L’ARF PRIMA DELL’ARF- 4° EDIZIONE -2018- La mostra di Andrea Pazienza

Il giorno 25 maggio  2018 in occasione di ARF  4 verrà inaugurata la mostra di Andrea Pazienza

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Oggi c’è stata la presentazione alla Stampa. Ha fatto da Cicerone l’arfer Stefano Piccoli che via via ha introdotto i suoi ospiti.conferenza

Nell ‘articolo 27 della Carta Universale dei Diritti dell’Uomo è scritto che ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. Questo testo è stato scritto dopo l’ultima guerra perché si era capito quanto fosse importante il contributo della Cultura e dell’Arte per mantenere il Mondo in Pace.

Esordisce così l’assessore alla Crescita Culturale del Comune di Roma Luca Bergamo, annunciando la prima grande mostra della nuova esperienza progettuale del Mattatoio (ex Macro Testaccio) sotto l’egida dell’Azienda Speciale Palaexpo – uno dei più importanti organizzatori di Arte e Cultura in Italia che gestisce il Palazzo delle Esposizioni, il Macro e il Mattatoio per conto di Roma Capitale. Quello gestito dall’Azienda Speciale Palaexpo è, dunque, un vero sistema integrato di spazi ed eventi per la cultura, in grado di raggiungere un pubblico numeroso ed attento.
A presentare la mostra c’era anche lo sponsor CLES , il centro di ricerca e studi sui problemi del lavoro, dell’economia e dello sviluppo, che sostiene da anni ARF e consente la creazione di eventi culturali di alta qualità (come sono state le edizioni precedenti e dal programma che si legge anche l’attuale).
Nel passare la parola ai fratelli Pazienza il rappresentante del CLES conclude: “Siamo contenti di sponsorizzare la mostra di Andrea Pazienza perché ci dà modo di pensare a come eravamo in un mondo da poco uscito dalla crisi che tanto ricorda quello di oggi”.

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Interviene Mariella Pazienza, sorella di Andrea: “Siamo stati contenti che l’ARF abbia organizzato questa mostra perche Andrea, che è stato un artista poliedrico, ad un certo punto della sua vita si è votato totalmente al fumetto.

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Inizialmente dipingeva quadri, che fin dal principio furono di denuncia ma  che arrivavano a pochi. Scelse pertanto il fumetto perché era il modo più efficace e veloce per raggiungere con la sua denuncia un mondo più’ vasto.

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Ritengo che l’ARF, un festival completamente votato a questo medium, sia il contenitore ideale.
Penso che il taglio della mostra sia azzeccato e consentirà anche ad un pubblico più giovane di apprezzare l’opera di Andrea. Ma non solo permetterà a tutti di apprezzare  l ‘evoluzione tecnica nel fumetto di Pazienza.

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E’ la volta del fratello Michele:”Andrea in questi 30 anni è cresciuto. Quando morì era amatissimo da una cerchia ristretta di affezionati; con il tempo questa notorietà  è cresciuta.
Spesso mi chiedono cosa avrebbe potuto fare se non fosse morto. Io credo invece che nel breve arco della sua vita, sostanzialmente dieci anni di fumetto abbia compiuto a pieno la sua parabola e  abbia raggiunto il suo apice.

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Andrea è stato coraggioso nel mettere in piazza se stesso; a noi ha lasciato il compito di divulgare la sua opera
senza censura.  Speriamo di esserci riusciti con questa mostra che per il solo fatto che espone due inediti, vale la pena di essere visitata.

“Opere inedite”, foto tratte dal catalogo pubblicato da Coconino Press – Fandango Libri.  ZANARDI EQUESTRE (Credito@foto di Guido Sancilio)-Ritratto di Tamburini

 

Ancora Michele:“ Si celebra spesso il genio, l’artista sublime, ma una ultima cosa voglio dirvi: Andrea era capace di essere anche una persona normale; spesso ho paura che questo aspetto non sia considerato; Viva Andrea”.20180524_182146

Una ultima raccomandazione dell’Arfer Uzzeo per prepararvi alla mostra: “ Quando vedrete la mostra spegnete il concetto di fumetto che avete nella vostra mente finora. Con pazienza proverete un senso di vertigine per il fatto che in una stessa pagina è capace di cambiare stile due, tre volte; questo espediente non lo ha fatto nessun altro oltre a Pazienza. Questo vi fa meglio comprendere ancor piu’ che il fumetto è ancora un’arte sperimentale potentissima.

 

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(QUI trovate la descrizione dell’evento).

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – sezione Fumetto- articolo del 24 maggio 2018]

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