Oggi per la nuova rubrica di poesia EVOCAZIONE E SINTESI, LA POESIA, il nuovo ciclo di interviste di DETTI E FUMETTI abbiamo con noi Flavia Cidonio.
Illustrazioni e ritratti di Filippo Novelli
L’intimismo di Flavia ha stuzzicato la mia curiosità; ho voluto scambiarci quattro chiacchiere. Anche con lei ho inserito due sue poesie per far conoscere sia la persona che l’artista.
W. Inizio con il presentarti ai nostri lettori come è mia abitudine. Sei nata a Roma il 26 gennaio 1992. Hai studiato cinema presso la Scuola internazionale di alta formazione per sceneggiatori e registi cinetelevisivi e drammaturgia presso l’Istituto Engim San Paolo. Hai Collaborato con il centro studi Ipermedia CDE di Roma. Hai scritto un adattamento de Le notti bianche, portato in scena con la regia di Emanuele Carboni presso il Piccolo Teatro dei Sassi di Montecelio e lo spettacolo teatrale Finché tempo non ci separi, in scena al Teatro Ivelise di Roma. Hai partecipato all’antologia di racconti Confondendo memoria e desiderio ispirati a La terra desolata di T.S. Eliot, Robin edizioni. Sei l’autrice di Antimonio, silloge poetica, pubblicata con Gattomerlino edizioni nel 2019.
W. Grazie di averci raccontato di te anche a nome dei lettori di Detti e Fumetti
F. Grazie a te Willy e ci risentiamo presto con una sorpresa che adesso non posso svelarvi.
[Dario Santarsiero alias Willy il bradipo per DETTI E FUMETTI -sezione Letteratura -articolo del 19 febbraio 2021]
Le poesie di Flavia Cidonio
Al risveglio ho sempre cura di mettere gentilmente in fuga i fantasmi notturni. Me li tengo puliti, do loro un nome a volte persino una casa in cui fare ritorno. Al solito, mi mostro fin troppo accogliente con il tormento occasionale.
Questa solitudine che mi preme addosso che chiama uno spazio per sé senza restituire un fiato sa delle tue parole tutte quelle che non hai pronunciato per trovarti qui – accanto a me su questa sedia vuota.