Oggi noi della redazione di DETTI E FUMETTI un collettivo di donne (Eccone solo alcune: EMANUELA AMBROGI;GABRIELLA GRIFO’;CHIARA SFORNA;MARIA CLOTILDE MASSARI, FRANCESCA PIETROCARLO) con qualche inserto maschile, abbiamo chiesto a Filippo di proporci ancora una intervista ad una fumettista perché questo mestiere possa essere meglio compreso in toto soprattutto dalle nostre figlie che ne sono tanto appassionate.
Vi proponiamo quindi una intervista a tutto tondo con Helena Masellis, fumettista di spicco del panorama italiano e non solo.
Helena nasce nel 1994, e cresce in Brasile fino al 2009, una volta in Italia frequenta la scuola del libro di Urbino (Liceo Artistico); come lei stessa spesso sottolinea, frequentare la scuola d arte è stata la migliore soluzione per chi come me arrivava in Italia senza conoscere la lingua; la mia prima scelta sarebbe stata probabilmente lo scientifico. In fondo l’arte visiva ha un linguaggio universale e diretto, comprensibile da tutti.
Il background di questa scuola traspare dai suoi disegni. La linea continua, le forme affusolate e scavate richiamano infatti le opere di Klimt e Shiele.
Tre peculiarità del segno di Helena mi hanno colpito e ritengo che la pongano una spanna sopra alla gran parte dei suoi colleghi.
– l’uso di una matita (digitale e no) morbida, leggiadra e sinuosa
– Le dense, pastose e cupe pennellate di china (digitale e non).
– la maestria di completare le figure “non disegnando” alcune parti; questa tecnica rende lo spettatore complice nel momento in cui finisce il disegno nella sua mente.

Matite
Chine


L’uso dei colori
Oggi conoscerete Helena anche caratterialmente. Abbiamo infatti avuto modo di intervistarla. Prima però vorremmo spendere due parole per parlare di un’altra dote che Helena ha declinato nell’arte: l’auto-ironia. Si perché una ragazza con la sua maestria poteva facilmente rimanere sul suo piedistallo per essere contemplata dagli stuoli di fan … e invece lei no.
Con grande freschezza di tratto e perspicacia nel cogliere tic e manie di amici e conoscenti, Helena ha realizzato anche un fumetto comico inserendo lei stessa tra i protagonisti (Bugs Cafe’).

BUG’SCAFE’
Ma veniamo all’intervista grazie alla quale speriamo di soddisfare la curiosità dei nostri lettori.
F. Helena come è nata la passione per l’arte; come e perché hai deciso di declinarla nel medium del fumetto.
H. Al liceo prima di andare ad Urbino, per i primi anni ho frequentato moda e grafica, per poi passare ad architettura, e infine a illustrazione e animazione. Da li ad interessarmi al fumetto il passo è stato breve, anche se prima di lavorare nell’editoria sono passata per cinema, tv e videogiochi. Pensa che ho comprato per la prima volta dei colori a tempera il mese scorso per provare a capirli; sai, non avendo frequentato le medie in Italia non ho avuto modo di odiarle crescendo.
F. abbiamo potuto ammirare i disegni dei personaggi della DC. Hai lavorato per loro e per case editrici internazionali? Ci racconti dei pregi e difetti rispetto a quelle italiane?

Batgirl

Batman

Catwoman

Batman

Ciclope- Xmen

Rorschach
H. Si, ho lavorato sia per case editrici italiane che straniere (americane e francesi) e la maggiore differenza la trovo nella semplice considerazione che hanno i diversi mercati/case editrici, nei confronti di chi fa questo lavoro. Ovvero, all’estero lo considerano un lavoro vero e proprio, mentre in Italia purtroppo la maggioranza lo tratta come un mero hobby, un secondo lavoro, qualcosa che fai per il gusto di farlo e basta e non per viverci.
F. Dylan Dog. Il tuo stile appare perfetto per disegnare questo personaggio; mi ricordi a tratti quello di Roi per le matite e di Dell’edera per l’uso pittorico della china. Ci sono stati contatti con la Bonelli?
CORRADO ROI WERTHER DELL’EDERA
H. Certamente, ma per ora però li teniamo segreti.

