I miei appunti di questi ultimi tre anni, frasi celebri, riflessioni di importanti autori. Fonte di ispirazione e affinità elettive.
Sono qui, perché…
“Sono qui per stigmatizzare i pensieri, proporvi dei passi che altrimenti avreste perduto; passi che prima erano abbandonati alla deriva nello spazio e nel tempo. Riflettere con voi su concetti, situazioni diluite in decine di tomi su cui nessuno avrebbe potuto soffermarsi per un tempo adeguato. Lottare insieme per la Conoscenza che rende l’uomo libero, per raggiungere la consapevolezza che non si è Isola, Monade disconnessa nell’Universo, per scalare insieme verso un nuovo altopiano e il traguardo sarà non più l’Unicum ma l’Uno”.[Filippo Novelli -OSVY estratto di P-P]
Non era la mia guerra
“[…] il mio posto nel mondo mi piaceva di più prima. […] Era un posto pieno di nebbia, che invece a guardarlo bene era fiato rappreso, cristallizzato in volo da una giornata di quelle fredde in cui Roma è un parcheggio dell’Ikea pieno di monumenti e scippatori.
In mezzo, di lato, dovunque, c’è la vita di tutti i giorni. È una cosa enorme, pesante, faticosa, difficile perfino da dire, come uno di quei segreti che uno sceneggiatore americano ci campa per tre film. È roba di ossa lise, di piegamenti per raccogliere calzini sporchi, di cassetti pieni di ricordi talmente antichi da sembrar reperti. La fila dal dottore, chi è l’ultimo, speranza riposta in un superenalotto rancoroso ma sognante; la pasta cattiva alla mensa aziendale.. […] passa a prendere la roba in tintoria, rinnova il documento.
Lasciami stare.
Ho mangiato verdura e bevuto latte dopo Chernobyl […]
Laciami stare, o scateno una guerra che nemmeno te la sogni…
Pubblicato da Lollo alle 19:29 del 25-1-14 [Lorenzo Bartoli estratto da “Non era la mia guerra”]
La memoria
La memoria è un muscolo come quelli delle gambe, se non lo eserciti si avvizzisce e tu diventi (dal punto di vista mentale) diversamente abile e cioè (parliamoci chiaro) un idiota.
C’è poi la memoria storica, quella che non riguarda i fatti della tua vita o le cose che hai letto, ma quello che è accaduto prima che tu nascessi.
Oggi se vai al cinema devi entrare a un’ora fissa, quando il film incomincia, e appena incomincia qualcuno ti prende per così dire per mano e ti dice cosa succede. Ai miei tempi si poteva entrare al cinema a ogni momento, voglio dire anche a metà dello spettacolo, si arrivava mentre stavano succedendo alcune cose e si cercava di capire che cosa era accaduto prima (poi, quando il film ricominciava dall’inizio, si vedeva se si era capito tutto bene – a parte il fatto che se il film ci era piaciuto si poteva restare e rivedere anche quello che si era già visto). Ecco, la vita è come un film dei tempi miei. Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove.(Umberto Eco)
La Fiaba
“Si può parlare agli uomini anche parlando di gatti (o di porcospini, direi) e si può parlare di cose serie ed importanti anche raccontando fiabe allegre. Le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire ad educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo. I bambini capiscono più di quello che noi sospettiamo, sono disponibili per ogni audacia, non soffrono di schematismi, ignorano i regolamenti ufficiali, adorano i giochi di parole distinguono a occhio nudo le immagini piene da quelle vuote, le fantasie ben nutrite di realtà da quelle puramente automatiche.” ( G.Rodari 1970 alla giuria del Premio Andersen)
Il senso dell’utopia
“Il senso dell’utopia, un giorno, verrà riconosciuto
tra i sensi umani alla pari con la vista, l’udito, l’odorato, …
Nell’attesa di quel giorno tocca alle favole mantenerlo vivo”. [G. Rodari]
Il mio desiderio è che i fumetti arrivino a più gente possibile
Il mio desiderio è che i fumetti arrivino a più gente possibile. Con mia madre ho sempre fatto così: glieli mettevo in mano. Perché con chi non sa, con chi non ha mai visto, bisogna avere quella pazienza che hai con un bambino, la prima volta che gli insegni a leggere. [Micol Beltramini]
Una carezza
“Ciò che facciamo agli smartphone assomiglia in modo preoccupante a una carezza”.
