Chi è il creativo oggi? Quanto è al centro della comunicazione odierna?
Ho letto un interessante articolo che ci dà spunto per importanti riflessioni. Si parlava di Biasion che definisce la creatività non una proprietà unica, ma il risultato della complementarietà tra deduzione e intuizione, tra ragione e immaginazione, tra emozione e riflessione, tra pensiero divergente e pensiero convergente.
Continuava la riflessione citando Guilford il quale dice che esistono una serie di aspetti che definiscono la creativita’:
- la fluidità, ovvero la capacità di produrre abbondanti idee, senza riferimento alla loro adeguatezza ai fini della risoluzione del problema;
- la flessibilità, cioè la capacità di cambiare strategia ideativa, quindi di passare da una successione di idee ad un’altra, da uno schema a un altro;
- l’originalità, che consiste nella capacità di trovare risposte uniche, particolari e insolite;
- l’elaborazione, ovvero il percorrere fino alla fine una strada ideativa con ricchezza di particolari collegati in maniera sensata tra di loro;
- la sensibilità ai problemi, vale a dire il selezionare idee e organizzarle in forme nuove, capire cosa non va e cosa può essere perfezionato negli oggetti di uso comune.
( estratto dell’articolo creatività della rivista State of Mind).
In fondo per tenere vivo questo blog, creare collegamenti tra le diverse arti bisogna essere molto creativi.
Leggevo questo articolo riflettendo tra me e me l’altro ieri, seduto su una panchina del cortile dietro al Campidoglio, cortile che si affaccia su Roma ed alle spalle avevo la statua del Colosso di Costantino recentemente ricostruita grazie allo sponsor PRADA.

Certo che il nostro sindaco ha proprio sbagliato Sponsor… io ne avrei sicuramente scelto un altro. Gli ci vorrebbe proprio un creativo nello staff. Quasi quasi gliela mando una mail… voi che dite?

[ Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – SEZIONE ARTE- ARTICOLO DEL 25 NOVEMBRE 2024]