DETTI E FUMETTI E’ ARCHITETTURA TRASVERSALE – La presentazione di OTTAVIO IL RINOCERONTE

Ciao a tutti sono Ottavio, mi occuperò di architettura per DETTI E FUMETTI.

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Sono un architetto Italiano che ha sposato una portoghese ed è andato a vivere da lei da qualche anno.La mia moglie, Paula è professoressa di Matematica; con lei abbiamo indagato la relazione tra Scienza e Architettura, ma non solo.Abbiamo scritto un libro ed ora vogliamo riproporvelo qui sotto forma di una serie di articoli. Successivamente pubblicheremo il libro per l’Italia.

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Io sono Francesco Marconi che, come da prassi per DETTI E FUMETTI, mi tramuterò’ in OTTAVIO il rinoceronte.Vi riporto di seguito la presentazione del mio amico Franco Purini , celebre architetto italiano.purini“In una serie di articoli esploreremo un contesto teorico quanto mai esteso, molteplice e articolato, riannodando le fila di un discorso per troppo tempo abbandonato.Partiamo da un richiamo all’ opera profetica di Richard Buckminster Fuller,fig 1nel corso della quale metteremo in evidenza come nel nuovo ricorrano sempre forme del passato, in una sorta di paradosso temporale.fig 2Il grande architetto americano è considerato come il portatore di una vera e propria rivoluzione progettuale che vede l’architettura recuperare di nuovo, con una ampiezza cosmica, l’insieme dei campi conoscitivi che la attraversano.fig 3Riaffermando la validità della interdisciplinarietà Paula de Oliveira e Francesco Marconi si interrogano successivamente sulle nozioni di spazio e di tempo per poi addentrarsi nei territori della biologia,fig 7delle geometrie non euclidee, di un nuovo paradigma fondato sull’universo del digitale.fig 8Infine essi analizzeranno le ricerche sul metabolismofig 9e quelle relative ai nuovi materiali, inseriti in una tassonomia avvincente quanto rigorosa che ne mostra le plurime potenzialità.fig 4fig 5

La trattazione degli argomenti sarà esauriente perche aiutata da un ampio apparato iconografico, che consentirà di comprendere in modo più rapido e insieme più esatto i temi proposti nel testo.

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In questi articoli ci si avvarrà di una prosa il piu’ possibile ampia e scorrevole, che nulla toglie alla restituzione della complessità delle questioni discusse ma le espone in sequenze discorsive serrate e coerenti, descrive un possibile paesaggio disciplinare nel quale la sostenibilità è protagonista di una nuova visione dell’architettura, riconciliata sia con le esigenze ambientali, sia con quelle di una sperimentazione di soluzioni più avanzate.

“CIECACIDADE” (SCIENZACITTA’), questo è un neologismo che abbiamo usato come titolo del progetto, pone un problema importante: La relazione tra le due entità, una volta ritrovata e consolidata, non può darsi solo nel senso di una maggiore interazione tra le ragioni soggettive della forma, intessuta di aleatorietà, di motivazioni imprevedibili e di elementi casuali, e quelle dei vari saperi oggettivi.

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La scienza può rendere l’architettura più consapevole delle sue finalità solo se essa è assunta nella sua pienezza, negli ostacoli conoscitivi che fa sorgere, e che sfidano la comprensione degli architetti migliorandone la capacità di pensare e di agire, nella compresenza tra le varie direzioni teoriche che essa prevede, una simultaneità di linee di ricerca che va considerata non come un ulteriore impedimento alla definizione di un punto di vista disciplinare ma come un importante stimolo a una concezione più aperta e versatile dei problemi.

Questo progetto invita a riconoscere nella scienza non solo un universo conoscitivo da
rifrequentare con assiduità, ma anche uno spazio dell’immaginario, un metaforico distretto dell’invenzione la cui frequentazione può offrire all’architettura risorse non solo conoscitive ma capaci di offrire al progetto nuovi orizzonti creativi”.
[Franco Purini]Vi ho incuriosito abbastanza?Rimanete connessi per leggere i prossimi capitoli.A presto.[Francesco Marconi per DETTI E FUMETTI – sezione Architettura – articolo del 31 marzo 2020]

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