Agriano è un piccolo paese posto su un altopiano che incontri sulla via che va da Norcia a Cascia, nel cuore dell’Umbria.
Un paesino come ce ne sono a centinaia in Italia, un tempo rurale, che ha visto negli anni sempre più gente andare via per popolare le periferie delle grandi città. Lo hanno fatto i nostri genitori, che con nostalgia tornavano per l’estate a trascorrere momenti felici tra queste montagne. Noi bambini, quando ci lasciavano “al paesino dai nonni”, eravamo colmi di gioia per il senso di libertà ed indipendenza che ci davano questi luoghi.

Questa sensazione l’ho provata io negli anni ’70, quando trascorrevo le vacanze in Abruzzo dai miei nonni e l’ho rivista negli occhi di mia figlia qui ad Agriano.
Oggi lavoro per consentire alle persone di tornare nel proprio paese di origine, collaborando a creare un rete telematica che consenta loro di lavorare dove preferiscono, senza essere obbligati ad ammassarsi nelle grandi città inquinate da smog e traffico. Tornare ad Agriano sarebbe bellissimo.

Per il momento ci torno d’Estate; qui posso dedicarmi ai miei acquerelli dimenticandomi dello scorrere del tempo.
Agriano mi ha adottato una ventina di anni fa. E’ accogliente con tutti, che tu sia un cittadino o che tu venga dal paesino vicino. Ti incanta con le sue case in pietra a faccia vista, con i suoi campi di grano, con i suoi cieli azzurri e le sue notti stellate.
Agriano ti abbraccia come si abbracciano le sue case che, con un susseguirsi di archetti, sembrano darsi la mano le une con le altre.

Agriano ti regala scorci inaspettati al calar del sole, in un susseguirsi di vicoli stretti e piazzette alberate. Giri l’angolo e scopri un campanile, un portoncino celeste, un muretto a secco.

Agriano è la sua gente, che a primo impatto appare chiusa e guardinga come ogni montanaro che si rispetti; poi la frequenti e scopri la sua accoglienza e calore. Ogni casa ti apre le sue porte; ogni agrianese ti tratta come un fratello. Non importa se stai con lui una manciata di giorni all’anno; la volta successiva che vi vedete è come fosse ieri. E allora si torna a far tardi sotto le stelle, a passeggiare nei prati dell’altopiano, a sfidarsi nelle scalate più dure per raggiungere la vetta più alta.

Agriano è stata ferita qualche anno fa; la paura l’ha fatta abbandonare da molti. Ma la tenacia della gente di qui e la beltà dei luoghi sta facendo ripopolare Agriano.
Io, agrianese d’adozione, ho sentito la necessità di imprimere nella mia memoria questo momento di rinascita, provando a disegnare queste vedute, questi scorci, questi paesaggi bucolici.

Vi lascio un pensiero che la mia amica Francesca ha voluto dedicare al nostro paese in questa circostanza.

“Non basta una scossa o una crepa per togliere l’amore per questo luogo del cuore. Ogni volta che si arriva da te, quando sulla via si scorge il tabernacolo – “l’immaginetta”-, un sorriso si apre su ogni viso e tutti i crucci vengono dimenticati. Questo è il suo potere e fin quando noi saremo qui per lui, lui sarà qui per noi”.
Alcuni acquerelli della mostra.


INFO:
AGRIANO- Acquerelli di Filippo Novelli – Agriano ( Norcia (PG) ) presso il giardino di via San Luca 79 -dal 23 al 25 Agosto 2019.
[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – sezione ARTE – articolo del 23 agosto 2019]