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NAO IL ROBOT GUIDA MUSEALE DEL FUTURO. Willy intervista il progettista l’ingegnere Filippo Cantucci

Care Lettrici e Lettori di Detti e Fumetti, l’intervista che segue è leggermente fuori dai canoni a cui siete abituati. Cosa c’entra l’ingegneria elettronica? C’entra, perché in un prossimo futuro un robot sarà la nostra guida all’interno di una mostra o di un museo. Prima una breve spiegazione, poi Lascero’ la parola a Filippo Cantucci ingegnere elettronico dell’ISTC.

L’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) è un istituto interdisciplinare, con numerose integrazioni fra i laboratori e temi di ricerca.

Gli obiettivi di ricerca di ISTC convergono sull’analisi, la rappresentazione, il ragionamento automatico, la simulazione e l’interpretazione critica dei processi cognitivi e sociali negli umani e nei primati non umani, dal livello fisiologico a quello fenomenologico e computazionale.

L’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione nasce nel 2001, grazie al progressivo cambiamento dell’Istituto di Psicologia, che ne rappresentava il troncone principale cui si aggiunsero l’Istituto di Dialettica e Fonologia operante a Padova e gruppi provenienti da altri Istituti (Istituto di Tecnologie Biomediche di Roma, LADSEB di Padova e Istituto di Elettronica degli stati solidi di Roma).

W. Ingegnere elettronico si nasce o si diventa?

Nel mio caso si diventa. Non ho mai avuto una particolare passione per la tecnologia (tutt’ora cerco di evitarla e fallisco sistematicamente), nonostante  io abbia vissuto la transizione dall’analogico al digitale e il boom di internet. Tuttavia ho sempre subito il fascino dell’ingegneria come disciplina fortemente orientata alla progettazione. Sono un appassionato di Sherlock Holmes e il mio mito è sempre stato il professor Moriarty: un vero e proprio ingegnere del crimine. Ero indeciso tra elettronica e meccanica e alla fine ha vinto la prima, senza un particolare motivo. Ho vissuto la scelta di ingegneria elettronica come una sfida, non come una scelta naturale. Alcuni miei ex compagni di università ce l’avevano proprio nel sangue, io no.

W. Dopo la laurea, quale è stato il tuo percorso?

Dopo avere conseguito la laurea a Bologna, mi sono trasferito a Roma, non per lavoro ma per amore. Fortunatamente, sono riuscito subito ad inserirmi nel mondo della ricerca, e dopo una breve esperienza in un laboratorio di robotica all’università La Sapienza, sono stato assunto presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, dove tutt’ora svolgo la mia attività. In ISTC continuo ad occuparmi di robotica, ma la mia attività di ricerca è più orientata alla progettazione e lo sviluppo di modelli computazionali di supporto alla interazione tra umani e sistemi artificiali, come ad esempio i robots. 

W. Come vede il futuro un ingegnere elettronico?

Personalmente vedo un futuro in cui l’intelligenza artificiale avrà un forte impatto nella società, penso che sarà necessario ripensare molte cose alla luce della introduzione di sistemi artificiali sempre più sofisticati e collaborativi. Penso che diventerà naturale interagire con tali sistemi, siano essi robots o sistemi virtuali, ma penso che tutto ciò potrà avvenire in un ambiente che sarà progettato ad-hoc per favorire interazioni sempre più utili ai bisogni dell’uomo. Non penso che l’AI ci ruberà il lavoro, anzi penso che collaborare con i robots diventerà spontaneo come accendere o spegnere la luce.

W. Riusciremo a realizzare il cervello positronico?

Me lo auguro, e mi auguro anche che riusciremo a non fare la fine di Will Smith nel film “Io,Robot”! Realizzare robots super intelligenti, in grado di interagire come gli umani nel mondo, per come ce li ha descritti Asimov è di sicuro il sogno proibito di ogni ingegnere che lavora in questo campo. La realtà poi ci riporta coi piedi per terra e ci mostra come sia estremamente complicato progettare robots, pensando che possano autonomamente anche solo superare i limiti di un ambiente imprevedibile come quello in cui noi siamo immersi quotidianamente. 

