WILLY ALIAS DARIO SANTARSIERO INTERVISTA ANTONELLA FATTORI PER DETTI E FUMETTI

Cari amici di DETTI E FUMETTI oggi abbiamo con noi Antonella Fattori. Conosciamola un po’ meglio.

W. Allora Antonella, sei nata a Prato, ti sei  diplomata all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma. Inizi a lavorare nel mondo del teatro in ruoli da attrice giovane con registi come Luigi Squarzina, Roberto Guicciardini e Luca Ronconi.

Nel 1985 vieni scelta da Nanni Moretti per un ruolo ne La messa è finita; nel 1988 il regista Silvio Soldini, nel suo primo lungometraggio L’aria serena dell’ovest ti affida il ruolo da protagonista. Il 1998 ti vede protagonista insieme ad Alessandro Gassmann della miniserie di Rai 1 Nessuno escluso per la regia di Massimo Spano. Con questa  interpretazione vinci il Premio Flaiano di Televisione e Radio nella categoria Premio per l’interpretazione. Sempre nel 1998 Carlo Lizzani ti sceglie come protagonista di un’altra miniserie per la Rai, La donna del treno, insieme ad Alessio Boni.

Nel 2000 lavori con Massimo Dapporto in una serie per Canale 5, Ciao professore, regia di José Maria Sanchez. Sempre nel 2000 torni al cinema con un ruolo da protagonista nel film Le complici, regia di Emanuela Piovano. Nel 2003 reciti nel ruolo della donna contessa Anna Ristori nella serie di Canale 5 Elisa di Rivombrosa, regia di Cinzia TH Torrini; nel 2004 Elisa di Rivombrosa- Parte seconda, sequel della serie. Nel 2007 reciti nella miniserie televisiva Chiara e Francesco, regia di Fabrizio Costa. Nel 2008 reciti nella fiction di 18 puntate per Rai 2 Terapia d’urgenza nel ruolo del medico Cristiana Gandini.

Nel 2010 ritorni al  teatro con un tuo testo scritto e interpretato dal titolo Giorni S-contati che affronta in chiave agrodolce il tema della realtà carceraria in Italia. Nel 2011 sei nella fiction Don Matteo 8, regia di Carmine Elia. Nel 2012 sei nel cast della serie poliziesca R.I.S. Roma Delitti imperfetti, regia di Francesco Miccichè. Nel 2013 interpreti Elisabetta nella seconda stagione della serie in quattordici puntate Le tre rose di Eva. Nel 2014 entri  nella seconda stagione de Il tredicesimo apostolo nel ruolo di Greta Lorenzini. Nel 2016 partecipi alla serie prodotta da Canale 5 Fuoco amico TF45Eroe per amore con Raoul Bova. Nel 2017 sei nella serie TV per Canale 5 Sacrificio d’amore, dove interpreti suor Agnese. Nel 2018 partecipi ad una docufiction Il precursore di Omar Presenti. Nel 2020 interpreti Chiara in un pilota tutto al femminile dal titolo Rosa shocking liberamente tratto da Sex and the city.

Antonella Fattori- disegno di Anna Novelli -colori Filippo Novelli

W. Cosa ti ha spinto a frequentare l’Accademia di arte drammatica?

Quand’ero ancora adolescente, a  Prato la mia città natale venne il maestro Ronconi  con il suo laboratorio teatrale. L’amministrazione di quei tempi dette al maestro Ronconi la possibilità  di formare un gruppo di lavoro che  ha lavorato per più di 4 anni ad un progetto di ricerca teatrale.Nelle strade di Prato, cittadina di provincia, gravitavano attori importanti scritturati da Ronconi per portare avanti questo bellissimo e ambizioso progetto.Ronconi  mise in scena vari spettacoli a cui assistevo rapita e entusiasta…per citarne alcuni ’La torre’ di Hofmannsthal. Seppi che cercavano comparse per lo spettacolo e  mi feci avanti. Rimasi folgorata da quel meraviglioso mondo e  appena diplomata alle superiori decisi  di provare ad entrare all’Accademia Naz. d’arte drammatica ‘Silvio D’Amico’ di Roma. Ricordo l’emozione che provai quando affrontai l’esame d’ammissione…era difficile entrare. Ce la feci al primo colpo! E al terzo  anno chi arrivò come  insegnante di recitazione?…Luca Ronconi. L’ho  avuto per tutto il terzo anno accademico e mi sono diplomata con un saggio finale con la sua regia ‘Il sogno’ di A. Strindberg. Spettacolo bellissimo del maestro! Si chiudeva così un cerchio e iniziava la mia carriera di attrice professionista.

W. Lavorare per registi come Squarzina, Guicciardini, Ronconi, è un bel trampolino di lancio, per una giovane attrice, ce ne vuoi parlare?

Appena uscita dalla scuola ho iniziato subito a lavorare come prima attrice. Squarzina mi scelse dopo un provino appena uscita dall’Accademia Era ‘I cinque sensi’ commedia scritta  dello stesso Squarzina con Sergio Fantoni. Poi  Guicciardini anche lui toscano come me.Grande uomo, colto  e   fine regista.Di  lui ricordo la classe , la  cultura e la sua sottile  ironia.Si, ho  avuto la fortuna di recitare con registi sensibili e preparati.

