Oggi voglio raccontarvi di come è nato il progetto mARTa.
Mettetevi comodi perchè la storia è un po’ lunghetta ma se la leggerete tutta avrete molte risposte e tutti i fili convergeranno in un unico punto.
Marta è il nome della protagonista di un fumetto sulla salute e la sicurezza per i giovani, scritto e disegnato al fine di sensibilizzarli sulle best practices della sicurezza nel senso più ampio possibile del termine.
Per raccontarvi di Marta partiamo dal nome. E’ mia abitudine inserire nel nome della protagonista la mission del progetto da cui nasce.
Pertanto nel nome mARTa vi è il seme ART; la R diventa il caschetto che la bambina indossa per andare in skate, in bici o per arrampicarsi sugli alberi. La Me la A hanno gli stivaletti rock della bambina. Anche lo slogan sottende la genesi del logo è: «MARTA, l’ARTE a servizio della sicurezza col fumetto».

Marta è un punto di approdo di un mio lungo viaggio alla ricerca di un punto in comune tra il fumetto e la salute e sicurezza dei lavoratori. E’ stato come salire i pioli di una scala per scorgere un orizzonte più’ ampio.
Ho salito il primo piolo quando mi sono traferito per lavoro nel nord Italia, chiudendo di fatto il mio studio di pittura romano. L’unica cosa che potevo portarmi dietro era un piccolo taccuino.
Sono salito sul secondo piolo quando, entrato a far parte di un grandissimo progetto dove lavoravano migliaia di persone (il cantiere italiano più grande di tutti i tempi), ho iniziato ad osservare i loro comportamenti e le loro abitudini; a quei tempi facevo parte di una equipe che doveva comunicare regole e svolgere corsi di formazione.
Iniziai ben presto a riempire il mio taccuino di disegni e fumetti che ritraevano i comportamenti e le manie di questa moltitudine di donne e uomini.
Grazie al passa parola ben presto questi disegni divennero virali, tanto da trasformarsi in un appuntamento fisso nella mailing list dei colleghi prima e in speech con decine di persone poi.
Un giorno un docente universitario che assisteva in sala mi chiese di aiutarlo con il mio fumetto a trasferire dei concetti noiosi e pedanti in chiave umoristica durante i suoi corsi in cantiere che all’università di Milano.
Ecco alcune immagini del corso che parlava delle prescrizioni dell’INAIL e dei comportamenti dannosi.

Un nuovo scalino lo salii quando ebbi una esigenza contingente ed inderogabile: la genitorialità (2007).
Per prepararmi ad essere un buon padre avevo deciso di fare una full immersion nel mondo dell’infanzia; mi ero letteralmente riempito casa di libri di psicologia, di manuali di educazione, di filosofia.
La domanda che più mi girava in testa in quel periodo era quella classica che si fa un genitore: Come spiegare cosa è Bene e cosa è Male alla propria figlia? nel contempo mi domandavo come avrei potuto scaricare a terra tutto questo know how accumulato in quell’anno di studio?
Ero su nuovo piolo. Ripresi un mio vecchio personaggio (creato pensate un po’ nel 1976) e lo ridisegnai per l’occasione. Nacque l’ OSVY PROJECT(2008): Aforismi per salvare il mondo. Osvy, un bianco porcospino con doti sciamaniche (anche detto the Trutnut) è un supereroe dei nostri tempi; il suo super potere è recitare aforismi, perché l’aforisma è un aiuto che l’uomo offre ad un altro uomo, un padre ad una figlia; l’aforisma è una guida per evitare l’errore o porvi rimedio, il conforto che l’esperienza può dare a chi deve ancora affrontarla. Osvy è raccontato attraverso il medium letterario del fumetto perché il fumetto sintetizza il mondo reale così come l’aforisma sintetizza un pensiero; se ne deduce che il fumetto, ed in particolare la strip breve, è un aforisma grafico.


I social cominciarono a diffondersi e con loro la tecnica dell’instant comic che ti permetteva di disegnare su carta e istantaneamente condividere il fumetto via internet con decine di migliaia di persone. Io presi l’abitudine di farlo quando ero bloccato nel traffico a ROMA (dove nel frattempo ero tornato); vedi il traffico qualche aspetto positivo ce lo ha. L’avvento di Facebook e Instgram hanno fatto il resto. Come dice Baricco la tecnologia in fondo consente a chiunque di narrare la propria storia.

