WILLY E L’ INDAGINE NEL MONDO DELLA NARRATIVA: intervista a Luca Olivieri su Come Sarah Conrad divenne un’assassina – una storia d’amore”.

Oggi ho deciso di spaziare oltre la mia consueta rubrica di Teatro e di farvi conoscere il mondo della narrativa attraverso l’intervista fatta a Luca Olivieri, esordiente in questo ambito con il suo libro “Come Sarah Conrad divenne un’assassina – una storia d’amore”.

Incontro Luca Olivieri a Roma,in centro, complice, una giornata di sole invernale.  Passeggiando per i vecchi vicoli non stavo più nella pelle, dopo aver letto la sua ultima fatica “Come Sarah Conrad divenne un’assassina”, auto prodotto con edizioni Book Republic. Libreria italiana specializzata in ebook, volevo saperne di più su di lui.

W.Chi ha o cosa ha “scatenato” la voglia di scrivere? 

L. Ho cominciato a leggere all’età di tre anni, e fin da allora ho sempre saputo che il mio futuro era legato alla parola scritta. In seguito, per una serie di coincidenze, tra cui un’originale idea di compito a casa della mia maestra delle elementari, ho conosciuto la scrittura poetica e, qualche anno dopo, alla ricerca di un mezzo per esprimere ciò che sentivo, mi sono rivolto ad essa. Nel frattempo ho continuato a leggere, ad elaborare trame di romanzi e a scrivere racconti, anche se per un certo periodo mi sono concentrato maggiormente sulla poesia. Al momento, invece, sto portando avanti vari progetti di narrativa, pur non avendo in alcun modo detto addio alla poesia.

W. Essere nato in una terra dove basta una scatola di fiammiferi per farti ballare, ha influenzato la tua scrittura? 

L. In tutta sincerità non ci ho mai pensato, anzi è una domanda che mi mette un po’ in difficoltà, così su due piedi. Diciamo che sicuramente la mia “brasilianità”, passami il termine, ha senza alcun dubbio contribuito come ogni altro aspetto del mio retroterra e delle mie esperienze a caratterizzare la mia vita e, di conseguenza, anche la mia scrittura.

 W.E quanto? 

L. Probabilmente, accanto ad un certo innato senso del ritmo, che probabilmente appare più evidente nei miei versi che nella mia prosa, quello che è più presente nei miei scritti è la cosiddetta saudade, termine che non si può tradurre in italiano ma che ha un corrispondente solo nella tedesca Sehnsucht. Con questo termine, erroneamente tradotto con nostalgia, si indica un senso di perdita e di tensione verso un qualcosa che non sappiamo cosa sia ma che ci manca in maniera straziante. Questa saudade sicuramente pervade la mia poesia, ma in un certo senso si riflette anche nei miei scritti in prosa ed è, in generale, un tratto distintivo della mia personalità e del mio approccio alla vita.

W. Il fatto di essere definito un poeta, ti imbarazza? 

L. Assolutamente no, io stesso mi definisco così.

W. Perchè?

L. La Poesia e la Scrittura sono, come le altre forme d’arte, un qualcosa che fa parte di noi e di cui non possiamo assolutamente fare a meno. Sono forze che caratterizzano e in parte condizionano la nostra vita e la nostra visione della vita e non credo dovrebbero creare imbarazzo, almeno non più di quanto dovrebbe crearne l’essere mancino o destrorso. Faccio un’auto-citazione dalla mia poesia “Poeta” (Petali): “Sono poeta, sì e non me ne pento.” Credo sia questo lo spirito giusto.

W.Quanto di Sarah Conrad rispecchia la tua personalità?

L. Moltissimo. In primo luogo in quanto la storia stessa nasce da una mia esperienza autobiografica: un periodo molto buio che ho passato alcuni anni fa e che sfociò nella mia scomparsa, durata in tutto un paio di settimane. La fuga è un’esperienza rigenerante, devo ammettere, che mi è servita molto per maturare e capire cosa volessi e ancora oggi, di quando in quando, sento la voglia di abbandonare tutto e tutti e prendere un periodo per me stesso, per “ricaricare le batterie”. A parte questo, ci sono altri tratti comuni con Sarah come la ricerca dell’Amore, quello con la A maiuscola, la tendenza a seguire gli impulsi istintivi senza fermarsi troppo a ragionare ma soprattutto, direi, la voglia di libertà e il rifiuto di sottostare a regole prestabilite o di calarsi in un “personaggio” che non ha niente a che vedere con la nostra vera essenza.

W. Cosa ti senti di dire ai giovani poeti che vogliono intraprendere la tua stessa carriera

L. Di perseverare nella volontà di scrivere e di usare la parola come mezzo per comunicare e suscitare emozioni senza dare ascolto in alcun modo a chi dice loro di lasciar perdere. Perseverare sarà anche diabolico, ma nel nostro campo è decisamente necessario! La seconda cosa che mi sento di dire è di non avere paura di osare o di essere troppo innovativi, sperimentate! Infine consiglio di leggere tanto, tantissimo, anche un libro al giorno, se si ha il tempo. Trovo sia l’unico modo per alimentare il flusso della scrittura, per conoscere ed approfondire l’utilizzo corretto della lingua e anche, perché no, qualora ci si imbatta in un libro scritto male, per capire cosa evitare e come non scrivere.

W. La scelta dell’ Ebook, cioè il libro elettronico scaricabile su Smartphone, Android, e Kindle, è stata condizionata o voluta? 

