DA GRANDE FARO’ L’ARCHITETTO

Mi é sempre  piaciuto  progettare…

Prima di raccontarvi di come sono diventata Architetto, voglio spiegarvi che cosa significa.

L’architetto è un uomo o una donna  che hanno studiato come progettare le città i quartieri e le case e che restaurano i monumenti.

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Fin da bambina la mia passione è stata il disegno.

Disegnavo  di tutto dagli animali alle persone, in particolare però, erano gli edifici  ed i paesaggi che attiravano di più la mia attenzione.

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Quando giocavo con le mie amichette disegnavo la pianta della casa e poi posizionavo nelle varie stanze i mobili delle bambole, facendo muovere tutti i personaggi nell’appartamento che avevo progettato.

Quando la maestra con tutta la classe ci portò in biblioteca, trovai tantissime riviste di “architettura” che iniziai a sfogliare. le immagini di ville storiche, castelli ma anche i grattaceli e città danzarono davanti ai miei occhi!

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Quel giorno presi la mia decisione: da grande avrei fatto l’architetto!

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I miei genitori non mi presero sul serio, mi dissero che ero troppo giovane per prendere una decisione così importante, che avrei dovuto  studiare molto e con il passare del tempo avrei cambiato idea!

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Ma io sono sempre stata testarda e dopo essermi diplomata, mi sono iscritta ad Architettura e dopo cinque anni  sono diventata Architetto!

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I miei riferimenti sono…

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Sono nata  e vivo a Roma; sicuramente vivere in una grande città ricca di storia e di architettura, mi ha dato molto e mi ha spinto ad andare avanti per la mia strada!

Roma è una città che per un appassionato di architettura regala moltissime occasioni di studio.

l’architettura romana è stata la base dell’architettura di tutte le epoche successive; tanto è vero che si dice “i romani hanno inventato tutto”,

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Gli architetti Le Corbusier, Wrigth, Piano, sono i miei grandi Maestri! Loro hanno progettato non solo case palazzi e quartieri ma hanno con i loro progetti influenzato l’architettura moderna!

 

 

La scuola che mi hanno consigliato…

Dopo aver finito la terza media, era arrivato Il momento di scegliere la scuola adatta a me. Devo  dire che è stato difficile, perché sapevo quello che volevo fare da grande, l’architetto.

Quale scuola poteva preparami meglio verso questa scelta? La prima scuola a cui ho pensato è stato Il liceo artistico, perché si studiava l’architettura, la tecnica del disegno e la storia dell’arte, che mi ha sempre affascinato.

Ma anche la matematica e le materie scientifiche erano materie che mi piacevano. E allora …cosa scegliere?

La mia insegnate di italiano mi aiutò consigliandomi Il liceo scientifico; andava bene, perché c’erano sia le materie scientifiche sia il disegno e la storia dell’arte; il compromesso giusto anche per i miei genitori che mi dissero: “Non si sa mai, se poi cambi idea, con questa scuola potrai fare altro”.

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Applicherò la mia passione facendo…

L’architettura e quindi gli edifici  non  “nascono e vivono” isolati, ma sono legati ad un contesto antropico o naturale, un tessuto urbano o un’area verde.L’architetto ha il compito di realizzare e rispondere alle esigenze di un committente senza dimenticare cosa e che valore ha l’ambiente che lo circonda.

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Da questo asserto è derivata la mia passione per il restauro architettonico: curare gli edifici antichi, consolidare, riportare a nuovo e riutilizzare secondo le esigenze dell’uomo moderno gli edifici storici. L’Italia ha un grandissimo patrimonio da preservare: dai piccoli borghi, ai palazzi delle grandi città.

Ciao da Clo’

[Maria Clotilde Massari per DETTI E FUMETTI – sezione architettura- articolo del 21 novembre 2017]

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