A ciascuna delle strip di OSVY che recita frasi di personaggi famosi (scrittori, giornalisti, uomini illustri) è abbinato un libro mediante un QR code (altri dopo di noi sfruttando i BIG DATA hanno usato questo metodo) Da questa idea nacque DETTI E FUMETTI e con lui la importante Joint Venture con Biblioteche di Roma (patrocinio gratuito delle biblioteche di Roma -2013) che inserì questa metodologia di fruizione di e-book nella campagna di tesseramento BIBLIOTU: pagando un prezzo simbolico di 5 euro potevi leggere migliaia di libri gratuiti.



E siamo quasi arrivati al piolo di MARTA. Prima vi devo parlare di un passaggio che darà il senso a tutto.
DETTI E FUMETTI divenne una rivista cartacea e poi un blog di cultura varia ma ribaltato come format rispetto ad una rivista classica; infatti mentre una rivista aveva rubriche di teatro, cinema, letteratura, ecc. e poi spezzava il ritmo inserendo una vignetta, DETTI E FUMETTI ribalta questo approccio parlando di fumetto (interviste, recensioni, strip, racconti veri e propri) e ogni tanto lo interrompe con una rubrica di cultura varia.
DETTI E FUMETTI ha al proprio interno una redazione di esperti di settore (teatro, architettura, cinema, fotografia, politica, musica, comunicazione) e prende dall’esperienza e dalle reti di connessione umana di ciascuno lo spunto per creare nuovi progetti.
OSVY FIGHT COVID (2020) ne è una testimonianza. In occasione del lockdown abbiamo pescato dalla nostra rete una serie di esperti (l’esperto di sicurezza Michele Rovida, il medico Elisa Mastrodicasa, l’esperto di protezione civile Domenico Cianferri) che ci aiutassero a raccogliere fondi per la protezione civile e che dessero testimonianza dall’interno di quello che stava accadendo per sensibilizzare l’opinione pubblica a comportamenti piu’ responsabili.


Con OSVY FIGHT COVID di nuovo la Sicurezza ha fatto capolino nella mia vita e mi ha fatto nascere la voglia di chiudere quel cerchio che avevo iniziato a tracciare venti anni prima.
Finalmente siamo arrivati sull’ultimo gradino per scrutare l’orizzonte e vedere cosa diventerà MARTA. Ovviamente nulla può essere uguale a prima; le esperienze, quando va bene, ci maturano, senz’altro ci cambiano; le esigenze e le urgenze vanno di pari passo. Tra il primo libro INAIL per le Università sulla sicurezza e MARTA c’è stato l’attraversamento di OSVY e di DETTI E FUMETTI (peraltro ancora belli vivi e pimpanti e con le orecchie dritte)

MARTA ha come mission la sensibilizzazione di un pubblico di bambini e di adolescenti. CI aiuterà nella sua divulgazione oltre al nostro ambassador Michele Rovida ( Italia Love SIcurezza) anche la webzine Rock’n’safe di Stefano Pancari.
Tra gli obiettivi del progetto vi è quello di trovare ALTRI SPONSOR al fine di far diventare MARTA virale tra le ragazze ed i ragazzi, con la voglia di essere una opportunità di condivisione di temi del self care cari a tutti grandi e piccoli.
Marta parte oggi, ricordiamocelo come una delle cose buone del 2020; voi seguiteci.
Dopo tutte queste chiacchiere avevamo pensato di chiuderla qui ed invece no. Vi regaliamo il primo episodio che poi tornerà tra qualche giorno ufficialmente STAND ALONE.
L’episodio ha una fascia di età di lettura 8-10 anni, ma seguiranno anche episodi per una fascia di età dagli 11 ai 14 anni.
EPISODIO n.1 : LA SICUREZZA STRADALE
fate click sull’immagine per ingrandirla e leggerla in HD.

Rimanete connessi per leggere il prossimo episodio della serie MARTA.
Ciao a tutti
[ Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI Sezione Fumetto – articolo del 22 novembre 2020]



