Con l’estate arriva il momento di pensare alle vacanze e sorge il solito dilemma:
mare, montagna?
Quest’anno cambiamo, andiamo in una città europea, la scelta cade su: Valencia
E’ una città ricca di storia ma con molti interventi moderni; coinvolgendo anche i bambini che trovano oltre all’Acquario e al Museo delle Scienze, anche parchi dove giocare e correre.
Ma scendiamo nei particolari:
La città delle Arti e delle Scienze
Questa sorta di cittadella occupa la parte meridionale dell’area metropolitana; si estende per buona parte sul letto del fiume Turia, ora definitivamente deviato in seguito ad alcuni straripamenti che avvennero in passato.
La Ciudad rappresenta uno dei maggiori poli attrattivi per i turisti; il segno tangibile e definitivo dell’uscita dei valenciani da una realtà confinata e provinciale, verso il mondo moderno e globalizzato. Una visita completa impegna non meno di una giornata, da trascorrere perlopiù a osservare le strutture interne. L’ideale sarebbero due giorni, data la superficie su cui si estende, calcolata in circa 35 ettari.
Dal punto di vista architettonico, la Città delle Arti e delle Scienze si divide in quattro grandi edifici, con uno stile costruttivo originale; tutti progettati e curati dal grande architetto Santiago Calatrava. All’interno si svolgono continuamente manifestazioni e mostre artistiche di livello internazionale.
l’Hemisfèric, dispiegato su circa 13000 metri quadrati. L’area esterna è lasciata in cemento armato e, da lontano, si mostra al mondo come un grande occhio che vede e scruta. Con tanto di ciglia e un bulbo oculare che, tra l’altro, funge da schermo gigante per le innumerevoli proiezioni cinematografiche. L’ingegnoso effetto ottico è notevolmente amplificato da uno specchio d’acqua alla sua base.
Vicino a esso si trova il Museo de las Ciencias. Dal punto di vista strutturale, l’intento è stato quello di farlo assomigliare a un gigantesco dinosauro. L’immagine è rimarcata dalle curiose sporgenze e dal colore parzialmente sbiadito. Al suo interno si svolge una serie di mostre ed esposizioni a tema scientifico, molto seguite da bambini e adulti.
Il terzo polo attrattivo della Città delle Scienze è il Parco oceanico, o Oceanografic, considerato come uno tra i più grandi acquari del mondo. L’aspetto architettonico è stato curato da Fèlix Candela e richiama ogni anno fior di visitatori e appassionati. Le grandi dimensioni, circa 10 ettari di superficie, permettono la presenza di molte specie di pesci e mammiferi d’acqua.
Il Palacio de las Artes si dedica soprattutto alle manifestazioni artistiche, con spettacoli che si susseguono per tutto l’anno. Rappresenta la quarta opera architettonica in ordine cronologico, sempre per mano del grande ideatore Calatrava. L’intensità e la qualità delle opere messe in scena richiamano gran parte degli abitanti della Comunità valenciana. Insieme all’Hemisferic primeggia per la ricchezza dei dettagli architettonici. Sempre all’insegna dell’originalità, ci sono diversi ascensori che portano i turisti a diverse altezze, creando spettacolari effetti visivi.
Internamente, l’ambiente è diviso in quattro spazi, per ospitare altrettanti tipi di arti. Le ambientazioni scenografiche spaziano dai classici universali, fino alle più moderne sperimentazioni espressive.
Alle quattro strutture appena citate, si può aggiungere la “quinta meraviglia”, ossia l’Umbracle. Non si tratta di una vera e propria costruzione, bensì un’amplissima terrazza panoramica coperta, dalla quale si scorge il bel panorama della Città delle Scienze. Per questo, ogni giorno è raggiunta da centinaia di visitatori. I numeri che definiscono l’Umbracle sono impressionanti: più di 300 metri di passerella, attorniata da decine di specie floreali e costruzioni in diversi materiali. La copertura è garantita da una serie di archi.
I Mercati
Non il solito mercato rionale con banchetti improvvisti di legno, a Valencia i mercati sono strutture pittoresche che ogni mattina offrono ai visitatori le migliori mercanzie che spaziano dagli accessori di uso quotidiano, tipici dolci spagnoli, all’usato in buono stato; opere d’arte antiche, prodotti tipici e l’artigianato locale. I principali mercati di Valencia, tuttavia, rispondono al nome di Mercado Central e Mercado de Colón
Il centro storico
Chi visita Valencia per la prima volta nota il mix di espressioni artistiche e architettoniche del centro storico. Ciò è dovuto al susseguirsi di culture che hanno condizionato la città nei secoli.
Un viaggio nella storia dell’arte di Valencia parte dal Basso Medievale. In questo periodo storico si diffuse lo stile gotico, con alcune peculiarità proprie della Spagna.
La costruzione più rappresentativa del gotico spagnolo è la Borsa della Seta, altrimenti conosciuta come Lonja de la Seda, è continuamente raggiunta dai turisti, affascinati della struttura architettonica unica nel suo genere. Nel 1996 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Sorge su una superficie complessiva di circa 2000 metri quadrati. Esternamente appare come una fortezza medievale dove prevale lo stile gotico fiammeggiante. Centralmente si nota la torre con le merlature finali. Si chiama Borsa della Seta perché in passato fu il luogo di scambio di questa preziosa merce. Oggi la tradizione commerciale e del baratto è in parte rievocata: ogni domenica s’incontrano esperti di filatelia per lo scambio di francobolli. Un’altra tappa da fare è La Cattedrale è il simbolo religioso per eccellenza della città. Il nucleo originario della chiesa risale al tredicesimo secolo. Considerando il luogo in cui sorge, è realistico pensare che l’edificio sia nato sui resti di altre costruzioni. Al posto della chiesa un tempo c’era una moschea araba, abbattuta dopo la cacciata dei musulmani. L’imponenza della Cattedrale si nota dalla vastità della superficie occupata e dalle differenti tendenze architettoniche: nella stessa struttura convivono gli stili romanico, gotico e barocco spagnolo. A suggellare il complesso c’è l’altissimo campanile, chiamato Miguelete. All’interno i dipinti di Goya ed Il Santo Graal , conservato gelosamente nell’omonima cappella, rendono ancora più suggestiva la visita.
Buon volo a tutti!
E a presto dalla Vostra CLO!
[Maria Clotilde Massari per DETTI E FUMETTI – Sezione Architettura – Articolo del 29 luglio 2017]
Per maggiori informazioni:
http://www.valencia.it/





