LA LUNA E I FALO’ – IL GRAPHIC NOVEL – La recensione di DETTI E FUMETTI

Ciao Amici ben ritrovati oggi Filippo ed io vorremmo parlarvi del nuovo graphic novel di Marino Magliani magistralmente disegnato da Marco D’Aponte, La Luna e i Falo’ tratto dall’omonimo romanzo di Cesare Pavese.

Il far “rivivere” i classici attraverso dei medium piu’ moderni e fruibili come puo’ essere un graphic novel per un libro, ci sono sempre piaciute e penso che diano modo a molte piu’ persone, magari allergiche ai libri, di scoprire la grandezza dei scrittori del passato. La casa editrice Tunue non è nuova questo tipo di operazioni e spero ne proponga di nuove.

Per chi non conoscesse il romanzo ora vi raccontiamo in breve di cosa si parla e poi andremo ad analizzare, come è doveroso in un blog che si vuole occupare di arte ed in particolare di “citazioni” come DETTI E FUMETTI, quale è stato il lavoro di Marco D’ Aponte e il suo background culturale che lo ha portato a calarsi nell’atmosfera di una Italia contadina del secolo scorso.

Nel fumetto di Marino Magliani e Marco D’Aponte c’è un Io narrante: lo stesso Pavese. Che a sua volta si sdoppia in Anguilla, il personaggio del romanzo “La Luna e i Falò”. Grazie a lui Pavese riesce a penetrare nei suoi ricordi con una sorta di catarsi indolore. Lascia ad Anguilla il compito di chiedere all’unico superstite dei suoi perduti amici la loro fine  e sopportare ciò che ne è stato delle donne amate e scomparse nel vortice della guerra. Pinolo, questo è il nome del suo amico, è stato nel loro paese, Santo Stefano Belbo nell’entroterra cuneese, un giovane e acclamato clarinettista, che arrivato al bivio, ha scelto di essere un falegname.

Con lui Pavese/Anguilla, ripercorre passo, passo la sua esistenza travagliata:  dall’infanzia costellata dal faticoso lavoro nei campi, alle ingiurie dei suoi coetanei, fino alla decisione di andarsene, lasciare la valle ed osservare il mondo. Arriverà a girare l’America senza mai fermarsi troppo in un solo posto, incontrerà amori che lascerà per continuare il suo viaggio alla ricerca di se stesso. Il ritorno nel suo paese natio lo troverà provato dai ricordi e situazioni non risolte. Pinolo, lo accompagnerà in questo suo ennesimo tentativo di dare un senso compiuto alla sua vita.

Ed ora andiamo alla ricerca dei principali spunti da cui immaginiamo sia partito Marcoc D’Aponte per rendere splendidamente le atmosfere del romanzo.

Il suo stile unico ed originale ha radici auliche che si perdono nei classici partendo dall’avanguardia tedesca (Grosz) fino ad arrivare ai Macchiaioli, dall’espressionismo di Gottuso fino al nostro caro e piu’ familiare Vittorio Giardino.

Facciamo un confronto per immagini. Questa l’assonanza che abbiamo trovato tra le splendide tavole del maestro Marco D’Aponte e i Pittori e Fumetti sopra citati.

Vi verrà voglia di leggere il graphic Novel e scoprire il resto da soli.

[Gosz]

…nelle raffigurazioni di gruppi…

[Marco D’aponte]

…nei grovigli delle persone dei mercati di paese ..

[Gottuso]
[Gottuso]
[D’Aponte]
[D’Aponte]
Fattori-Macchiaioli
Fattori-Macchiaioli
[D’aponte]
[Gottuso]
[Gottuso]
[Gottuso]
[D’aponte]
[Giardino]
[D’aponte]

Buona lettura; alla prossima recensione Dario (alias Willy il Bradipo) e Filippo (alias Osvy il porcospino).

[Dario Santarsiero e Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI -Sezione Fumetto e Letteratura – Articolo del 20 gennaio 2021]

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