(Chris Ware)
Fumetto – il mezzo
La parola per descrivere il mezzo che uso per cercare di generare emozioni in chi legge esiste già: “fumetto”. Non sento alcuna esigenza di inventarne una nuova. Perché per me un buon fumetto è proprio un’opera dove disegno e testo lavorano insieme per tradursi in emozioni per il lettore. Questo lavoro su due binari paralleli e di uguale importanza io la chiamo “scrittura” del fumetto. Ma solo perché mi torna comodo usare una parola semplice. Quindi, facciamo che non abbiamo bisogno di nobilitare il fumetto come non abbiamo bisogno di nobilitare la letteratura o il cinema. Riguardo alla candidatura di Una storia al premio Strega ritengo che i premi sono importanti per diffondere un’opera. Ma io sono un autore. Il mio interesse è soprattutto per la realizzazione dell’opera, per il racconto e, in misura un poco minore, per la diffusione presso i lettori. Se allo Strega accetteranno la candidatura di Una storia sarò contento, perché così, chissà, persone che non avrebbero mai avvicinato il fumetto potrebbero trovarselo sotto gli occhi. [Gianni Gipi Pacinotti]
Mio padre era un orologiaio
Mio padre era un orologiaio. Lasciò il suo lavoro quando Einstein scoprì che il tempo è relativo. [Zack Snyder -WATCHMEN]
La liberta’
La liberta’ non e’ star sopra un albero
non e’ neanche un gesto o un’invenzione
la liberta’ non e’ uno spazio libero
liberta’ e’ partecipazione.
(Giorgio Gaber)
Io non penso di essere un divulgatore
“Io non penso di essere un divulgatore o di fare qualcosa per diffondere la cultura. Penso di essere io stesso un utente del mio sito, e quindi mi chiedo ogni giorno cosa posso fare per renderlo migliore per chi lo usa.”
(Greg Sung)
Leggete per vivere
“Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)
Scrivo per non avere più volto
“Scrivo per non avere più volto. Scrivo per dire la differenza. La differenza che mi avvicina a tutti quelli che non sono io, […] Non scrivo per loro, ma dentro di loro, e con loro.”
(Tahar Ben Jelloun).
Le grucce
Per sette anni non mi riuscì un passo.
Quando fui dal gran medico, lui
m’ha chiesto: “Perchè queste grucce?”
E io: “sono storpio”, gli ho detto.
E lui: “non c’è da stupirsi.
Fa’ una prova, per cortesia!
Son questi arnesi, a storpiarti.
Va’, cadi, striscia a quattro zampe”.
Ridendo come un mostro
le mie belle grucce mi prese,
sulla schiena me le spezzò,
ridendo le scagliò nel fuoco.
Come sia, son guarito: cammino.
Una risata m’ha guarito.
Solo, a volte, se vedo stampelle,
per qualche ora cammino un po’ peggio.
(Le grucce, Bertold Brecht)
Il giornalista
Il giornalista è un signore che racconta le storie degli altri.
(Enzo Biagi)
I libri più utili
I libri piu’ utili sono quelli dove i lettori fanno essi stessi metà del lavoro: penetrano i pensieri che vengono presentati loro in germe, correggono ciò che appare loro difettoso, rafforzano con le loro rigflessioni ciò che appare loro debole.
