Visitando la mostra IMPRESSIONISTI SEGRETI che si sta tenendo a PALAZZO BONAPARTE di ROMA, oltre ad apprezzare la fantastica location,

ho avuto l’opportunità di apprezzare de visu quanto la straordinaria capacità degi impressionisti di dipingere l’atmosfera.

Con l’Impressionismo- nome “dispregiativo” dato dagli accademici alla corrente pittorica per identificare quei pittori che si rifacevano allo stile di monet [dal titolo di un quadro di C. Monet, Impression: soleil levant (1873, Parigi , Musée Marmottan)]

C. Monet, Impression: soleil levant (1873, Parigi , Musée Marmottan)]
– la Pittura esce dalle sale buie e stantie dello studio del pittore classico per immergersi nella pittura an plen ar.

L’atmosfera è il vero protagonista delle opere degli artisti presenti in mostra.
Dipingere l’atmosfera vuol dire colorare le ombre degli oggetti e ritrarre i riflessi che la terra produce sugli oggetti circostanti; ma non solo; dipingere l’atmosfera ti permette di generare una prospettiva cromatica e di rendere vivido il soggetto del quadro scandendo il trascorrere del tempo mediante il colore che muta nei vari momenti del giorno.

Questa peculiarità di trattamento del colore viene fatta propria da Cézanne che introduce la teoria cosiddetta della “modulazione”,




con cui appunto si rende per la prima volta l’atmosfera desiderata suggerendo sensazioni diverse all’osservatore, il quale in questo modo torna al centro in una sorta di neo rinascimento.

Il percorso della mostra costruito dalle curatrici di chiara fama Claire Durand-Ruel e Marianne Mathieu ci permette di apprezzare l’evoluzione dell’impressionismo e la contaminazione dell’Arte da parte della Scienza con gli esperimenti del pointinismo e divisionismo, la cui tecnica consisteva nella stesura di colori puri a piccole pennellate affiancate, spesso puntiformi, nell’intento di ottenere la massima luminosità degli stessi;
Nel, Ritratto della violinista Irma Sèthe, il pittore Théo Van Rysselberghe cala su tela le recenti teorie scientifiche di ottica secondo le quali due colori primari, se affiancati, a distanza generano il loro complementare.

Infine una piacevole scoperta, quella della opere della pittrice impressionista Berthe Morisot,

una donna pittrice impressionista, rarità per l’epoca (le donne non frequentavano le accademie d’arte in quel periodo), famosa per i suoi colori opalescenti con cui sapeva magistralmente rendere le figure.
Per la bellezza delle opere e l’opportunità unica di poter vedere questi capolavori nascosti provenienti dalle collezioni private [oltre 50 opere di artisti tra cui Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin, Signac, Van Rysselberghe e Cross] consiglio vivamente una visita alla mostra che rimarrà aperta fino all’8 marzo 2020.
A presto
[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – sezione ARTE – articolo del 10 gennaio 2020]