W. Nel 1998 con la mini serie su Rai 1 Nessuno escluso per la regia di Massimo Spano, vinci il Premio Flaiano, quale è stata la tua prima emozione?

Insieme al teatro cominciai a fare anche cinema e televisione mi scelse N.Moretti per un ruolo nella’ Messa e finita’ e poi S. Soldini  nel suo primo lungometraggio ‘L’aria serena  dell’Ovest’ film molto apprezzato dalla critica e poi ancora Cinzia Th Torrini per un bellissimo ruolo nel ‘La colpevole’ ruolo di una giovane vittima di stupro e pochi anni dopo mi scelse per ‘Elisa di Rivombrosa’ successo straordinario che mi ha dato la popolarità e poi ancora  M.Spano che mi affido’ il ruolo di una poliziotta della Dia con cui ho vinto il Premio Flaiano come miglior interprete di fiction .Ricordo ancora l’emozione di ricevere il premio a Pescara.I premi gratificano sempre anche se poi…e’ giusto dimenticarsene!

W. Essere un’ attrice in un momento così particolare come questo che stiamo vivendo ora, che responsabilità comporta?

Già! Periodo alquanto difficile.La pandemia ha scoperto come un vaso   di Pandora le molteplici  problematiche legate a questo nostro mestiere mettendo a dura prova tutto il nostro settore.Basti pensare che in Italia non c’è’ un riconoscimento giuridico del nostro lavoro.Non siamo ancora una categoria e questo ci preclude da tanti diritti sacrosanti che un riconoscimento di categoria ci assicurerebbe.Per questo sono nate tante associazioni(di cui anch’io faccio parte)in questo periodo con la funzione di far emergere e tutelare questo nostro scomparto dimenticato per tanti anni anche per nostre negligenze e per mancanza d’unione Le cose comunque stanno cambiando, con la pandemia siamo riusciti a interpellare e a interfacciarsi con  le varie istituzioni e a cercare di far conoscere e sensibilizzare sulle  nostre problematiche così diverse e spesso sconosciute proprio per la particolarità del nostro lavoro.Da poco i teatri hanno riaperto dopo più di un anno e mezzo di chiusura che ha acutizzato ancora più i problemi di quanto non ce ne fossero prima.Ma il teatro non muore, non  morirà mai e spero che dopo questo lungo periodo di fermo le persone abbiano voglia di tornare a vedere spettacoli dal vivo ,  a vivere la magia del teatro.Il teatro è condivisione , stare insieme e dopo tanta solitudine credo che le persone abbiano voglia di partecipare ad un rito collettivo.Da poco ho debuttato con  uno spettacolo ‘ Giro di vite ‘ adattamento   teatrale dal  romanzo  di Henry James.Il pubblico è venuto numeroso  nonostante il limite dei posti ,l’ho  visto entusiasta e partecipe  di poter tornare a rivivere insieme la magia dello spettacolo dal vivo.

W. Cosa   provi quando hai l’occasione di rivederti in televisione o al cinema?

Mah…io sono sempre molto critica nel mio lavoro.Penso sempre che avrei potuto far meglio o diversamente ma è anche uno stimolo a non fermarsi, a  non accontentarsi e a cercare di migliorare.

W. Un consiglio a dei giovani attori e attrici che voglio  emergere?

Il mondo dello spettacolo e’ un mondo difficile, fatto  di tante soddisfazioni ma anche di molteplici ostacoli…spesso la bravura non coincide con il successo ma se si ha determinazione ,pazienza e  fiducia in se’ stessi si può  ottenere risultati sorprendenti. E poi studiare,  studiare sempre, prepararsi su tutto,  disporre di più frecce possibili  nel proprio arco da poter lanciare al momento giusto, nel  posto giusto! Fare  in modo che quando il treno delle opportunità e della fortuna passa dalla tua stazione non ti trovi impreparato ma ti trovi  pronto a prenderlo al volo…per poi aspettarne un altro e un altro ancora senza mai mollare. Preparazione,pazienza… e   fortuna! Si…anche fortuna! Ricordo che durante l’Accademia andai a vedere il grande V.Gassman. Ricordo  la mia timidezza e soggezione quando andai a complimentarmi nel camerino per la sua interpretazione nell’Otello. Timidamente chiesi a Gassman cosa serviva oltre al talento per diventare un grande attore mi rispose con grande mia meraviglia ‘Fortuna ragazza mia…tanta fortuna! Negli anni  ho capito che aveva ragione!

W. Il tuo sogno nel cassetto?

Ho scritto un cortometraggio insieme ad un giovane attore-autore Alex Scala.Vorrei cimentarmi nella regia. Dopo tanti  anni davanti alla macchina da presa mi sento pronta per passare dall’altra parte della barricata. La Michelangelo Film  produrrà il cortometraggio.. Incrociamo le dita

W. Bene Antonella grazie anche a nome dei lettori di  Detti e Fumetti per questa interessante chiacchierata

[DARIO SANTARSIERO PER DETTI E FUMETTI – sezione CINEMA – ARTICOLO DEL 4 AGOSTO 2021]

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