Dario Santarsiero nasce e vive a Roma, fin da bambino affascinato dai fumetti che il nonno materno leggeva, inizia a scrivere brevi racconti, perfezionandosi con il tempo. Ha pubblicato con la casa editrice Albatrosilfilo “In treno da Monte Mario a Valle Aurelia e viceversa” Ottenendo un discreto successo. Scrive anche per il teatro, le sue commedie sono andate in scena con “la compagnia del Brivido”in diversi teatri di Roma.

In occasione dell’uscita del suo ultimo libro“Racconti sparsi” autoprodotto su Amazon siamo andati a trovarlo per intervistarlo e farlo conoscere meglio agli amici di DETTI E FUMETTI, rivista per cui Dario, nelle vesti di Willy il bradipo, scrive di Teatro.
F. ciao Dario stavolta da intervistatore diventi intervistato. Fa strano vero? Sai che ti dico diamoci del lei che fa più’ cool e ci aiuta a calarci nell’atmosfera giusta.
F. Come e quando si è reso conto che le piaceva scrivere, che sarebbe diventato uno scrittore?
D. Devo la mia iniziazione a mio nonno materno, lettore sfegatato di fumetti, che mi ha trasmesso l’amore per la lettura. La scrittura e’ stata la fase successiva.
F.Segue orari/abitudini , ha un luogo/stanza dove preferisce scrivere? in che situazione ama scrivere i suoi libri?
D.Non ho un posto o abitudini precise, scrivo dove posso e quando ne ho la possibilità’,dovendomi dividere tra impegni lavorativi e familiari.
F. Ci sono scrittori disciplinati, metodici, che stilano scalette e rileggono mille volte i loro scritti; e autori che istintivamente buttano giù frasi su frasi fino a comporre un romanzo. Lei cosa fa, Che tipo di scrittore è?
D. Sono sicuramente della seconda specie! Scrivo una intera pagina senza leggerla se non alla fine. A volte lascio “fermentare” l’intera pagina per un giorno, e poi la rileggo eliminando o aggiungendo a seconda se riesce il “tutto tondo”.
F.per descrivere i suoi personaggi a chi si è riferito qualcuno che esiste nella vita reale? Esistono o sono frutto della sua fantasia?
se sono frutto della sua fantasia, come li costruisce i discorsi ed i comportamenti di qualcuno che non e’ mai esistito?
D.La maggior parte dei personaggi e’pura fantasia, però a volte ne inserisco alcuni veri, che mi hanno colpito sulla metro o per la strada. Immaginandomi le scene i dialoghi arrivano da soli, in un certo senso sono gli stessi personaggi a suggerirmeli.
F.Ci racconti l’emozione del suo primo libro (o racconto o storia) pubblicato…
D.E’ una sensazione profonda intima. In soldoni e’ come vedere crescere il proprio figlio
F.quali scrittori l’hanno influenzato? ci consigli un libro non suo.
D.Non c’e uno in particolare, ma tanti scrittori per lo più stranieri che mi hanno influenzato. Due libri mi sento di consigliare, il primo e’ “Adriano” della scrittrice yosenaure. Il secondo e’ “il profumo”di Patrick Suskind.
F. Che ne pensa di tutti gli aspiranti scrittori che
dicono di leggere poco “per non farsi influenzare” o perché il poco tempo libero che hanno lo impiegano per scrivere. Che peso ha la cultura per lei.
D.La cultura ha un peso rilevante per me, però non mi sento di dare un giudizio su chi legge poco per non farsi influenzare. A mio avviso, il tempo lo trovi anche se leggi tanto.
F.Per lavoro so che è spesso a contatto con opere d’arte e gli piace recarsi al cinema. Quanto tutto questo contamina i suoi scritti?
D.Io adoro il cinema, che in minima parte, influisce nei miei racconti.
F. stiamo andando bene ora pero’ sdrammatizziamo un po’, sai io non intervisto scrittori e quindi ho cercato sul web le domande piu’ indicate. Te le ripropongo, vediamo come rispondi; una faceva così’:”Secondo lei uno scrittore oggi deve usare almeno 45 vocaboli diversi in 2000 battute, con tutto lo spettro della punteggiatura e un’aggettivazione misurata. Altrimenti la lingua muore.
Oppure uno scrittore oggi deve scrivere in modo semplice. Altrimenti muore lui. “Quale delle due secondo lei?
D.Sicuramente la seconda! Scrivere in modo troppo ricercato nasconde al lettore il vero spirito del libro.
F. C’è ne era un’altra: “Uno scrittore oggi deve trovarsi un lavoro che lo mantenga, scrivere il romanzo, beccare un editore, fare le presentazioni, promuoversi su internet, fare amicizia con i critici. E poi trovarsi un altro lavoro che lo mantenga….” Cosa ne pensa, si riesce a vivere di scrittura?
D.Ah, ah…il tortuoso cammino della scrittura. Vivere di scrittura è oggi un privilegio che pochi scrittori possono permettersi. Io non ne faccio parte, lavorando ho un modo diverso di affrontare questo tortuoso cammino.
F. Lasciamo una porta aperta alla speranza. Affrontiamo l’argomento vendite. Sappiamo che uno scrittore emergente spesso addirittura paga la casa editrice per essere pubblicato. Quello affermato oggi si prendesolo il 7% sul prezzo di copertina del suo romanzo. Ma allora l’autoproduzione e’ l’unica via rimasta? Tu l’hai intrapresa;in estrema sintesi come si fa?
D.Credo che l’autoproduzione, per chi non ha possibilità o non ha scritto il libro dell’anno, e’ una buona possibilità di farsi conoscere. Io ho scelto Amazon. Con pochi semplici click vieni guidato nell’inserimento del tuo libro, decidi tu il prezzo, Amazon si prende il 30%. Puoi sapere in tempo reale quanto hai guadagnato entrando nel tuo account. Semplice.
F. Concludiamo con il racconto della sua ultima opera e della sua genesi che poi era il vero motivo dell’ intervista.
“Racconti sparsi” è composto da una serie di storie sempre più brevi, che hanno in comune l’animo umano. Il filo inizia a dipanarsi con ”Fughe” dove un uomo scopre se stesso in una stazione di benzina. O con “E” il protagonista ha la forza di tornare nel suo passato e vivere così il presente. Osservare tutto ciò ci circonda, con distacco, ci protegge dalla vita. E’ quello che fa il portiere nel “Quello del terzo piano”. Tutti i personaggi vivono ai margini di una follia latente, che li accompagna nel loro cammino.
“Racconti sparsi”. lo trovi facendo click QUI ed è scaricabile su piattaforma kindle, Ipad, Iphone e su dispositivi Android.

[Filippo Novelli per Detti e Fumetti- sezione letteratura articolo del 3 settembre 2014]
[l’illustrazione è disegnata da Filippo Novelli]
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1 commento su “RACCONTI SPARSI – intervista a Dario Santarsiero in occasione dell’uscita del suo nuovo libro”