L’intervista ritratto a Isaak Friedl e Yi Yang

Cari amici penso sia interessante seguire la carriera di un giovane fumettista; pertanto, quando capita di incontrarlo durante le manifestazioni in giro per l’Italia, ne approfittiamo per sapere come sta andando.
Mi è capitato con Isaak Friedl,che avevamo intervistato qualche anno fa. Grazie alla terza edizione del Festival del fumetto ARF ho ritrovato Isaak nell’area ARFIST Alley e con lui e Yi Yang abbiamo parlato dei loro nuovi lavori di prossima uscita.

F.: parlaci del tuo libro presentato in anteprima all’ Arf.

I.: ho scritto “Gregorio il bambino cattivo” (edizioni comic art store) cronologicamente prima di “Aiuto”(Bao Publishing),ma è uscito ora all’ Arf essendo stato nel cassetto in attesa di una occasione come questa.

Si tratta di un libro illustrato dal formato quadrato che, un po’ come per Aiuto!, non ha un pubblico di riferimento.
I disegni infatti,vivaci ed allegri,sono l’opposto della storia. Per questo ad una prima occhiata è difficile capire di cosa si tratta veramente. Tuttavia, sempre per lo stesso motivo, una volta finita la lettura, ci si trova tra le mani qualcosa di nuovo ed inaspettato. Sorprendere, per me, è uno dei punti fondamentali della narrazione.

F.: ho notato che non vi è un messaggio da dare, una trama di fondo, ne sottotrame; è essenzialmente uno sfizio, un divertissement come si direbbe oltralpe.

I.: esatto, è una storia nera, tipica di certe correnti cinematografiche o letterarie a cui sono molto legato e che mi interessa esplorare. In questo caso, puro intrattenimento.Poi ovviamente, il lettore può trovarci centinaia di messaggi e/o stimoli.

F. È la favola nera però questi colori pastello, accesi, farebbero pensare piuttosto ad una favola allegra. Come mai questo contrasto tra il contenuto e la forma. Stiamo viaggiando sul registro del neo-surrealismo?

I.: Non so se userei paragoni del genere… io personalmente lo trovo funzionale; come dicevo, per me sorprendere il lettore è fondamentale. Per questo cerco una veste grafica che contrasti con il contenuto.
Anche in ” Aiuto” ci sono queste tinte pastello, questi colori accesi. È la base per non far sembrare una storia cupa una che lo è.
Se Aiuto! fosse disegnato in bianco e nero o a china sporca, l’atmosfera si farebbe chiara fin da subito e chiunque andasse a sfogliare il libro saprebbe più o meno cosa aspettarsi. Viceversa, camuffando l’orrore con la gioia, si crea un espediente per mantenere alta l’attenzione.

F.: quali sono i riferimenti a cui ti sei ispirato, se ce ne sono?
I.: seguo moltissimo i disegnatori asiatici, Taiyō Matsumoto
è il mio preferito, quello di “Sunny” per intenderci.

F.: come è nata la collaborazione con Yi Yang?

I.: Yi ed io ci siamo incontrati ad un festival. I suoi lavori mi sono piaciuti subito e le ho proposto di fare una storia insieme. Lei ha accettato all’istante. “AIUTO! ” è nato espressamente per lei. Mi hanno ispirato i suoi lavori, senza di loro non avrei mai immaginato di scrivere una storia con protagonisti degli animali.

F.: la Cina si sta aprendo al mondo del fumetto? Potenzialmente sembra un mercato immenso.

I.: Lo è. Purtroppo però è un mercato tanto vasto quanto specifico. Yi ed io, per esempio,abbiamo fatto un libro illustrato per bambini in uscita a luglio. In questo caso la storia è allegra, un novita per me – sorride, e il pubblico di riferimento sono i bambini dai 3 ai 9 anni.
In Cina l’interesse per i fumetti sta crescendo, ma è l’illustrazione a farla da padrone. La nostra casa editrice cinese, tramite un suo partner italiano , dovrebbe pubblicare il nostro libro anche in Italia entro la fine del 2017. Ancora non sappiamo i dettagli, ma presto speriamo di potervi aggiornare.

F.: Yi puoi raccontarci qualcosa di Aiuto! Fratelli, il seguito di Aiuto! (Bao Publishing)?

Y.: La trama è il ribaltamento di quella del primo volume. Se in Aiuto! la storia era incentrata sugli animali, nel seguito spostiamo l’attenzione sui cacciatori, arrivando a scoprire perche’ odiano cosi’ tanto gli animali.
Tecnicamente, come per il primo volume,ho scelto una tecnica tradizionale a pastelli con colori super accesi e disegnando in stile naif. Ho cercato di rendere una atmosfera trasognata alla Wonderland, ma nel contempo crudele.
Se in Aiuto! la storia è all 80% muta, nel seguito (che ha un punto di vista ribaltato), il racconto sarà muto soltanto per il 20 %. Sarà inoltre più corposo e con piu’ contenuti, in altre parole più articolato e per un pubblico più ampio.

F.: dall’ultima volta che ci siamo incontrati ho notato che hai vinto diversi premi. Quale è stato il complimento che ti ha fatto più piacere ricevere dalla critica e dal mercato?

I.:Onestamente non saprei. Quando esce un mio nuovo libro, leggo le prime recensioni ma non ne faccio un lavoro. Quello che mi piace di più è quando i lettori mi fermano per farmi sapere le loro opinioni. Con Aiuto! è stato un crescendo di critiche positive ed è grazie a tutto l’affetto e il sostegno dei lettori che il libro ha raggiunto molte piu’ persone di quanto immaginassimo. Spero che questo accada anche per il secondo capitolo. Lo sapremo presto.

Puoi trovare gli originali degli artisti QUI

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI -Sezione Fumetto- Articolo del 1 giugno 2017]

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