Romics 5 ottobre 2019 – il Girl Power Day

E’ il 2019 e noi siamo di nuovo al Romics, stavolta per l’edizione autunnale.

Sono qui a capire come i miei amici si raccontano attraverso il medium del fumetto. Ho letto una riflessione di Bruner che dice: “Raccontare storie è il nostro strumento per venire a patti con le sorprese e le stranezze della condizione umana.Le storie rendono l’inaspettato meno sorprendente, meno arcano, addomesticano l’imprevisto”.

 

 

All’entrata mi ferma una tipa:” papà la firmiamo la petizione per non far chiudere il posto taldeitali?”.
Mi giro verso mia figlia e le chiedo:” ho la faccia da papà?”
“Si, avete tutti la stessa faccia”.
Mi guardo intorno spaesato e noto decine e decine di piccoli cosplayer con padri al seguito, ce magari fanno gli indifferenti qualche passo indietro le loro bambine.
Entriamo nella prima sala e lei riprende a parlarmi: “Quando è che posso venire da sola con le mie amiche?”
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Ho freddo, siamo i primi la sala è deserta.
Sto somatizzando… mi riprendo e arriviamo al padiglione dell’artist halley.
Questo anno c’è una bella iniziativa quella far esporre accanto ai big  anche i
“Nuovi talenti”.
Tra qualche anno magari anche lei sarà seduta qui con loro, penso tra me e me..
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Ci spostiamo presso le scuole di fumetto, dove ai piccoli vengono dati i primi rudimenti del disegno.
“Vado ad iscriverti, intanto tu siediti”, le dico.
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“No grazie, andiamo a vedere la Ziche piuttosto …ormai sono grande!”
Un altro tuffo al cuore. Scusate ma a che età inizia l’adolescenza?
I lavori di Silvia Ziche sono fantastici. Una fluidita’ nel tratto ed uno spirito nei testi che non ha uguali.
Passiamo le successive due ore tra lenti colorate, t-shirt improbabili, action figure incredibili, video giochi immersivi e arancini sorprendenti.
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Poi finalmente ci sediamo sul marciapiede a mangiare i noodles al curry e quindi di corsa alla conferenza di Giancarlo Soldi per la presentazione del suo docu-film sulla Valentina di Crepax.
Soldi tiene il palco per una buona mezz’ora parlando di trasposizioni del fumetto nel cinema, facendo sognare il pubblico.
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[Giancarlo Soldi per i Dieci anni di blog di DETTI E FUMETTI]
Poi una ultima riflessione di Soldi che ci fa pensare: e’ difficile oggigiorno trovare una rivista culturale che si occupi di Cinema ma anche di Fumetto, di Teatro, di Architettura.
Sorrido, applaudo e poi via per una altro giro.
Attraverso gli stand di spade aguzze e variopinte, di manga fantasmagorici e di mega-bombe alla crema stra-farcite di cioccolato e poi… altra tappa nella zona conferenze per ascoltare Sergio Algozzino.
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Viene presentato il suo Nellie Bly (*) di Luciana Cimino con disegni di  Sergio Algozzino edito da Tunue, il grafic novel con cui Simona Binni apre la collana Ariel .
Vi raccontiamo cosa è Ariel direttamente dal sito Tunue:
“Ariel vuole essere un luogo di incontro nel quale le autrici e gli autori possano raccontare i temi cari alle donne, nel tentativo di creare uno spazio dove mettere in comune un sentire declinato al femminile. In un mercato in espansione e trasformazione come quello del fumetto in Italia, proponiamo un progetto che apra prospettive di dialogo sul pensiero della differenza tra maschile e femminile e che metta in discussione una cieca adesione a un mondo fatto di stereotipi e, troppo spesso, dogmatici costrutti”.
(*) ancora dal sito della Tunue:

Nellie Bly è un graphic novel che racconta la vera storia di Nellie Bly, una donna diventata icona, letta tramite il confronto con una giovane che vuole intraprendere la stessa carriera.

Qui Nellie Bly, tramite i ricordi, rievoca le sue avventure professionali: da quando si finse pazza e si fece internare per portare avanti un’inchiesta su un manicomio, al giro del mondo in 72 giorni fatto in solitaria, cosa impensabile per una donna di quell’epoca. La Bly fu una delle poche giornaliste che intervistarono Belva Ann Lockwood, prima donna candidata alle elezioni presidenziali nel 1884. Proprio in quegli anni nascevano le prime campagne pubblicitarie e molte di queste riportavano il volto di Nellie.

Gli autori

Sergio Algozzino ha lavorato con diverse tra le più importanti case editrici (Disney, Sergio Bonelli Editore, Becco Giallo), per approdare in pianta stabile alla Tunué con cui ha pubblicato diversi titoli: Myrna e il tocco della morte, Il piccolo Caronte, Storie di un’attesa, Memorie a 8bit, Dieci giorni da Beatle, Hellza rockin‘ e il saggio Tutt’a un tratto. Nel 2013 vince il Premio Francisco Solano Lòpez come “Miglior disegnatore“. All’attività di disegnatore e colorista affianca quella di insegnante presso varie scuole di fumetto.

Luciana Cimino, giornalista, vive a Roma. Ha lavorato per lunghi anni all’Unità e scritto per diversi giornali. Oggi si occupa di comunicazione e di qualità dell’informazione nella più importante agenzia italiana: HDRÀ.

Ma torniamo a noi e all’incontro con il disegnatore.
Di Sergio mi ha colpito oltre l’estrema cura nel disegnare gli abiti  soprattutto la precisione nel documentarsi per riportare le notizie sugli articoli di giornale della protagonista del fumetto
Un ultima tappa del Romics nella zona mostre per scoprire il lavoro di  Frederic Brremaud e Federico Bertolucci (Saldapress)
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e rendersi conto quanto il Fumetto sia pervasivo nei confronti del Cinema grazie al maestro  Furio Scarpelli
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[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – sezione fumetto – articolo del 5 ottobre 2019]

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