumano prodotti biologici che coltivano loro stessi negli orti. Il loro sostentamento è dovuto alla vendita di oggetti artigianali ed utensili, seminari sulle costruzione ecologiche, sull’apicoltura e sulla produzione di documentari sul loro stile di vita.

Galina, una donna di circa 50 anni, vive a Kovcheg da due anni quando si è trasferita con il marito, sua figlia e sua sorella. Abitano in una casa ecologica e biodegradabile fatta con paglia e argilla, mentre l’apicoltore Fiodor si è costruito da solo l’abitazione con legno e una miscela di lino e canapa per renderla più isolata dall’esterno. Il resto della ecopopolazione è composta da informatici, medici, attori…che nella maggior parte dei casi lavorano da casa, con il telelavoro.

La vita in comune prevede spazi di cohousing e assemblee per la decisione degli investimenti da fare nel villaggio, ad esempio se acquistare una parabolica, o se costruire una sauna-bagno turco, la bania. A Kovcheg vivono anche dei bambini che frequentano le scuole autogestite dell’ecovillaggio dove imparano anche a differenziare i rifiuti, una sana abitudine da prendere sin da piccoli.

Per saperne di piu:

www.casaeclima.com

www.ecologiae.com

[Maria Clotilde Massari per DETTI E FUMETTI – sezione Architettura – articolo del 25 gennaio 2014]

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