W. Parlaci di Nao, il robot che ci guiderà all’interno di un museo

NAO

Nao è un robot umanoide, dalle sembianze di un bambino, alto 58 cm ed è largamente utilizzato in ambito di istruzione e ricerca. Il suo aspetto e le sue capacità interattive lo rendono particolarmente adatto a studi di interazione uomo-robot. Nel nostro caso, stiamo cercando appunto di sviluppare un sistema robotico che sia in grado di ricoprire il ruolo di assistente museale, e che possa sfruttare la propria autonomia decisionale per pianificare la visita ad un museo più adatta ai bisogni di ogni utente che intende usufruire del suo servizio.

NAO dovrebbe comunicare anche con altri sistemi intelligenti inseriti all’interno del museo e coordinarli per soddisfare a pieno i bisogni dei visitatori.

W. Il tuo sogno nel cassetto?

Ovviamente progettare e realizzare il cervello positronico!

W. Bene Filippo aspettando con curiosità l’arrivo di Nao nei nostri musei,ti ringrazio anche a nome delle Lettrici e Lettori di Detti e Fumetti per questa interessante chiacchierata. 

[Dario Santarsiero per Detti e Fumetti – sezione Scienza e Tecnologia- articolo del 05-08-2023] 

La Recensione di DETTI E FUMETTI di DIVENTA AUTORE DELLA TUA VITA il libro di Francesco Marconi edito da RIZZOLI

Amici finalmente ci siamo!

Francesco Marconi, che già avevamo  incontrato qualche anno fa  (QUI la nostra intervista), ieri ci ha dato la notizia:  a due anni dalla uscita di LIVE LIKE FICTION esce anche nella versione italiana  DIVENTA AUTORE della TUA VITA – 30  giorni per trasformare i tuoi sogni da bozza a capolavoro, edito per BUR – RIZZOLI.

Di cosa parla il libro:fr marconi filippo novelli disegno

“Dove ti immagini nei prossimi dieci anni? Che cosa vedi se pensi a come si svilupperà il tuo futuro? Se non riesci a rispondere a queste domande in modo immediato, se non hai un piano per raggiungere i tuoi obiettivi, questo è il libro giusto per te. Non l’ennesima guida su come avere successo, perché non è scritto da chi si sente arrivato all’apice della sua carriera, ma un testo unico per costruire il proprio percorso da un giovane innovatore, già di grande successo ma ancora “in viaggio”, in base alle sue osservazioni in tempo reale. Seguendo una provocatoria tabella di marcia di quattro settimane – in trenta capitoli, uno per ogni giorno del mese –, e con un metodo originale in sei fasi, denominato #CREATI, Marconi mostra come individuare i propri obiettivi, orientare l’energia, influenzare gli altri e sviluppare capacità di leadership per dar vita alla propria storia, mettendo da parte i cliché sulla carriera. Con racconti di vita vissuta, ricerche all’avanguardia, tattiche testate ed esercizi coinvolgenti. Perché il segreto per realizzare i sogni è scrivere il copione della propria vita.

Questo quanto ci ha raccontato nel sunto del sito. Ma noi volevamo conoscere la genesi. Ecco perché siamo andati a trovarlo.

F. : Ciao Francesco! come stai, ti va di raccontarci qualcosa in piu’?

Fr.: Certamente! Ti racconto come è nato questo libro. Nel luglio del 2015 avevo scritto un post nel mio blog ispirato alle osservazioni sulla creatività, la narrazione e i suoi scopi. Un giorno venne a trovarmi a New York un mio amico e mi disse che gli piaceva molto. Inizio a scattare qualche foto dei miei appunti, schemi che avevo sulla scrivania e a condividere  tutto cio’ con  qualche amico.  Questo piccolo gruppo si allargo e le mie osservazioni divennero in breve virali. Aggiunsi qualche ingrediente chiave come:

-feci dei post che necessitassero di una lettura di soli sette minuti

-trasformai i titoli in domande

e altre piccole cose.

