Avere la possibilità di cambiare mobilio dopo un tot di anni prima dell’avvento dei mobili a basso costo (leggi IKEA & CO) era inconcepibile. Prima i mobili si tramandavano di generazione in generazione; chi di voi non aveva la scrivania, l’armadio o la madia della nonna? Dall’avvento del Cheap Forniture non è stato piu’ cosi’. Dopo un po’ di anni se vuoi cambiare mobili non ti fai tanti scrupoli. Li butti senza pensieri.
C’è una moda che sta spopolando, quella della IKEA REGENERATION. molti anziche’ buttare i mobili li riciclano per ottemperare alle sue nuove esigenze.
E’ capitato anche a noi di DETTI E FUMETTI che ci siamo fatti una nuova parete attrezzata, da MANGAKA 2.0.
Stavamo buttando un lampadario e una spalliera di un letto da bambino quando abbiamo applicato il protocollo IKEA REGENERATION.
Il lampadario è diventato una lavagna luminosa su cui disegnare che, se appesa al muro, acquistava anche la funzione di lampada da tavolo.
La spalliera appesa al muro, distanziata con dei piedini, che diventano punti di aggancio per dei cestelli per colori, è divenuta una bellissima parete attrezzata per disegnare.



Insomma oggi idealmente abbiamo ottenuto la famosa T-shirt brucola d’oro per l’arte del riciclo.

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – sezione L’Arte del Riciclo – articolo del 23 settembre 2019]
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