[Voltaire]
Le nostre idee
Le nostre idee, i nostri idoli, le nostre costumanze presuntamente sante, e le nostre visioni che passano per ineffabili, mi sembravano generati senz’altro dai sussulti della macchina umana, al pari del soffio delle narici, dell’acqua salata delle lacrime […]. Mi irritava che l’uomo sprecasse così la propria sostanza in costruzioni quasi sempre nefaste […] disputasse di libero arbitrio invece di soppesare le mille oscure ragioni che ti fanno battere le ciglia se improvvisamente avvicino ai tuoi occhi un legno..
[Marguerite Yourcenar]
In un’epoca dove tutto è già stato detto
[…] … in un’epoca dove tutto è già stato detto e visto non ci resta che procedere nella combinazione di nuove figure, assemblando spezzoni di frasi e sequenze. Trasformando la citazione in stornamento”.
[Aldo Grasso]
Il social
Oggi la nuova grande narrazione si chiama “social”. Siamo spinti a essere presenti sui media sociali e a interagirvi, a creare contenuti, a relazionarci con innumerevoli soggetti, il tutto per giustificare, confermare, rafforzare la nostra presenza, ovvero la nostra esistenza “social”. Come dice David Meerman Scott “on the web you are what you publish” e aggiunge: “if you publish nothing you are nothing”. Se produci contenuti interessanti creerai attorno a te interesse, reputazione e forse anche possibilità di sfruttare commercialmente tutto questo. Ma le modalità che i singoli hanno di estrarre valore dalla loro identità e dai loro comportamenti digitali sono infinitesime rispetto a quanto ottengono da essi le grandi piattaforme di comunicazione come Google, Facebook e tutti i media sociali. Per essi, questo “essere social” produce valore, anche monetario, poiché viene incanalato nei meccanismi di analisi dei Big Data. Il “valore social” di un fatto, di un contenuto, di una relazione finisce per essere pari alla possibilità di immetterlo nei processi di estrazione del valore, di metterlo in connessione con altri dati e di rendere questi dati immediatamente utilizzabili per azioni commerciali o politiche o di qualsiasi altro genere purché trovino un acquirente.
Le piattaforme social sono oggi lo strumento di sfruttamento biocapitalistico della naturale tendenza sociale delle persone. In realtà, non basta che Facebook prometta di essere per sempre gratuito: tutti i media sociali dovrebbero pagare gli utenti per ogni contenuto postato, sia pure pochi centesimi di dollaro, come fa Google AdSense.
Questa spinta a “essere social” è la grande narrazione dei nostri giorni e come ogni grande narrazione finisce per condizionare le scelte e le vite di decine di milioni di persone in tutto il mondo. [Sei su OSVY-AFORISMI A FUMETTI E QUESTO E’ UN BRANO DI Biagio Carrano-dal suo Blog L’immateriale]
La libertà
“La libertà è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di sperimentare, di dire no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica” (Ignazio Silone, in Uscita di Sicurezza)
I have a dream
I have a dream … E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno. E’ un sogno che un giorno ci leveremo in piedi e vivremo fino in fondo il senso delle nostre convinzioni (Martin Luter King)
La mission DEL FUMETTO
La mission DEL FUMETTO deve essere quella di rivolgersi a tutti i lettori, anche ai lettori da barbiere…
G. MANFREDI
[…] Negli anni novanta inizia un’intensa attività di sceneggiatore di fumetti, dando alla luce i personaggi di Gordon Link (editoriale Dardo) e di Magico Vento, creato nel 1997 per Sergio Bonelli Editore. Nel 2005 realizza, assieme al disegnatore argentino Miguel Angel Repetto, un Maxi Tex intitolato La pista degli agguati e negli anni seguenti entra a far parte dello staff di autori di Tex. È del 2007 Volto Nascosto, miniserie di quattordici numeri. Ad ottobre 2011 è uscita la nuova miniserie, dalla durata di diciotto numeri, collegata a quest’ultima di cui è una specie di prosecuzione ideale, chiamata Shanghai Devil, pubblicata sempre dall’editore milanese [QUESTO ED ALTRO SU WIKIPEDIA]
Sono solo curioso
“Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso”.
