OSVY FIGHT COVID – IL FUMETTO disegnato da Filippo Novelli – L’intervista ai coautori.

Amici, oggi esce il libro OSVY FIGHT COVID,  il fumetto disegnato da Filippo Novelli  durante questo periodo di quarantena  che raccoglie insieme alle vignette una serie di testimonianze di medici e operatori del settore del volontariato e della sicurezza.

COPERTINA OSVY FIGHT COVID

I coautori Elisa, Domenico e Michele ci hanno raccontato la loro storia a cuore aperto. Ne è nato un libro schietto, a tratti anche umoristico e senz’altro utile per fotografare il lockdown; la raccolta fornisce una serie di best practices, che  dobbiamo ricordarci di applicare ogni  giorno.

   Elisa Mastrodicasa              Domenico Cianferri                   Michele Rovida

Michele si è simpaticamente prestato a vestire il ruolo di ambassador del blog tramutandosi, come da tradizione per DETTI E FUMETTI, nel dalmata Miro’ al fine di darci, in modo scherzoso e diretto, una serie di consigli utili sulla sicurezza.

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In occasione dell’uscita del libro abbiamo intervistato i nostri tre portavoce.

F. Michele, iniziamo da te che sei l’ambassador. Come ti sei trovato a vestire questo ruolo sia per promozione di questo libro durante la quarantena chee delle best practices necessarie a fronteggiarla in sicurezza?

M. A parte i problemi con la coda che non riuscivo a sistemare quando mi sedevo, molto bene! a parte gli scherzi ho cercato di trasmettere l’importanza del “rispetto delle regole” attraverso il personaggio di Mirò, il simpatico protagonista di un fumetto, capace di toccare al cuore di grandi e piccoli con un linguaggio diretto e immediato.
Dall’esperienza del Covid-19, che oggi ci tocca più da vicino, ognuno di noi porterà con sé qualcosa: io porterò con me il silenzio delle nostre strade e delle nostre città, spesso rotto dal suono delle ambulanze, la paura e l’incertezza del domani, ma anche il concetto potentissimo del “prendersi cura” di noi e degli altri.
Take time to take care per riempire il silenzio dei nostri luoghi di lavoro e delle nostre vite con azioni proattive ed interessate. Intervenire, per fermare comportamenti non sicuri che forse appaiono poco rilevanti per noi stessi e per chi ci sta accanto ma che invece contribuiscono alla diffusione del virus compromettendo la salute dell’intera comunità. Come non indossare la mascherina o non igienizzarsi le mani.

F. Domenico tu che lo vivi da dentro, ci racconti meglio cosa intendiamo quando parliamo di volontariato?

D. Ciao Filippo è un piacere, anzi grazie di questo spazio che ci dai, è prezioso. Occorre sapere che il Volontariato rappresenta una delle componenti più vitali del sistema italiano di Protezione Civile. E’ una importante risorsa in termini di competenze e capacità operativa; è costituito da persone che hanno deciso di mettere a disposizione gratuitamente, tempo ed energie per proteggere la vita e l’ambiente. Al fine di rendere più efficace la loro azione, i volontari di protezione civile si sono associati in organizzazioni iscritte in appositi registri, grazie alle quali condividono risorse, conoscenze ed esperienze.Tra le tante azioni svolte dal volontariato, a mio parere meritano di essere ricordate: quella della movimentazione di respiratori da un Ospedale ad un altro a seconda delle esigenze, o anche il controllo del territorio per ricordare alla popolazione di non uscire; ed ancora il supporto agli anziani o persone con difficoltà come quando abbiamo fatto la spesa al loro posto, abbiamo portato a casa le medicine prelevandole dalle farmacie. Ed infine ci siamo fatti carico dello stoccaggio e distribuzione di mascherine e DPI a tutta la popolazione.

F. Elisa lascio a te, medico, uno spazio per dare la tua testimonianza che ritengo fondamentale e il motivo principe per cui questo libro è nato.

E. Agli inizi di gennaio nell’aria si percepiva che questa volta la Pandemia, che da qualche anno si preannunciava, stava arrivando davvero!
Avevamo il sentore che stavolta sarebbe stato diverso e che sarebbe stato saggio organizzarsi e proteggerci prima che fosse troppo tardi.
Nello stesso tempo spavaldamente non la temevamo perché noi eravamo quelli della parte evoluta del globo, la parte ricca, quelli dove il sistema  sanitario  era solido, strutturato e all’avanguardia; ci illudevamo che saremmo stati in grado di reggere l’urto e nella eventualità correre ai ripari.
Poi un giorno l’onda di Tsunami è arrivata tra di noi; implacabile, con una velocità inaspettata e una potenza devastante.
Ci siamo fermati, attoniti, inermi, quasi chiudendo gli occhi e trattenendo il respiro mentre l’onda si abbatteva su tutti noi.
Ma quando i pazienti, i colleghi e i familiari ammalati aumentavano, quegli occhi li abbiamo dovuti riaprire! Non mi dilungo oltre ma potete immaginare – troverete il mio racconto completo nel libro-  una cosa pero’ voglio che sia chiara a tutti: abbiamo vissuto sulla nostra pelle i momenti drammatici della crisi. Tutti.  Io credevo che una volta che si era avuto il coraggio di fermare un intero sistema economico, poi certamente si avrebbe avuto anche il coraggio di cambiarlo per renderlo più equo e sostenibile. Temo che questa occasione non la stiamo cogliendo.

Facciamo si che questo libro, nel suo piccolo, sia un appello forte a donare alle strutture di volontariato e alla protezione civile ma anche e soprattutto serva a svegliare le coscienze, per cogliere l’opportunità unica di crescita collettiva; forti di questa esperienza seppur drammatica e dolorosa, ora dobbiamo gettare le basi per un Nuovo Mondo. Io e i miei amici siamo pronti e voi?

 

Per acquistare la versione cartacea la potete prenotare mediante mail: filipponovelli.911i@gmail.com

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[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI -sezione Fumetto -articolo del 31 luglio 2020]

 

 

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