[Arfio: Se non tolleri il calore, stai lontano dalla cucina (cit.). Osvy: tranquillo, entro… hanno detto che domani accendono l’aria condizionata, pensa mi sono portato il giubbotto!]
E’ una calda giornata di primavera a Roma ed io sono davanti all’entrata della Pelanda a Testaccio, anche per quest’anno sede dell’edizione dell’ARF,la terza.
Stavolta sono in veste di blogger e insieme a piu’ di 120 giornalisti accreditati siamo in trepidante attesa di uno dei miti del fumetto italiano: Milo Manara.
La conferenza stampa del maestro si terrà poche ore prima della inagurazione della sua mostra, MACROMANARA (dal 26 maggio al 9 luglio)-che “ripercorrerà l’intera carriera del fumettista attraverso due percorsi principali: da una parte una ricca proposta antologica, dall’altra la produzione piu’ contemporanea e il suo rapporto con Roma e il cinema”.
Inganno l’attesa salutando vecchi e nuovi amici. Inizio dagli ARFERS: nella piazzetta della Self Area c’è Daniele (GUD- Bonomo) che,mentre gestisce lo scarico di decine di scatoloni di un corriere appena arrivato, riesce a raccontarmi di quanto l’ARF-KIDS Area quest’anno sarà ancora piu’ ricca di insegnanti ed iniziative.
Pochi metri più in la trovo Fabrizio (Verrocchi) e Stefano (Piccoli) che confabulano su come appropiarsi di un trabattello per attaccare il poster sul piu’ alto pennacchio del portone di ingresso. Prima di iniziare l’arrampicata riesce a farsi una chiacchierata con me al bar, raccontandomi dei loro futuri: un ARF 0-12 dedicato interamente ai ragazzi, una cosa fantastica! Non vedo l’ora che lo realizzino.
Tranquillamente seduto al tavolo del bar trovo Mauro (Uzzeo) che osserva il frenetico via vai degli addetti ai lavori mentre scrive pezzi e posta foto; di tanto in tanto si alza e va nella sala conferenze per immolarsi in prima persona per giustificare il ritardo del Maestro bloccato nell’ingorgo capitolino. “That’s Roma Baby” gli dice …
Poco male; ho piu’ tempo per girare tra gli Stand e le mostre penso tra me e me.
Entro nell’ala est e vedo un nuvolo di gente; al centro c’è David Messina che mi dicono quest’anno coordinerà l’ARF Alley, la grande novità di questa terza edizione. Mitico!!!
Proseguo la mia passegiata ed ho la fortuna di imboccare, quasi in solitaria, il lungo serpentone delle mostre personali;
C’ è la mostra di Topolino secondo il French touch della Glenat (Cosey,Keramidas, Loisel e Tebo), quella di Gigi Cavenago, disegnatore di Dylan Dog, quella di Bianca Bagnarelli ed infine la mostra di Sara Pichelli, la disegnatrice Marvel che ha disegnato il manifesto della terza edizione dell’ARF. Qui è quando posa per noi di DETTI E FUMETTI, che onore!!
Esco dagli spazi espositivi e gironzolo tra gli stands ancora in fase di allestimento. Ci sono tutte le piu’ grandi case editrici. Mi fermo a fare quattro chiacchiere con Michele Foschini della BAO. Non posso non complimentarmi con lui per la lunga serie di scelte azzeccate, da Zerocalcare a Ortolani alle edizioni di pregio di Dylan Dog e Orfani.
Lui mi mostra e tesse lodi, tra gli altri, per il lavoro di quelli “nuovi”: Paliaga e Carlomagno con Aqualung, e ancora “Da quassu’ la terra è bellissima” di Toni Bruno, “Il suono del mondo a memoria” di Bevilacqua e Frantumi della Petruccioli.
E’ giunto il momento fatidico…corro alla sala conferenze dove l’ultimo Arfer Paolo Campana ha portato finaleme il grande Milo Manara.
si siede e con semplicità ci narrà delle sue tre versioni di Roma.
Spassoso è l’episodio della Antica Roma: Erano in corso i festeggiamenti del papà di Asterix, Uderzo; Manarà fu chiamato a omaggiarlo, unico italiano tra fumettisti da tutto il mondo.
Non ne poteva piu’ del galletto che picchiava i Romani. Fu così che disegno’ un fumetto dove una antica romana le dava di santa ragione ad Asterix ed Obelix.
Il secondo episodio su Roma fu quello di quando Fellini lo accompagnò a visitare il centro storico e le rovine romane. Bella l’immagine che ne diede: con gli spigoli smussati dal tempo e dalle intemperie si aggirano per Roma come grandi pachidermi arcaici.
Riprese questa immagine in molti sui fumetti. Ve ne sono presenti in mostra.
Infine il terzo episodio, quello della Roma rinascimentale, dai colori accesi e dei grandi palazzi da non confondere con quella Barocca caravaggesca fatta di luci e ombre.
L’ARF prima dell’ARF,una esperienza unica da ripetere.
Ed è già il 26 maggio. Che le danze abbiano inizio. Forza ragazze e ragazzi, forza ARFER, forza ufficio STAMPA e tutta l’organizzazione (a voi Fabiana Manuelli Francesca Torre per la splendida accoglienza).
[Filippo Novelli Roma 25 maggio 2017- per DETTI E FUMETTI- Sezione Fumetto]
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