L’ABC del CINEMA – willy intervista Chiara Alivernini

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Conosciamo Chiara Alivernini come attrice di cinema e teatro ma non sotto la veste di scrittrice. Proprio in questi giorni è uscito il suo libro dal titolo

“L’ABC del cinema” edito da NEP e dedicato ai ragazzi che intendono scoprire il mondo del cinema. Ma lasciamo che sia lei stessa a parlarcene. Incontro Chiara al Palazzo delle Esposizioni, dove ha appena finito di presentare il suo libro

 W. Ciao Chiara, come và!?

C. Ciao Willy! Stanca ma felice!

W. Bene! parlaci un po’ del tuo libro!

C. Certo! “L’ABC del cinema” è un cine-dizionario, un modo per dar forma alle parole del cinema, raccontando delle figure chiave di questo universo, della sua nascita e della sua evoluzione. Il libro è strutturato come un “mini dizionario” da sfogliare all’occorrenza e senza impegno, per affrontare con piacere e leggerezza ogni aspetto dell’universo cinematografico, dall’acting al doppiaggio, dal montaggio alla scrittura, con una descrizione ed un’analisi di tutti quelli che sono i mestieri del cinema.

W. Cosa ti ha spinto a scrivere un libro-dizionario e dedicarlo al mondo dei ragazzi!?

C. Beh, tutto è iniziato un anno e mezzo fa, durante un laboratorio in un centro estivo… volevo fare qualcosa di diverso dal “solito teatro”, e motivare ogni bambino nel fare qualche cosa anche quando non erano strettamente impegnati a recitare sul palcoscenico… e così ho ricostruito un piccolo set cinematografico, in cui c’era chi batteva il ciack “chiamando” le scene, chi reggeva “il gobbo” (dei grandi cartelloni su cui i bimbi stessi avevano scritto le frasi del copione), chi si dedicava alle luci, chi filmava con la telecamera … e così via. Erano tutti così presi dai loro compiti, e così felici!… e poi erano curiosi, volevano sapere tutto di come funzionasse un vero set e di come venisse fatto un film.

W. lo hai dedicato a qualcuno in particolare!?

C. Non esplicitamente, ma in realtà sono tante le persone cui lo dedicherei. Ne citerò alcune: Anna D’Abbraccio, la mia prima insegnante di cinema, recentemente venuta a mancare; lei mi ha insegnato la cura e la dedizione per le piccole cose, dalle micro-espressioni facciali ai dettagli nella creazione di un personaggio, al rapporto con la telecamera. È stata per me una Maestra di arte ed una grande motivatrice. Insieme a lei, lo dedicherei a tutti coloro che ho avuto l’onore di incontrare e che giudico dei Maestri: a partire da Franco Oppini e Fabio Vitta Ferrari –che mi hanno anche fatto l’onore di scrivere la prefazione e la post-fazione del mio libro- a Corrado Veneziano che ha presenziato la presentazione ufficiale presso il Museo delle Esposizioni,e poi Lorenzo Mucci, il primo insegnante a darmi fiducia come attrice, Pino Quartullo, che mi ha portata in scena al Teatro Eliseo, Maria Rosaria Caracciolo, che pian piano mi sta portando a realizzarmi professionalmente come docente ed acting-coach di tanti piccoli e giovanissimi talenti. Ed è soprattutto a loro che è non solo dedicato, ma anche indirizzato il mio libro: spero veramente che tantissimi bambini possano e vogliano leggerlo.

E per ultimo, ma non ultimo, dedico il mio libro a Massimiliano Tam, mio amico che non è più qui fra noi, un Attore naturale, spontaneo ed immediato nell’arte come nella vita, che è stato mio partner di scena e mio fratello nello spirito. E che, come me, è sempre rimasto un po’ bambino.

W. Hai qualche altro libro nel cassetto che presto vedrà la luce!?

C. A gennaio pubblicherò una serie di rielaborazioni in rima dei grandi classici, pensati proprio per diffondere cultura tra i piccoli ma senza annoiare! E c’è un personaggio guida che ho creato e che interpreto io stessa: Fatalilla, una fata che ha il potere di tramutare ogni parola “noiosa” in una rima divertente. Questo è il suo motto:

“Se è vero che ogni volta che qualcuno dice Io non credo nelle fate una fata muore (citazione Peter Pan), ogni volta che qualcuno, invece, dice di crederci, da qualche parte nel mondo…viene scritta una Favola”.

W. Bene Grazie Chiara, a presto con altre sorprese!

C. Grazie a te Willy! Sicuramente ce ne saranno!

A presto da Willy il Bradipo!

[Dario Santarsiero Detti e Fumetti-sezione Letteratura-articolo del 21 dicembre 2018]

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