Romics – 5 ottobre 2013 – La presentazione di ORFANI …e non solo.

Siamo stati all’edizione autunnale di Romics 2013 per assistere alla presentazione di ORFANI.. ma non solo.

Prima che iniziasse siamo riusciti a farci un giro nella Fiera.

Immancabile la tappa presso la mostra del Romics d’Oro 2013 Akemi Takada, fumettista di Manga per la quale è stata organizzata una esposizione del suo fumetto Creamy Mami in occasione del  trentennale dalla nascita.

A proposito di Manga: sono riuscito ad assistere anche alla conferenza della fumettista Federica Di Meo che ha pubblicato con la PANINI COMICS il suo SOMNIA,  ARTEFICI DI SOGNI.

Un Manga fedele allo stile ed ai canoni giapponesi (frutto degli studi approfonditi della Di Meo) ma arricchito di un modo nuovo di raccontare la storia alla maniera europea. “Perché il nostro back ground non ha nulla da invidiare al Giappone. Il nostro fumetto è fatto per un pubblico appassionato di Manga ma ciò non vuol dire che deve piegarsi ad esso quanto piuttosto deve puntare ha coinvolgerlo” (cit.).

Riportiamo una breve sinossi tratta dal loro sito: Somnia è un’opera in quattro volumi edita in Italia per la Planet Manga- PANINI COMICS. Gli autori sono la scrittrice Liza E. Anzen (Elena Zanzi) e la disegnatrice Federica Di Meo – Nella Corporazione dei Creatori si dice esistano persone in grado di far avverare qualunque desiderio. Spalancatene le porte e lasciatevi stupire dall’impossibile. Cos’è veramente la magia? Per gli esseri umani è possibile mutare il proprio destino? Una ragazza, Myra, sta per vivere un’avventura che la cambierà per sempre.

Terminata una conferenza sono capitato subito in un’altra:. Thor VS C. Harlock, i nostri eroi adolescenziali che a breve verranno riproposti sul grande schermo.

Interessante l’analisi dei critici sul palco che hanno messo a confronto i due eroi mantellati.

Il semidio arrogante Thor, figlio di papa’ (Odino), che quando ha problemi ottiene il soccorso paterno (e del fratello Loki per quel che riguarda il successo nei botteghini) a paragone con Harlock, l’affascinante anarchico pirata (che quando uscì in TV fu largamente censurato per il suo messaggio rivoluzionario) che invece cura e fa da padre ad una lunga schiera di orfani.

A proposito, veniamo ad Orfani, straordinariamente presentato a Romics dal poliedrico Mauro Uzzeo.

La conferenza inizia con un eccezionale contributo di Fumettology e Fish Eye (in fondo trovate i link).

Fumettology dopo l’escursus sul fumetto italiano ha ripetuto l’exploit  con tre featurette di Orfani, proponendo una interessante serie di interviste al team della nuova serie bonelliana. Ma c’è di più: ha contribuito ad avvicinare lo spettatore ed il potenziale lettore al lavoro che c’è dietro ad un fumetto mediante l’utilizzo di after effect e di tecniche digitali all’avanguardia  capaci di esaltare le fasi di disegno ed di colorazione di Orfani.

Dopo la Featurette di Fumettology Emiliano Mammucari, disegnatore della serie, insieme a Mauro Uzzeo (che sarà lo sceneggiatore della seconda serie)  ci hanno illustrato le novità di ORFANI rispetto al fumetto italiano che tutti conosciamo.

[ORFANI – L’EREMITA]

 

Pur nel rispetto della grammatica bonelliana (come ad esempio l’uso della griglia rigida- impostazione vincente da oltre quarant’anni) la nuova serie ha di nuovo tre principali elementi:

–          il focus su una fascia di pubblico nuova

–          la divisione della storia in due parti

–          il colore

– E’ un fumetto che si rivolge ad una fascia di pubblico nuova: quella dai quattordici ai venti anni (sempre piu’ sfuggente dal fumetto). Ci sono i riferimenti scenico-teatrali tipici dei video giochi, l’azione, il colore. Ci sarà la multimedialità; questi elementi saranno fondamentali per attirare questo tipo di pubblico.

– Ogni albo contiene una metà che si riferisce ad una storia ed un’altra che si riferisce ad un’altra storia. Nella prima si narra della formazione di un gruppo di ragazzi orfani superstiti di una devastante apocalisse; nella seconda vi sono gli stessi protagonisti della  prima, ormai adulti che combattono il nemico comune. In questo modo si crea del mistero come nella serie Lost.  Solo alla fine della serie le due storie si ricongiungeranno. Questo è un altro elemento vincente per fidelizzare il lettore.

[Le Coloriste:Annalisa, Alessia e Giovanna]

– Abbiamo tenuto per ultimo l’uso del colore, novità per le serie bonelliane. Il team di ORFANI è composto da ben otto coloristi. Tre di loro erano presenti alla conferenza. Tre esperienze completamente diverse (Annalisa Leoni – colorista di tavole umoristiche; Alessia Pastorello –colorista in stile francese e  Giovanna Niro che proviene dall’esperienza di colorista in stile americano),  ma capaci di realizzare insieme un prodotto che, a detta degli esperti sul palco, verrà portato come esempio del modo di colorare, per l’uso emotivo che si è fatto del colore, aprendo una nuova prospettiva al fumetto italiano. Siamo certi che le case editrici straniere guarderanno con attenzione ai risultati di questo progetto.

Ed ora qualche riflessione  sulla sceneggiatura emersa durante la conferenza.

La sceneggiatura (di Roberto Recchioni definito da Franco Busatta come un grande costruttore di congegni narrativi) è originale anch’essa; ORFANI  è un’opera dai dialoghi essenziali, d’altronde quando si fa la guerra si parla poco. Vi sono innesti di frasi quasi lapidarie, di aforismi all’interno di intere pagine che, grazie all’uso del dinamismo e del colore, parlano da sole, senza l’uso di dialoghi.

Ed ancora: Orfani è  una storia che si legge a strati. Il primo è quello dell’action comic che è subito sopra a quello sociale e politico.

Senza dubbio ci hanno incuriosito, non è vero?

Per concludere aggiungo: con Orfani, in uscita nelle edicole il 16 ottobre 2013, la Bonelli ha lanciato una nuova sfida al mercato; ci troviamo davanti ad un prodotto epocale. Il momento è  paragonabile a quello del lancio di  Dilan Dog del 1986.

Emiliano, soddisfatto del lavoro prodotto con il suo team, conclude la conferenza con una riflessione: leggendo Orfani spero che anche ad altri disegnatori venga voglia di fare il loro Orfani, noi siamo la prova che, citando il Frankenstein Junior di Mel Brookes  “Si può fare”.

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – Sezione Fumetto – articolo del 6 ottobre 2013]

 

Ed ora godetevi lo speciale di Fumettology: qui:

 

 

 

 

 

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