Oggi siamo a Palazzo Merulana, ex sede dell’Ufficio di Igiene di Roma, che, dopo una attenta ed efficacie ristrutturazione, è divenuto un bellissimo spazio espositivo di circa 2000mq su 4 livelli. Grazie alla collaborazione di Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture abbiamo l’opportunità di conoscere una bellissima collezione permanente incentrata sulla scuola romana ed italiana del novecento.

Tra i nomi di primissimo livello presenti nella collezione desidero ricordare Bernardo Siciliano che, nel ritratto a Elena e Claudio Cerasi, ci da modo di apprezzare la sua maestria dell’uso dell’olio
Ed ancora, qualche situato sala più avanti, un insolito e originalissmo skyline di New York di … Giorgio De Chirico, lo avreste mai immaginato il maestro della Metafisica cimentarsi in questo soggetto? Questa sola opera merita una visita al Palazzo.
I palazzi si stagliano sull’orizzonte dell’opera trasformandosi in una sorta di bosco di conifere incantato ed aumentano il senso di estraniamento del quadro.

Per finire meritano una tappa le opere di Balla e Depero, il papà, se così possiamo dire, dei mangaka italiani e non solo, nel momento in cui rappresenta automi e manichini che tanto ricordano i macha di oggi, protagonisti della mostra GO!GO!GO! The grade v.2019

(se vuoi approfondire su Depero cerca QUI)
Al quarto piano del Palazzo Merulana troviamo dal 16 al 24 febbraio la mostra GO!GO!GO! The Grade 2019. Prima di raccontarvela facciamo però un passo indietro per scoprire da dove proviene genera mecha giapponese e quale era la filosofia che c’era dietro ai robottoni di Go Nagai.
Le prime testimonianze di questo genere le troviamo nel fumetto di propaganda giapponese degli anni trenta ( di seguito una riproduzione del robot gigante di Stagawa che mette a ferro e fuoco New York).

Go Nagai, tra i piu’ grandi mangaka giapponesi, parte dalla tradizione fumettistica giapponese e la arricchisce con una forte vena esistenzialista.
Infatti in MAZINGA Z, GOLDRAKE e JEEG ROBOT riprenda le tematiche care a questa filosofia.


Tre i punti fondamentali richiamati:
1)un uomo che entra nella testa di un robot, quasi un su
o alterego, impartendo comandi vocali per azionarlo. Ha un grande potere che lo può rendere dio ma anche demone
2)l’antagonista, (es. il dottor inferno per Mazinga Z) che può distruggere il mondo e chiede se questa umanità merita o meno di essere salvata. Non gli interessa veramente il nostro mondo. Nel multiverso einsteniano lui vuole provare tutti i mondi possibili.
3)il messaggio: L’essere umano aspira alla libertà e alla pace. La chiave per la vittoria, il fine dell’umanita’, e’ la pace che si conquista mirando ad unirsi gli uni con gli altri in unico grande gruppo coeso, l’umanita’.
L’esistenza umana, che ha come dimensione costitutiva la coscienza, è un continuo superamento e trascendimento dell’essere in-sè. Tramite essa, il nulla viene al mondo. Proprio per questo, il nulla è condizione della libertà come possibilità e scelta continua di trascendere il mondo. (se vuoi approfondire il tema mecha-esistenzialismo cerca QUI)
Ma ora diamo spazio agli autori hanno interpretato il mecha-mondo nella mostra GO!GO!GO! the grade v.2019.

Tra gli anni 70- e 80 la TV portò nelle case degli Italiani i mitici robottoni di Go Nagai, segnando profondamente una generazione di adolescenti.
Alcuni di loro hanno calcato le orme del maestro e oggi con GO!GO!GO!, a distanza di decenni, hanno avuto l’opportunità di omaggiarlo, ciascuno con il proprio stile, chi in modo drammatico chi umoristico.
Ecco perchè accanto ad Hiroshi Shiba che canta come Elvis, puoi trovare delle rivisitazioni in stile Evangelion; puoi scorgere un papero che fa capolino dalla testa del robot accanto a presenze infernali e magli perforanti.
Scene di battaglia, linee cinetiche, spaccati assonometrici degni di un manuale di meccatronica, idiomi giapponesi, tutto fissa tra nostalgia e futuro questa ottima mostra GOGOGO! The Grade 2019. Non perdetela!
Un plauso finale va al curatore LudoManiacs & KrakenWorks che ha saputo selezionare con grande maestria gli autori.
Vi lascio con una mia dedica particolare per tutti coloro che come me erano innamorati di Miwa Uzuki

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI -sezione Fumetto- articolo del 17 febbraio 2019]
Riferimenti Mostra:
PERIODO: 16-24 febbraio 2019
DOVE: Palazzo Merulana – Sala Attico
Modalità di partecipazione
Biglietti di ingresso Mostra e Museo:
Intero euro 5.00
Ridotto euro 4.00
Gratuito under 7 anni e per i possessori di Palazzo Merulana Pass.