L. Entrambe le cose. Da un lato, il manoscritto è passato per le mani di svariati editori di libri cartacei ma alla fine Eclypsed Word, che pubblica appunto Ebook, mi ha contattato offrendomi una collaborazione non limitata ad un solo titolo ma ad una serie di opere. Ho subito accettato, pur preferendo da sempre il libro cartaceo. In seguito però mi sono reso conto che il formato digitale, più duttile, mi garantiva una maggiore libertà. “Come Sarah Conrad divenne un’assassina”, ad esempio, è uscito sia in italiano che in inglese, ed è probabile che in seguito verrà pubblicato anche in altre lingue, il che , spero, ne garantirà una maggiore fruizione e diffusione. La pubblicazione simultanea, o comunque in breve lasso di tempo, in più lingue, sarebbe stata molto più complicata (e dispendiosa) per un libro cartaceo. Quindi pur rimanendo un nostalgico amante del libro cartaceo, non posso fare a meno di apprezzare il formato Ebook per le sue grandi potenzialità. La scelta del formato digitale ha anche avuto come conseguenza la realizzazione di un booktrailer, sia in versione italiana che inglese, basato su un estratto del libro, per la regia di Raffaello Sasson, con protagonista la bravissima Francesca Stajano. Il gruppo di lavoro che ha realizzato il booktrailer comprendeva inoltre Giorgio Marsili musiche originali), Federico Sisti (fotografia) e Daniele Scotti (montaggio). Attualmente il booktrailer è in gara per i Booktrailer Online Awards ed è visibile su Youtube e su Facebook nel gruppo “Come Sarah Conrad divenne un’assassina”.

https://www.youtube.com/watch?v=pH7aSICcVDo trailer ita

https://www.youtube.com/watch?v=j87r3x0pvt4 trailer Eng

https://www.facebook.com/groups/1556421761238142/ gruppo FB

http://btonlineawards.altervista.org/come-sarah-conrad-divenne-unassassina/ bt awards

LA SCHEDA DEL LIBRO – Come Sarah Conrad divenne un’assassina

La lucida follia di Sarah Conrad  che gli fa immaginare un uomo in  nero, anonimo ma non per questo meno presente, che l’accompagni nel suo cammino liberatorio, come un novello Virgilio, non ha un effetto sconvolgente su di noi , al contrario, in un certo senso ci rilassa.

Finalmente Sarah  ha trovato la sua dimensione, la sua ragione di vita fino ad ora trattenuta da freni inibitori, che le hanno impedito di viverla a pieno. Ci fa quasi piacere la sua rivalsa verso il mondo, il suo modo di gridare la voglia di vivere. In fondo cosa cerca!? La felicità di una famiglia,  che alla fine otterrà! E allora non resta che tifare per lei. Forza Sarah!

BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Luca Olivieri è nato a Saõ Paulo, Brasile, nel febbraio del 1980 ma ha sempre vissuto a Roma. La sua prima poesia, “La primavera”, la scrive quando ha dieci anni, come compito a casa; riprende a scrivere poesie due anni dopo, per gioco e per dare sfogo alle sue inquietudini, dapprima saltuariamente, poi con un ritmo più sostenuto, finché, dalle 39 poesie scritte tra il 1992 e il 1997, in due anni arriva ad averne 188.

Nello stesso anno vede la luce la raccolta “Elektro-poems”, antologia di 40 dei brani prodotti nell’annata 1999 -2000, molto feconda per l’autore. Nel dicembre 2004 poi, la poesia “Eos” viene inserita nell’antologia “Voci del Duemila” (Golden Press), mentre “Sonetto” viene scelta tra le poesie facenti parte dell’agenda “Pagine del poeta 2005” (Editrice Pagine)

Nel frattempo gli interessi artistici di Luca Olivieri cominciano ad avventurarsi in sentieri a lui meno noti come la fotografia (finalista al Premio nazionale Citt@rt e mostra fotografica personale “Orizzonti discendenti”), la pittura, il cinema (scrive e dirige il corto “XVII”), la recitazione teatrale, la musica etc. rivelando la sua poliedricità di “artista a 360°, o quasi”, come lui stesso ama definirsi.

Nell’autunno del 2005 si trasferisce a Manchester in Inghilterra dove insegna italiano presso la Manchester Metropolitan University. Al termine del suo incarico decide di restare in Inghilterra e, nell’estate 2007 si trasferisce in Francia dove rimane a vivere per circa sei mesi. Durante questo periodo si dedica alla stesura di materiale in lingua inglese, ancora in attesa di pubblicazione, e partecipa all’agenda “Pagine del poeta” 2006 e 2007 Tornato a Roma, prende parte all’antologia “Strani bambini” (Mephite, 2008) con tre racconti brevi. Nel 2010 si dedica nuovamente alla fotografia in un percorso che culmina con la mostra personale “Vienna – A portrait” mentre nell’autunno del 2011 esce la sua terza raccolta di poesie “Farfalle a impulsi” (Albatros Il filo) che si classifica terza alla X Edizione del Premio Letterario Insieme nel Mondo e riceve la menzione di merito della critica in occasione della VI Edizione del Premio Città di Castrovillari-Pollino e della VI Edizione del premio Alberandronico. A giugno 2014,  vari testi poetici composti nell’arco  dei venti anni della sua attività di poeta confluiscono nella raccolta “Petali” Narrativa&poesia). Come Sarah Conrad divenne un’assassina – una storia d’amore è il suo primo libro pubblicato da CEFAC & Arts sotto l’etichetta Eclypsed Word.

Un saluto a tutti e rimanete in contatto, il vostro Willy

[Dario Santarsiero per DETTI E FUMETTI – Rubrica di Narrativa – articolo del 14 gennaio 2015]

 

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