Ciao Amici
Ecco a voi il primo capitolo di Architettura e Scienza. Oggi approfondiremo il concetto di interdisciplinarietà dell’architettura.

Se è innegabile che il progresso della conoscenza scientifica e la comprensione dell’universo ha una grande importanza nella nostra concezione del mondo e quindi nella formazione di tutte le conoscenze, come analizzare la relazione tra Scienza e Architettura senza semplicismo o demagogia?
Nel corso del 20° secolo, molti architetti hanno speculato sulle relazioni tra scienza e architettura.Citiamo alcune opinioni fondamentali.

Frei Otto ritiene che siano le scoperte scientifiche che portano al”Nuovo” in architettura, assegnando così un ruolo fondamentale alla scienza evadere l’architettura da un punto di vista essenzialmente tecnologico.

Renzo Piano per quanto riguarda il ruolo della scienza nell’architettura, afferma che “L’attività di un architetto presenta molti rischi perché lavora con tutti i tipi di materie prime. Non solo con cemento, legno e metalli, ma anche con storia, geografia, matematica e le scienze in generale, antropologia, ecologia, estetica, tecnologia, climatologia e società ”.

Tesselazione: unita’ basica ripetibile

Stadio Olimpico di Monaco 1972 -Struttura della copertura
per Frei Otto si trattava di “tradurre la scienza nella linguaggio architettonico;”

Molecola di struttura di Carbonio 60

Cupola Geodesica Montreal 1967
per Buckminster Fuller fu “la natura a reincarnarsi in oggetti architettonici.”

Centro d’arte e della cultura G.Pompidou 1977 Parigi

Centro d’arte e della cultura Tjibaou 1998 Nuova Caledonia
per Renzo Piano “è tutta la conoscenza che fa migrazioni successive.”
Le relazioni con la scienza evocate da questi architetti sono una prima forma di attività interdisciplinare che consiste nell’integrazione, in una determinata conoscenza disciplinare, concetti e teorie da altri settori disciplinari.
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Saluti dal vostro Ottavio e…alla prossima puntata.
1 commento su “L’ARCHITETTURA secondo OTTAVIO per DETTI E FUMETTI -L’interdisciplinarietà – CAP.1”