DylanDog
F. Sui social ti punzecchi spesso con Francesco. Ti va di parlare della complicità/difficoltà che possono nascere lavorando nello stesso settore del tuo partner? Se dovessi elencare tre aspetti positivi e tre negativi, quali sarebbero? A noi piace far risaltare quanto sia bello condividere interessi lavorativi, far emergere le complicità che nascono in una squadra come puo’ essere una coppia, una madre ed un figlio. La facciamo spesso questa domanda come avrai visto nelle precedenti interviste.
H. Ci siamo conosciuti per via dei social e del disegno, ed è una cosa che comunque inizialmente volevamo tenere per noi (ma poi anche sticxxxi).
Difficoltà? Diciamo che una delle cose che più mi danno fastidio sono le voci per cui io, a quanto pare, lavoro perché sto con lui, e, dato che sono donna, devo per forza affidarmi all’uomo per avere qualche riconoscimento (saluti dal 2020); molti non sanno che in realtà io già lavoravo come inchiostratrice e nel dietro le quinte di produzioni editoriali e cinematografiche da prima di conoscerlo. Se vogliamo dirla tutta, se dovessi affidarmi ad un uomo per avere lavoro, non andrei da un disegnatore ma da un editore/curatore, no?
Francesco comunque di giorno lavora in azienda, ha un “lavoro vero” come dicono le mamme, quindi, in un certo senso, lavoriamo comunque lontani durante il giorno, anche durante la quarantena, ognuno al suo tavolo; peraltro in tempi normali io lavoro in studio con altri disegnatori.

Helena Masellis -Francesco Dossena -firma copie
Complicità? il fatto di fare lo stesso lavoro non ci pesa affatto, anzi, ci diamo spesso consigli e ci influenziamo a vicenda. Non avendo tempo per fare vacanze di piacere ogni fiera lontana da casa è un po’ una vacanza (che tristezza). E quest’anno saltano pure quelle, quindi capiremo un po’ cosa fare ha, ha…

Francesco Dossena-Batman
F. Cosa è uscito di tuo di recente e cosa uscirà a breve?
H. Qualche mese fa è uscito negli Stati Uniti, per AWBW un libro su Melville, curato da John Arcudi, di cui ho illustrato il racconto di White Jacket;

Il racconto di White Jacket
a breve uscirà anche Pagine Verdi, di Attaccapanni Press, dove ho partecipato con nozioni sul risparmio della carta, doveva uscire per il Be Comics ma è successo il casino e quindi è slittato tutto. Il libro è stato finanziato da un premio ARF del 2019 quindi la vendita online non comprende il crowdfunding ma più una questione logistica, dato che non ci potrà essere la consegna a mano.
Pagine Verdi ARF
Un altro libro attualmente su kickstarter è Hardcover vol.2, appuntamento ormai annuale; è un libro di illustrazioni, un oggetto d’arte, contro la censura sui social media.

Kickstarter, la piattaforma di raccolta fondi più autorevole al Mondo.
Al momento sto lavorando ad un libro lungo e piuttosto impegnativo, in uscita tra qualche mese in Germania per Knochenhaus (Projekt Janus), anche questo è stato rimandato per via della pandemia; è un adattamento a fumetti della spedizione di Franklin, il cui nome, rimanda al libro e alla serie tv basati sulla stessa vicenda, The Terror e penso sia, a livello estetico, il libro in cui ci sia più Helena che mai.

The Terror
Sono abbastanza fortunata ad avere una continuità come questa in un tempo del genere, purtroppo il settore editoriale, nello specifico quello dei fumetti, ha preso una brutta botta per via della pandemia e molti progetti stanno saltando, o comunque si è un po’ restii a iniziare progetti nuovi.
Ho la fortuna, oltre al libro in corso, di aver firmato, nonostante la pandemia ha-ha, con un’altra casa editrice, questa volta italiana, per un libro in uscita a metà 2021.
Inoltre durante questa pandemia mi sono prestata a diverse aste per beneficenza, con come beneficiari il sistema sanitario toscano, la protezione civile lombarda, e le fumetterie della provincia milanese, dove vivo io.

Dylan Dog- Asta di Beneficenza
F. Si, ho assistito alle aste. Dei lavori bellissimi! Grazie per la generosità che te i tuoi colleghi avete dimostrato in questo periodo. Non hai idea di quanto i creatori di contenuti come te, sono importanti per la capacità di coinvolgere un grande numero di appassionati e convogliare verso la Protezione Civile e altri Enti di Beneficenza denaro che aiuti noi tutti a superare queste emergenze.

Ancora grazie per la tua disponibilità e per esserti raccontata in modo così schietto e limpido per noi.
H. Non c’è di che. A presto.
[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – sezione Fumetto – Articolo del 6 maggio 2020]
[La redazione ha ritenuto doveroso aggiungere in rosso una aggiunta chiarificatrice soprattutto per chi verrà dopo di noi e avrà voglia di camminare su questa stessa strada]