Il riscontro crebbe ancora e decisi di farne un libro. Passai la bozza ad un ristretto gruppo di amici che con il loro feedback divennero dei veri e propri co-autori. Sono seguiti i feedback di persone del ramo come giornalisti, imprenditori ed artisti.

Costruire questa piccola comunità fu un’arma vincente.

Iniziai a proporlo ad alcuni editori. Ricevetti diversi rifiuti ma non fu grave. Nel 2017 riuscii a pubblicare il libro LIVE LIKE FICTION. Una volta ottenuto L'”oggetto fisico” in mano mi si aprirono molte opportunità. Qualcuno una volta mi ha detto che un libro infatti è il nuovo biglietto da visita che ognuno di noi dovrebbe avere.

Ho iniziato ad avere molte opportunità per fare quattro chiacchiere, workshop, conoscere persone.

Nel gennaio del 2018 è stato pubblicato in portoghese ed ora finalmente ad ottobre uscirà anche in italiano.

F.: Grande! Good Job! Sono proprio contento e non vedo l’ora che tu possa avere l’opportunità di essere conosciuto anche in Italia. Un’ ultima domanda.  Cosa ti porti a casa da questa esperienza, cosa hai imparato?

Fr.:  Quello che ho imparato? L’importanza di creare in modo incrementale e il potere della persistenza.

F. Allora che dire, al prossimo libro, ho letto che ne sta per uscire uno nuovo in questo prossimo mese (NEWSMAKERS -l’intelligenza artificiale e il futuro del giornalismo). Speriamo che l’attesa per averlo in italiano sia piu’ breve di questa volta… intanto comunque godiamoci

Diventa autore della tua vita

libro

 

Un saluto a nome dei lettori di DETTI E FUMETTI

Fr. Grazie a voi e a presto!

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – Sezione Letteratura ed Economia – articolo del 22 settembre 2019]

 

NIK e gli INCUBATORI, il viaggio a fumetti nel mondo delle STARTUP-vol.1

Buongiorno amici,

Nicola Mattina, in arte NIK il facocero bruno, l’ho conosciuto sui banchi del liceo, quando da direttore del Giornale scolastico Ozymandias mi chiese di entrare nella redazione come illustratore di storie a fumetti. Dopo qualche anno, a ruoli invertiti, ho l’onore di accoglierlo nella redazione di DETTI E FUMETTI in qualità di esperto di innovazione ed economia.

NIK nella vita reale è un imprenditore, un esploratore digitale, un esperto universale, un marito e padre di due ragazze. Studioso del processo continuo del” software che mangia il mondo”, è appassionato della trasformazione digitale, dell’open innovation, delle comunità di startup e di tutte le tecniche per inventare nuovi prodotti e nuovi modelli di business.

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Suona molto meglio in inglese: Entrepreneur, digital explorer, polymath, husband and father of two girls. I study the unstoppable process of “software eating the world” and I’m passionate about digital transformation, open innovation, startup communities and all the techniques to invent new products and new business models.

Sul suo profilo LINKEDIN vi potrete togliere qualsiasi curiosità sulla sua carriera, ma solo leggendo qui la sua nuova rubrica sul nostro BLOG  DETTI E FUMETTI potrete veramente cogliere il suo spirito e la sua professionalità.

Oggi vi racconto come OSVY l’ha conosciuto nel mondo dei baloon.

 

 

Si ringraziano i fumettisti e le relative case editrici. ZEROCALCALCARE, ROBERTO RECCHIONI, GIACOMO BEVILACQUA, EMILIANO MAMMUCARI, FUMETTOLOGICA e  TUNUE’ che, con spirito, si sono prestate alla gag per introdurre l’argomento di economia di questo episodio 

Si ricorda che il presente episodio trae spunto dall’articolo è già apparso su ECONOMY UP a cura di Nicola Mattina.

 

Rimanete connessi, un saluto, il vostro porcospino preferito!

[Filippo Novelli (disegni) e NICOLA MATTINA (testi)  per DETTI E FUMETTI – sezione Economia e Innovazione digitale – articolo del 28 ottobre 2017]

Potete leggere l’episodio direttamente qui sotto o scaricarvelo  in .pdf a questo link:

mattina gli incubatori pdf x detti e fumetti

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