WILLY IL BRADIPO ALIAS DARIO SANTARSIERO INTERVISTA RODOLFO LAGANA’

Cari lettori di Detti e Fumetti, oggi scambierò quattro chiacchiere con l’attore e regista Rodolfo Laganà.

Rodolfo Lagana’ – Ritratto di Filippo Novelli

Allora Rodolfo, sei Nato e cresciuto a Roma il 7 marzo 1957, da padre calabrese e madre abruzzese, nel 1979 hai iniziato la tua carriera nel laboratorio teatrale di Gigi Proietti. Dopo esserti diplomato, insieme a Massimo Wertmüller, Paola Tiziana Cruciani, Giorgio Tirabassi e Patrizia Loreti avere creato il sodalizio La Zavorra. Avete partecipato a diverse trasmissioni televisive: il varietà di Rai 1 Al Paradise, i principali autori erano Antonello Falqui e Michele Guardi, riscontrando un notevole successo. Nel 1984 La Zavorra si sciolse. La tua carriera è andata avanti tra il teatro cinema e qualche passaggio nella pubblicità; fino al 2015 quando ti viene diagnosticata la sclerosi multipla. Nonostante la malattia tu continui la tua attività di attore.

W. Perché hai deciso di fare l’attore?

RL Era il 1978 andai al teatro Brancaccio a prendere i biglietti per vedere uno spettacolo di Gigi Proietti “ Gaetanaccio” mi accorsi che da una parte c’erano dei ragazzi in fila; incuriosito mi avvicinai e gli chiesi come mai erano in fila e mi risposero che stavano riempiendo una scheda per partecipare al Primo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche diretto dallo stesso Proietti. Risposi ad una serie di domande che mi fece una elegante e garbata signora (Annabella Cerliani); lasciai i miei recapiti pensando” ma figurati se chiamano a me?” Mi chiamarono per telefono e mi dissero di presentarmi il 26 giugno ( e chi se la scorda quella data) per presentarmi al provino di ammissione per la scuola . Lo feci lo superai e mi presero . Incontrai Gigi e la mia vita cambiò. Devo tutto a Gigi. Immediatamente scattò tra noi un rapporto di grande simpatia e complicità che negli anni si e’ trasformato in un grande affetto. Ci volevamo e ci vogliamo un bene infinito.

W. Cosa ti ha lasciato la scuola di Gigi Proietti?

RL Professionalità Serietà Lavoro e tanta umiltà. Valori che ci ha trasmesso il maestro.

W. Negli anni ’80 nasce il sodalizio La Zavorra ce ne vuoi parlare?

RL La zavorra nasce da una intuizione di Antonello Falqui. Facemmo con lui “ Come  Alice” Con tutti i ragazzi della scuola.  Poi ci scelse a noi sei ( Cruciani- Wertmuller- Loreti- Vannucci- Sabet- Lagana’) e ci chiamò per fare Al Paradise varietà di rai 1 e ci chiamammo la Zavorra. Fu un successo pazzesco. Rappresentavamo per quell’epoca una assoluta novità.

W.nell’83 inizi la carriera cinematografica con “Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada” regia di Lina Wertmüller. Com’è stato lavorare con la Wertműller?

RL Fu il mio primo film. Ero molto emozionato tremavo come una foglia. Mi ritrovai a girare scene con Ugo Tognazzi  Gastone Moschin  Enzo  Iannacci e Valeria  Golino anche lei alla sua prima esperienza cinematografica. Lina era una grande regista dirigeva gli attori in maniera fantastica

W.Nell’85 la televisione e nell’89 il teatro: dove hai avuto la possibilità di esprimerti al meglio?  

RL Il teatro e’ la mia grande passione che spero di fare tutta la vita. Il palcoscenico il contatto diretto con il pubblico. A teatro non si bleffa o funzioni oppure il pubblico non torna.  

W. Cosa si prova ad avere un figlio che decide di fare l’attore?

RL Non ho mai forzato a fargli fare l’attore, e’ stata una sua libera scelta. Sono felice di questa sua scelta.  Credo lo possa fare perché ( anche se non dovrei dirlo io) e’ proprio bravo. Cercherò di dargli dei consigli e dei suggerimenti che ho maturato e carpito in 42 anni di mestiere. Ma la libertà di fare le sue scelte sarà sempre la sua. Mi tranquillizza la sua serietà e impegno.

W. nel 2015 una battuta d’arresto la sclerosi multipla

RL Quando mi hanno diagnosticato la malattia mi e’ caduto il mondo addosso e ho  pensato “ E mo’? Smetto di fare l’attore.” Ma ho anche pensato immediatamente che non ce penso per niente. Il palcoscenico per me e’ la migliore medicina che possa prendere e l’unica che mi fa bene infatti non smetto e anche quest’anno sarò in scena con due spettacoli in due teatri diversi.

W. Il tuo sogno nel cassetto?

RL Non mi basta un cassetto per contenere tutti i miei sogni continuo a farne ancora molti. La malattia può impedirmi di fare delle cose ma non potrà mai impedirmi di sognare. Grazie alla vita che e’ meravigliosa. E grazie a voi per questa intervista.

W. Bene Rodolfo, facci sapere quando andrai in scena e grazie anche ha nome dei lettori di Detti e fumetti, per questa bella chiacchierata.

[DARIO WILLY SANTARSIERO PER DETTI E FUMETTO -SEZIONE CINEMA E TEATRO- ARTICOLO DEL 5 NOVEMBRE 2022]

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