Clo e la Roma della Street Art

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[Agostino Iacurci-San Basilio-Roma]

 

Negli ultimi anni, volando sopra i tetti di Roma, ho scoperto un nuovo fenomeno che sta cambiando il “volto” degli edifici: la street art, ovvero Arte di strada o arte urbana (in inglese street art) è il nome dato dai mezzi di comunicazione di massa a quelle forme di arte che si manifestano in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture ecc. La sostanziale differenza tra la street art e i graffiti si riscontra nella tecnica non per forza vincolati all’uso di vernice spray mentre il punto di incontro che spesso fa omologare le due discipline rimane il luogo e alle volte alcune modalità di esecuzione, oltre all’origine mass-mediatica della terminologia (originariamente semplicemente Writing).

A San Basilio, quartiere della periferia Nord Est di Roma, è sorta l’iniziativa: “ SanBa, progetto artistico audiovisivo rivolto a San Basilio”.

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Ormai arrivato alla sua seconda fase. Dopo il coinvolgimento delle scuole nella realizzazione di opere di design urbano per rigenerare aree in disuso del quartiere restituendole ai suoi abitanti, due degli street artist più rinomati e apprezzati in tutto il mondo, lo spagnolo Liqen e l’italiano Agostino Iacurci hanno dipinto quattro facciate degli edifici messi a disposizione dall’Ater in via Fabriano e in via Recanati. I residenti sono stati coinvolti nella scelta dei soggetti delle opere dei due artisti con riunioni di condominio e speech di avvicinamento e sensibilizzazione all’arte contemporanea. Liqen sulla facciata di un palazzo in via Fabriano ha dipinto “El Renacer”, un enorme rastrello che ara la città ed estirpa tutti i resti dell’era industriale mostrando la terra al di sotto di essi. Una terra che in questo modo riprende a respirare con le piante che germogliano in un atto di rinascimento non solo urbano, ma anche sociale e naturale

Immagine1- San Basilio

Un’altra iniziativa è sorta a Garbatella: “Roma Street Art Festival 2014”. Partito il 31 marzo – Con l’opera dello street artist tedesco Clemens Behr,  realizzata sull’edificio Atac – Dco Garbatella, ha inaugurato Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival 2014, ideato e promosso dalle associazioni 999Contemporary e Roam e curato da Stefano S. Antonelli. L’opera di Clemens Behr, ha come supporto l’intero edificio Atac, accanto alla fermata Metro Garbatella.

Si colloca nello scenario visivo che include il nuovo ponte che collega il quartiere Ostiense e Garbatella e il gazometro, simbolo della Roma “moderna”. Realizzata come un flusso continuo di astrazione geometrica dal respiro monumentale, mette in opera un concetto che sta a cuore a questo festival: l’emancipazione e la trasposizione della street art dal “muro” all’intera architettura urbana.

street-art2jpegImmagine 2-Edificio Atac a Garbatellajpg

Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival 2014 porterà a Roma, da marzo a luglio, oltre 30 tra i migliori street artist internazionali e italiani e promuoverà Roma a capitale europea della street art. Gli interventi degli artisti sul contesto urbano riqualificheranno alcuni quartieri e diversi centri nodali e storici della vita cittadina.  Il Festival culminerà con due grandi eventi realizzati in collaborazione con Roma Capitale e Macro – museo d’arte contemporanea di Roma: una conferenza internazionale sul futuro panorama visivo delle città, presso la sede museale di via Nizza, e una grande mostra ad ingresso libero al Macro Future di Testaccio, che da giugno ad agosto vedrà protagonisti i più importanti artisti francesi e italiani in un percorso comparato tra i linguaggi della street art di nuova generazione.

A Roma la street art torna al suo significato originario: quello di colorare il grigio, il colore dominante di ogni nostra città. Ed è così che anche i muri del sottopasso di via Ostiense a Roma si animano grazie alla mano di questi artisti contemporanei che fanno del cemento la loro tela. «Un vero dream team composto da sette street artist di fama internazionale – Moneyless, Martina Merlini, Andreco, 2501, Ozmo, Tellas e Gaia – ha realizzato una grande opera pubblica collettiva per la capitale a due passi dalla Piramide Cestia e dal Gazometro. Grazie al loro intervento il sottopasso è stato riqualificato dotando la città di una grande opera di arte contemporanea urbana a diretto contatto con i cittadini» spiegano dall’associazione Culturale 999Contemporary, promotrice dell’opera. «Bisogna distinguere tra recupero urbano e arte per non fare confusione – precisa Ozmo alias Gionata Gesi – perché qui non ci si limita al recupero, ma si instaura un dialogo tra sette artisti in continua evoluzione, che ha anche la funzione di recuperare un’area urbana. Il tutto grazie a sponsor tecnici e privati che hanno reso possibile l’iniziativa».

E i cittadini sembrano apprezzare l’intervento. Non solo i più giovani si sono detti contenti di una mano di colore che dia un po’ di vita, gratificando l’occhio e rendendo più gradevole anche una semplice passeggiata.

Immagine 3- sottopasso di via Osiense

Per sapere di più:

http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/05/16/foto/arte_e_periferie_liqen_e_iacurci_street_artist_per_san_basilio-86313722/1/#1

http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW612087&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode

http://www.darsmagazine.it/a-roma-la-street-art-colora-via-ostiense/#sthash.2rzEf8mB.dpuf

http://www.repubblica.it/speciali/arte/gallerie/2014/05/28/foto/street_art_estrema_i_murales_iperealistici_di_patrick_commecy-87478672/1/?ref=fbpr#8

 

Ciao dalla vostra CLO!

[Maria Clotilde Massari per DETTI E FUMETTI – sezione architettura e design – articolo del 18 giugno 2014]

1 commento su “Clo e la Roma della Street Art”

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