ARF festival 2018 – una giornata speciale

Amici di Detti e Fumetti anche questo anno siamo stati all’ ARF il festival del fumetto di Roma, ed è stato bellissimo.

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Questa edizione è stata la più grande da quando esiste l’ARF (arrivato alla sua quarta edizione) con un padiglione tutto nuovo per “ARFist Alley”, l’ ARFKIDS e l’area mostre.

La prima tappa è stata il tornare a gustarmi con calma le tavole di Andrea Pazienza (il racconto della mostra del quale lo trovate QUI).

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Ricordo che da bambino, durante una estate in Abruzzo,  i miei nonni mi trovarono a leggere Pentothal. Me lo aveva passato un mio amico più grande, che era stato compagno di scuola Andrea quando erano al liceo artistico a Pescara.

Io cercavo di copiare ilsuo stile e a malincuore accettai il baratto che mi proposero i nonni, dandomi dei più edulcorati fumetti di Kirby.

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Il mio amico mi diceva sempre: “Questo è un genio! da noi a Pescara ha lasciato il segno, sarà l’acqua di qua”.

Seconda tappa del festival gli ARF Talk. Ho assistito al talk “Dal fumetto verso l’infinito ed oltre”, (recitava il programma: Con il fumetto che contamina sempre più il mondo del marketing, del cinema, della comunicazione, del gaming e del design, i giovani artisti hanno davanti a loro un intero nuovo ventaglio di possibilità professionali. Un approfondimento da un punto di vista inedito per capire come meglio approcciarle. ospiti:Laura Scarpa, Davide Caci, Lau Vaioli, Sacha Dominis, Claudio Spuri)

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E’ stata una conferenza molto interessante che ha spiegato le mille maniere di coniugare il fumetto nel mondo della industria dell’intrattenimento e non solo.

Se ci seguite conoscete il nostro focus e quindi potete capire quanto fossi entusiasta che tale tema fosse all’ordine del giorno del programma dei talk di Arf 2018.

Splendida l’introduzione di Daniele Bonomo, l’Arfer in arte Gud, che ci ha raccontato i suoi esordi e i suoi tentativi per fare del fumetto la sua professione.

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Anni fa si presentò, tavole sottobraccio, alla casa editrice Linus per proporsi come autore di vignette umoristiche ma gli fu preferito un americano. Nonostante il morale a terra non mollò e si inventò una agenzia che vendeva ad aziende trasposizioni a fumetti di eventi e manifestazioni. In seguito fece anche interviste ad autori per raccontare i loro esordi nel mondo dell’arte. Riuscì ad andare avanti così per anni fino alla pubblicazione del suo primo libro a fumetti e alla sua consacrazione come autore professionista. Quando divenne un Arfer fece tesoro di questa esperienza e concentrò gran parte delle sue energie per organizzare il Job Arf, aiutando gli esordienti fumettisti a trovare un link con gli editori.

Tappa n.° 3, obbligatoria per chi a bambini al seguito, l’area Arf Kids.

Mia figlia ed io siamo stati al laboratorio ” Unicorni, draghi e altre creature fantastiche”. Abbiamo trovato ad accoglierci Maria Chiara Gianolla (QUI troverete una simpatica intervista per Detti e Fumetti) che è stata capace di cogliere e snocciolare con sapienza una delle tematiche più appassionanti per i bambini: la costruzione di un mostro. Non ho mai visto i bambini così presi ed appassionati nel cimentarsi a realizzare il proprio: mettiamoci le corna, tre occhi, le zampe da ragno gridavano in coro a Chiara.

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Ultima tappa:  La dedica.  Narra la leggenda che all’ARF riesci ad incrociare i tuoi autori preferiti, a scambiarci quattro chiacchiere e a farti fare anche una dedica sul tuo libro preferito. Mi sono detto: che mi costa, punto  in alto, vado a cercare Zerocalcare.

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ARF è magico perché a coda chiusa sono riuscito a farmi fare una dedica da Michele; è bastato ricordargli i suoi amati … dei sumeri.

20180527_224858 Insomma Arf anche questo anno mi è piaciuto molto. E’ stato bello entrare nella sua comfort zone a darsi pacche sulle spalle con gli amici vecchi e nuovi.

Tra loro mi piace ricordare i ragazzi della Noise Press capaci di mandare avanti una casa editrice sempre all’avanguardia (QUI troverete l’intervista a Luca Manzo).

Vorrei concludere con una raccomandazione: leggete il primo fumetto di Nova Sin “Stelle o sparo”, edito da Bao  (qui troverete una sua intervista per Detti e Fumetti) perché è una delle esordienti più geniali che io abbia mai letto… sapete è abbruzzese, sarà per via dell’acqua.

 

 

[Filippo Novelli per Detti e Fumetti -sezione fumetto- articolo del 27 maggio 2018]

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