[A.Einstein]
Sto solo facendo il mio lavoro
O scegli di correre alla mia velocità …. o scendi dalla macchina.
Peccato che io sia cosi’ dannatamente consapevole…
“MI CHIAMO JOHN DOE CHE CI CREDIATE O MENO…STO SOLO FACENDO IL MIO LAVORO”.[Bartoli-Recchioni]
Io reagisco
Io reagisco, io cerco di migliorarmi..
(.estratto da una intervista del docu-fim Suicidio Italia – regia di Filippo Soldi)
Le società
Le società sono state plasmate più dalla natura dei mezzi con cui gli uomini comunicano che dai contenuti della comunicazione”. [M.McLuhan e Quentin- il medium è il messaggio]
Leggere i fumetti
chi è abituato a leggere un quotidiano, a muoversi tra le sue regolari colonne di testo, trova spesso difficile assimilare il fumetto… ma per chi come noi è abituato alla televisione, ai videogiochi, è abituato ad elaborare immagini e informazioni su diversi livelli contemporaneamente, sembra cosa naturale e perfino preferibile adottare questo medium” [London Dayly Telegraph]
Pensiero Ecologico
Usiamo meno energia e otteniamola il più possibile da fonti rinnovabili; ricicliamo tutto il riciclabile e viaggiamo solo quando indispensabile;
produciamo e mangiamo cibo locale:meno globalizzazione,più autoproduzione.
Minimizziamo il lusso e il superfluo.
Utilizziamo il più possibile il telelavoro.
Non lasciamo che sia l’economia a guidare la politica e affianchiamo agli economisti ecologi e filosofi.
Non risolviamo le questioni diplomatiche con la guerra e fondiamo i carri armati e le portaerei per trasformarli in cose più utili.
Dalla competizione e competitività passiamo alla cooperazione e condivisione.
Ascoltiamo la scienza e incoraggiamo la ricerca, favorendo lo scambio di informazione. [dal libro Prepariamoci di Luca Mercalli]
Non smettete mai…
Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta.
Non smettete di pensare.
Siate voci fuori dal coro.
Siate il peso che inclina il piano. […]
Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma.
Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata.
Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.
(Bertrand Russell)
Aforismi,perchè
Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o addirittura paradossale esso possa apparire, pulsa un’antichissima verità. (Arthur Schnitzler)
Affinità elettive
Ieri è passato in TV mio cugino, ZAGOR, l’aquila di tuono. [il corvo detto CONDOR-personaggio del Mondo di Osvy]
Il cattivo nei film
Ogni film vale solo quanto il suo cattivo. Dato che gli eroi e gli espedienti tendono a ripetersi di pellicola in pellicola, solo un grande cattivo può trasformare una buona prova in un trionfo”.[Roger Ebert]
Super eroi
Il mondo non ha bisogno di un supereroe, di un salvatore, ma ogni giorno sento qualcuno che lo invoca” (SUPERMAN RETURNS)
Il male assoluto
Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte.
(R.L.Montalcini)
Quando muori
Quando muore il corpo sopravvive quello che hai fatto, il messaggio che hai dato.
(R.L.Montalcini)
Non è passato un secolo dai miei tempi, ma molti secoli.
Non è passato un secolo dai miei tempi, ma molti secoli. La tecnologia di oggi era impensabile cinquanta-sessant’anni fa. Ma la tecnica da sola non basta, serve una visione più ampia.
(R.L.Montalcini)
Le donne
In Africa ci sono migliaia di donne intelligenti che non hanno la possibilità di usare il cervello. Tutto quello per cui mi impegno in Africa (con la mia Fondazione) è l’istruzione.
