CONVIENE PROMUOVERSI PIU' ON LINE O PIU' OFF LINE

Inizia così l’articolo di Roberto Tartaglia su youcanprint.it -blog book: “ Io credo che i due scenari siano complementari e non esclusivi.  […] La promozione offline, a differenza della sua sorella online, è leggermente più costosa e faticosa, ma non meno d’impatto.Ecco qualche esempio di come fare pubblicità offline ai tuoi libri. […]

Volantinaggio.

Lo so, può sembrare antiquato e noioso come metodo ma, t’assicuro, se usato bene, ha il suo effetto.Importante è “scegliere le persone da conquistare e andare da loro”; pensa: che luoghi frequentano queste persone? Crea dei volantini accattivanti o dei piccoli manifesti in formato A3 da distribuire nei luoghi da loro frequentati, da affiggere nelle bacheche o da lasciare sui banconi.Occhio! la qualità del volantino è molto importante per la riuscita del lavoro.

Comunicati stampa.

Prendere contatti con i giornalisti è un punto fondamentale per l’autopromozione offline. Prendi contatti con i giornalisti via Web. Su Facebook, ad esempio, non è difficile trovarne. Puoi anche dare un’occhiata ai siti Web delle testate, molti giornalisti mettono le loro email in bella vista. Quando scrivi un comunicato stampa, ricorda, devi sempre offrire una notizia al giornalista per invogliarlo a scrivere di te. Non dire semplicemente “ho scritto questo libro e nella vita ho fatto questo, ricevuto questi riconoscimenti”. Non interessa a nessuno. Parla, invece, del tema del tuo libro. Mettici entusiasmo, inserisci qualche recensione, se già ne hai. Solo alla fine metti i riferimenti per acquistare il libro.

Presentazioni dal vivo.

Come per il comunicato stampa, anche qui devi avere qualcosa di succulento da proporre, non solo l’uscita del libro. Questo è un errore che commettono molti, ecco perché, poi, alle presentazioni ci sono solo pochissime persone.

A tutti noi piace sentirci coinvolti, parte di un gruppo o di un progetto, amiamo scoprire cose nuove, svelare misteri e divertirci. Per questo andare in libreria per dire “ho scritto questo libro e l’ho pubblicato con…” non serve a nulla.

Pensa sempre come un possibile lettore. Se io andassi alla presentazione di un libro come il mio, cosa mi piacerebbe vivere? Di cosa mi piacerebbe sentir parlare l’autore/autrice? Preferirei starmene seduto/a su una sedia ad ascoltare, o sgranocchiare qualcosa in un aperitivo in piedi? Vorrei della musica di sottofondo? Dal vivo o tramite dj? Un gioco di ruolo?

E non dimenticare di farti stampare sempre del materiale di corredo: tovaglie per i tavoli, manifesti, volantini, così da creare il giusto ambiente e mettere a disposizione dei presenti un promemoria da portar via con i tuoi contatti.

Ovviamente il tavolino con qualche libro da poter acquistare al volo è d’obbligo.

Con un po’ di contatti giusti, bastano davvero pochi soldi per mettere su una presentazione come si deve.

L’articolo integrale è QUI

[Filippo Novelli per Detti e Fumetti del 28 dicembre 2012]

[Illustrazioni di Filippo Novelli]

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