E’ il giugno del 2022; si chiude un ciclo di studi e per la prima volta faccio un speech in pubblico per parlare delle mie due/tre grandi passioni: l’ARTE e la MUSICA. della terza ne parleremo in chiusura.
Perchè proprio di ARTE E MUSICA? Suonare in inglese si dice PLAY; e infatti cosi’ è stato per me: la musica e il disegnare erano i giochi che facevo con mio padre da quando avevo smesso di gattonare. Cosi, dopo un corso di mandolino, uno di canto e percussioni, passai a studiare il pianoforte e a suonare in una orchestra giovanile. Nel frattempo disegnavo in continuazione, riempendo album e tele come se non ci fosse un domani; è tutto documentato dal mio biografo (mio padre); trovate tutti i miei disegni di allora QUI. i brani suonati li trovate QUI
Ma veniamo al nostro Kandinskij.
K. nasce a Mosca nel 1866, fin da bambino cresce in lui la passione del disegno; durante una visita ad un museo, viene affascinato da un dipinto di Monet che modificherà il suo approccio all’arte. Il dipinto del maestro impressionista rappresentava i covoni di grano; quel quadro visto da lontano appare agli occhi di Vasilij come una macchia gialla, informe, capace però di trasmettere una forte emozione.
Kandinskij iniziò a dipingere e lavorò molto su questa intuizione fino a pubblicare l’opera intitolata “Lo spirituale nell’arte”; nel testo teorizza come la combinazione tra forme e colori sia alla base di ogni opera d’arte.
Astrattismo – blaue reitre
Nel 1911 Kandinskij fonda il gruppo avanguardista chiamato Blaue Reiter (il cavaliere Azzurro) con l’amico Franz Marc e riunisce i principali esponenti dell’espressionismo tedesco con l’obiettivo di rinnovare L’arte, Questo gruppo, simile a quello dei Fauves francesi in seguito si evolve grazie a Kandisnkij verso una nuova corrente di avanguardia pittorica.
E’ in questa periodo infatti che realizza il suo primo acquerello astratto fondando l’omonima corrente: L’ASTRATTISMO.
L’Astrattismo è un movimento artistico non figurativo, il termine indica infatti quelle opere pittoriche e plastiche che esulano dalla rappresentazione di oggetti reali.
Il linguaggio astratto è visuale fatto di forme, colori e linee al fine di negare la rappresentazione della realtà per esaltare i propri sentimenti.
Secondo gli astrattisti il colore può avere due possibili effetti sullo spettatore: un “effetto fisico”, superficiale e basato su sensazioni momentanee, determinato dalla registrazione da parte della retina di un colore piuttosto che di un altro ed un “effetto psichico” dovuto alla vibrazione spirituale attraverso cui il colore raggiunge l’anima.
Kandinskij lo esprimeva appunto attraverso una metafora musicale (i suoi piu’ famosi quadri prendono il nome da composizione musicali: intermezzo, improvvisazione, composizione): il colore è il tasto, l’occhio è il martelletto e l’anima è un pianoforte con molte corde.
Colori e suoni:
Il colore può essere caldo o freddo, chiaro o scuro e questi quattro “suoni” principali possono essere combinati tra loro, descriverà inoltre i colori in base alle sensazioni e alle emozioni che suscitano nello spettatore, paragonandoli a strumenti musicali, tra questi abbiamo ad esempio: Il rosso – un colore caldo, vivace e vitale, paragonato al suono di una tuba L’arancione – che esprime energia e movimento può essere associato ad una campana Il giallo-dotato di una follia vitale, di un irrazionalità cieca, viene paragonato ad una tromba Il verde – associato al violino, indica immobilità, noia, che appena vira verso il giallo diventa giocoso mentre se verso il blu diventa pensieroso Il blu- che quando intenso suggerisce quiete mentre se affiancato al nero è fortemente drammatico, viene associato al violoncello Il viola- come l’arancione è instabile, paragonabile al fagotto Il marrone- invece viene visto come ottuso e poco dinamico Il bianco- viene percepito come un “non-suono” e può essere paragonato ad una pausa che precede altri suoni Il nero- spento e macabre, viene visto come la fine di un’esecuzione musicale, ma a differenza del bianco, esso fa risaltare gli altri colori
Kandinskij approfondisce anche l’uso di punto, linea e superficie e vi scrive uno dei suoi saggi piu’ famosi.
Il punto è il primo nucleo del significato di una composizione, nasce quando il pittore tocca la tela; è statico.
La linea è la traccia lasciata dal punto in movimento, per questo è dinamica essa può’ inoltre essere orizzontale, verticale, diagonale, può essere spezzata, curva o mista.
Bene e con questo è tutto.
Ah vi avevo promesso di dirvi la mia terza passione. Vi ci faccio arrivare con questa riflessione che condiziona la vita di alcuni pittori.
Sapete cosa è discromatopsia piu’ noto come daltonismo?
Il daltonismo è un difetto di natura prevalentemente genetica, che consiste nell’incapacità – totale o parziale – di distinguere i colori a causa, principalmente, di un’alterazione delle strutture fotosensibili a livello della retina. Il termine “daltonismo” deriva dal chimico John Dalton che per primo stese un articolo in cui esponeva il problema derivato dalla sua cecità cromatica. Essa è dovuta ad un allele recessivo, posizionato sul cromosoma X. Questo allele codifica per una proteina prodotta dalle cellule della retina dell’occhio che consente di distinguere i colori. Dato che gli individui di sesso femminile hanno due copie del cromosoma X, l’allele presente sul secondo cromosoma può sopperire alla mancanza della proteina. la malattia, infatti, colpisce soprattutto i maschi (XY) e meno le femmine (XX).Nonostante quanto detto, è possibile che il daltonismo possa manifestarsi anche dopo la nascita: le patologie che colpiscono occhi, retina, cervello, nervo ottico e alcune componenti chimiche, potrebbero causare forme di cecità cromatica più o meno gravi. La forma più comune di daltonismo è la cecità rosso-verde: i soggetti affetti non sono in grado di distinguere i due colori perché le loro lunghezze d’onda, sono percepite come identiche. Riguardo alle cure non sono ancora noti dei rimedi per tutte le forme di discromatopsia, ma è stato elaborato un software apposito dedicato a coloro che ne soffrono. Alcuni tipi sono suscettibili a miglioramento mediante operazioni chirurgiche.
un saluto a tutti i lettori di DETTI E FUMETTI e grazie per l’ospitalità, magari ci rivediamo.
(Estratto da TESI ANNA NOVELLI -RESPIGHI-ROMA)
[Anna Novelli – sezione ARTE e MUSICA – articolo del 16 giugno 2022]