(R.L.Montalcini)
EBRI
Nel 2001 ho avuto l’idea dell’EBRI (European Brain Research Institute). Mi sono chiesta: in che cosa l’Italia ha sempre primeggiato? Nelle neuroscienze. Nel Settecento Galvani e Volta scoprirono l’elettricità animale; a fine Ottocento Golgi inventò la colorazione con l’argento delle cellule nervose; Vittorio Erspamer riuscì a isolare la serotonina e altri neurotrasmettitori e Giuseppe Levi, il mio professore, fu tra i primi a sperimentare la coltura in vitro.
(R.L.Montalcini)
Io sono la mente
Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole.
Io non sono il corpo:
io sono la mente.
– Rita Levi-Montalcini
Il coraggio
«Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi.»
Rita Levi Montalcini
(Torino, 22 aprile 1909 – Roma, 30 dicembre 2012)
FACEBOOK è come il nucleare, nè buono nè cattivo, poi c’è chi ci fa le bombe…
CON ME
Non sarò più la persona che vi aspettate io sia…e con me il mondo” [OSVY di Filippo Novelli]
L’autentica sapienza
L’autentica sapienza risiede principalmente nel sapere insegnare agli altri avendo l’aria di non insegnare affatto. (Pope)
Il desiderio
…allora è proprio vero, il desiderio è il segreto, per non stare bene mai [L.Carboni-SUGO]
LE FUMETTERIE
LE FUMETTERIE, LE CASE EDITRICI SPECIALIZZATE dobrebbero prestare una grande attenzione ai fumettisti di frontiera, capaci di attirare l’interesse di persone (i follower) che sono fuori dal mondo del fumetto ma che grazie a loro potrebbero entrarvi
COSA ESPORTARE NEI PAESI EMERGENTI
stiamo approfondendo il tema: ” cosa esportare nei paesi emergenti oltre alle fabbriche…i valori il senso della giustizia che alla base della nostra legislazione sul lavoro”.( Nesi)
Parafrasando L’Avvelenata
Ma s’ io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
credete che per questa gloria da nulla, avrei disegnato fumetti?
va beh, lo ammetto che mi son sbagliato e accetto le critiche così sia,
chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia, il primo che ha studiato…
Mio padre in fondo aveva anche ragione a dir che la pensione è davvero importante,
mia madre non aveva poi sbagliato a dir che un laureato conta più di un fumettaro
Sebbene non più giovane e ingenuo io ho perso la testa, sian stati i libri o il mio provincialismo,
E giù accuse d’ arrivismo, dubbi di qualunquismo, son quello che mi resta…
Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossìa,
però non ho mai detto che a disegnar fumetti si fan rivoluzioni, forse si può far poesia;
io disegno quando posso, come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi:
vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate i libri e criticatemi pure…
Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù sul web a regalarvi tutto questo … Mi divertirei molto di più’ a star con i miei …
se son d’ umore nero allora disegno frugando dentro alle nostre miserie:
di solito ho da far cose più serie, tipo progettare e costruire, si costruire su macerie o mantenermi vivo…
Io tutto, io niente, io genio, io cretino,
io solo qui alle quattro del mattino.
Ed io che ho sempre detto che era un gioco sapere usare la matita e il suo retro
Ma s’ io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso,
Che volete mi piace disegnare quel porcospino, mi piace il suo destino, poi sono nato fesso
e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare:
ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a quel paese tutto il resto!
Parafrasando Francesco Guccini (l’avvelenata)
Un destino divinatorio
Esiste un destino divinatorio implicito nelle radici delle parole e nelle prime onde della loro propagazione; Osvy utilizza l’aforisma donando la sua brevità all’inquieto lettore, navigatore nello sterminato mondo della Rete […] [Si ringrazia Giuseppe Pontiggia che con la sua introduzione al LIBRO di Gino Ruozzi: Scrittori italiani di aforismi è stato ispiratore di questo articolo]