Sono undici anni che, verso la fine di maggio, stacco da tutti e tutto e mi trasferisco all’ARF per registrare e testimoniare cosa sta accadendo nel mondo del fumetto. L’Arf e’ quel luogo dove ogni anno ritrovi quegli amici che magari non vedi da un anno ma sembra ieri.

Dai tempi del Massimo (2015 – prima edizione dell’Arf) devo ammettere che l’organizzazione degli spazi, il programma, le mostre e le presentazioni sono cresciute raggiungendo in questo 2025 un livello altissimo. Ogni anno poi gli Arfer danno vita a nuove iniziative che da sole valgono il biglietto del festival.

Il dettaglio dell’Arf di questo anno lo trovate qui.
Tra le nuove iniziative (i format) sono stato piacevolmente colpito da due in particolare: innanzitutto dalla Best Nine.

Bello e intelligente l’allestimento; funzionale la location. Ottima l’idea moltiplicatrice di visibilità per gli autori.
BEST NINE , infatti vede protagonisti 9 libri a fumetti di 9 autrici / autori di 9 case editrici . Ogni titolo di questa “super selezione” propone le prime 24 tavole a fumetti esposte, la presentazione del libro insieme alla sua autrice o il suo autore con il firmacopie dedicato all’interno della BEST NINE stessa: dagli USA Becky Cloonan con Somna (di Star Comics, realizzato con Tula Lotay); dalla Francia Thierry Martin con Ultimo respiro (ReNoir) e Valentin Seiche con Samurai Gunn (Toshokan) e David B. con Il grande male (Coconino Press); dal Regno Unito Clarrie Pope con Welcome Home (Memo Edizioni) e Bryan Talbot con La leggenda di Luther Arkwright (Tunué); dalla Croazia Danijel Žeželj con Days of hate (Eris Edizioni) fino agli italiani Emanuele Tenderini con Lumina (Tatai Lab) e Gigi Cavenago con I racconti di domani (Sergio Bonelli Editore), sui testi di Tiziano Sclavi .
Per quanto riguarda Cavenago Arf gli ha dedicato anche un Talk. Bellissimo è stato assistere negli anni alla crescita e consacrazione di Gigi Cavenago oggi entrato a pieno titolo nel gota degli autori presenti sulle piattaforme multimediali con un episodio della serie “Love, death + robots”(la nota serie di Netflix).
Per quel che riguarda la seconda iniziativa che ci è piaciuta dobbiamo fare una premessa. Detti e fumetti si è dato fin dalla sua nascita una mission specifica: essere un hub nel web per connettere le diverse arti con il fumetto. Come saprete da qualche anno il nostro focus è sulla creazione di una connessione tra fumetto e musica. Abbiamo portato i Mardi gras, i coautori del graphic musical Sandcastle con cui qualche mese fa abbiamo debuttato all’Auditorium Parco della Musica; devo dire che questo hub sta funzionando. Sononrimasti piacevolmente colpiti dall’ARF. inoltre abbiamo in lavorazione un altro fumetto corale sulla musica, di cui non possiamo ancora dirvi nulla, ma siamo sicuri che l’impatto sarà ancora più forte.
Era quindi inevitabile che tutta la nostra attenzione si focalizzasse su quello che riteniamo sia stato il fulcro della undicesima edizione dell’Arf: la connessione tra fumetto e musica. Interessantissimo in questo senso il talk con i due protagonisti Piotta e Toffolo dei TARM (i tre allegri ragazzi morti)
Arf si può dire che ha costruito questa edizione tutta intorno a Toffolo: oltre al concerto e al talk, infatti gli ha dedicato anche una mostra personale:Starman.

La giusta consacrazione della trasversalita’ del fumetto che con Toffolo si fa musica e performance multimediale.
Cercate i suoi videoclip. Ve ne renderete conto.
La mostra Starman testimonia come Toffolo sia stato il precursore di tante declinazioni del fumetto e, se vogliamo, il punto di congiunzione tra Pazienza e Calcare.



Nel talk, Toffolo, nel ripercorrere la sua carriera, ironicamente ce lo dice: “Io ed i miei amici fumettisti abbiamo seminato per chi è venuto dopo di noi”;

TOFFOLO ha fatto crescere l’albero della cultura fumettistica in Italia. Quell’albero sotto l’ombra del quale tutti voi potete sedervi e raccoglierne i frutti (lo ha rimarcato con riferimento bonario a Calcare).

Nel talk con Toffolo c’era anche Piotta alias Tommaso Zanello ( rapper e produttore discografico pietra miliare della scena romana) anche lui come Toffolo un artista d’ avanguardia del rap e hip pop con al centro dei suoi testi il tipico umorismo romano. Non a caso è lui l’autore della sigla del recente bellissimo documentario Rai della Scuola Romana della risata.

E che dire dei due loro concerti promossi dall’ARF? Semplicemente fantastici. La cigliegina sulla torta di questa edizione.

Ogni anno Arf si conferma nei suoi must (Talk, Arfkids, Arfalley, Job arf, la self area, le mostre, le masterclass, le mostre alla sala Dali’ di Piazza Navona, le iniziative per organizzazioni no profit, il Gen) e insieme ha la capacità -ogni anno – di aggiungere sempre qualcosa di nuovo. Motivo per tornare il prossimo anno … perché la dozzina è sempre un numero magico; chissà cosa ci riserverà.
[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI, SEZIONE FUMETTO, ARTICOLO DEL 31 MAGGIO 2025]
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