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PRESENTAZIONE DEL LIBRO MARGARET FULLER, CORRISPONDENTE DI GUERRA, Quando Roma Capitale era un sogno di MARIO BANNONI per DETTI E FUMETTI

Cari lettori di DETTI E FUMETTI oggi abbiamo fatto quattro chiacchiere con lo scrittore Mario Bannoni

Autore di MARGARET FULLER, CORRISPONDENTE DI GUERRA, Quando Roma Capitale era un sogno.

F. Mario presentati ai nostri lettori

M. Prima di tutto non sono “uno scrittore” ma soltanto un appassionato di storia che studiando il nostro Risorgimento ha incontrato sulla sua strada il personaggio Margaret Fuller, una donna che amava molto il nostro Paese, da cui è purtroppo stata per tanti anni ignorata, e sta facendo di tutto per farla conoscere come merita;

Sono una persona a cui piace frugare nelle pieghe del passato per scovare tra le cose dimenticate le analogie che ci possono essere con il presente e, possibilmente, trarne insegnamento per il futuro. Insomma, la scrittura non è fine a sé stessa ma il risultato delle ricerche, delle osservazioni e delle esperienze che ho fatto, a beneficio mio e degli altri. Ma soprattutto un divertimento, non un lavoro in senso stretto, anche se libri come questi comportano anni di impegno.

F. Ho letto della vita di Margaret Fuller, ci vuoi raccontare meglio chi è stata?

M. In estrema sintesi, anche perché non voglio togliere al lettore il gusto di scoprire chi fosse dalla mia biografia del 2012 “Vi scrivo da una Roma barricata”, Margaret Fuller fu “figlia del New England per nascita, cittadina di Roma per adozione, cittadina del mondo per il suo genio”, come sta scritto sul suo monumento a Cambridge nel Massachusetts.

Donna coltissima, aveva studiato Roma e l’Italia già nel suo paese, e quando giunse qui sentì di essere giunta a casa, non di stare viaggiando.  Essendo una delle principali redattrici del suo giornale, fu incaricata di scrivere dei reportage dall’Italia: il caso volle che il suo lavoro a causa degli eventi politici e militari si trasformasse sino a farla diventare la prima donna corrispondente di guerra della storia.

F. Perché un libro su di lei e come si struttura?

M. Ho studiato a lungo la vita e le vicessitudini di Margaret, personaggio epico ed affascinante [..] Il libro è la raccolta di 27 reportage da tre diverse pubblicazioni tradotte in italiano: 

La New-York Daily Tribune (il suo giornale, per cui scrisse 25 articoli, prima e dopo la rivoluzione romana)

Il People’s Journal di Londra (per il quale scrisse un articolo in difesa di Giuseppe Mazzini, allora sotto attacco da parte di un giornale francese in lingua inglese).

La Democratic Review di Washington (per la quale scrisse un articolo “Ricordi del Vaticano”, che è in assoluto il suo ultimo lavoro giornalistico).

F. Un reportage di una guerra passata, la prima grande guerra di epoca moderna per la Roma se vogliamo, quando risuonano gli echi di una altra guerra nella nostra cara Europa, che significato assume?

M. Esatto. Nella mia prefazione ho esattamente colto proprio questa analogia, l’utilità di questa opera si basa proprio su ciò. La sola curiosità non giustificherebbe la lettura di un libro come questo che in 640 pagine riporta articoli di giornale di 200 anni fa.  L’analogia tra i fatti politici e militari di cui la Fuller fu testimone a Rome e gli avvenimenti più recenti è sorprendente. “Nel 1849 un corpo di spedizione francese sbarcò a Civitavecchia fingendo di portare al popolo dello Stato Romano la propria fraterna solidarietà. No, le truppe francesi non erano qui per sopraffare con la forza il governo di Roma: avevano innalzato l’albero della libertà, mostrato il tricolore francese insieme a quello italiano, accolto con parole rassicuranti i delegati dell’Assemblea costituzionale romana. Ma dopo pochi giorni con la scusa di esercitazioni di routine, spostarono le proprie forze su posizioni più strategiche, misero Roma sotto assedio e in breve tempo sconfissero le forze romane e abbatterono il governo che i romani si erano democraticamente dati.

Difesa di Roma, 29 giugno 1849
litografia di De Belli & Calamatta (MCRR)

Margaret Fuller, allora presente a Roma, ha testimoniato con i suoi reportage scritti su carta, con penna e inchiostro, e apparsi sul giornale dopo più di un mese dai fatti perché viaggiavano per nave, quello che oggi i corrispondenti ci raccontano e ci mostrano in diretta al telegiornale o su internet. Tutto è cambiato, ma non è cambiata la falsità con cui certi despoti si impossessano degli stati più deboli.”  

F. Quelli che tu narri, furono anni cruciali per il Risorgimento Italiano. Volendo fantasticare sugli eventi non accaduti e  senza scendere nel “politico stretto”,  come sarebbe oggi l’Italia se la Repubblica Romana avesse resistito? In particolare ci sarebbe potuta essere una  Italia democratica del Centro-Sud?

M. Quel periodo sembra molto complesso, ma si può semplificare così: esistevano due opzioni militari per liberare e unificare l’Italia allora divisa in sette, otto stati, di cui uno sotto dominazione straniera.  La prima opzione era quella monarchica, la seconda quella repubblicana.  Fallita l’opzione monarchica con la disfatta di Carlo Alberto, non supportato dagli altri sovrani italiani, tra i quali il papa, che a quei tempi era anche “re”, l’opzione repubblicana prese slancio, al punto che non solo a Venezia fu dichiarata la repubblica, ma anche a Firenze, a Genova e a Roma.  Roma doveva costituire il nucleo centrale al quale le altre repubbliche avrebbero dovuto aggregarsi, tanto è vero che l’Assemblea Costituente romana fu formata anche da rappresentanti non solo eletti a Roma, ma in tutta Italia.  Con i se e i ma non si fa la storia, ma se la Repubblica Romana non fosse stata abbattuta dall’intervento francese forse non avremmo dovuto vivere una tanto lunga parentesi monarchica e autoritaria, e attendere cento anni per vedere applicata una Costituzione democratica. 

9 febbraio 1849 – proclamazione della repubblica romana

F. Ci hai incuriosito molto e questo era lo scopo di questa chiacchierata. Dove troviamo il tuo libro? Quando e dove lo presenterai prossimamente?

M. Il libro è disponibile presso tutte le librerie e anche acquistabile o prenotabile da subito online presso i maggiori siti come Amazon, Hoepli, IBS, Libreria Universitaria, ecc. 

Potete andare sul sito mediante il link facendo click QUI

Il libro presenta oltre un centinaio di immagini d’epoca, con personaggi difficilmente visti da giovani tra i quali Mazzini, Garibaldi e perfino Karl Marx.

La presentazione ufficiale sarà il 27 settembre prossimo, in occasione dei 150 anni di Roma Capitale d’Italia (in ritardo per il Covid), alle ore 18:30 presso la Fondazione Studi per il Giornalismo Paolo Murialdi, via Augusto Valenziani 11 (piazza Fiume). Sarà presente Giuseppe Garibaldi, pronipote dell’Eroe, presidente dell’Istituto di Studi omonimo che ha sostenuto la pubblicazione del libro.

La bandiera della Repubblica Romana

F. Grazie a nome dei lettori di DETTI E FUMETTI, l’hub nel web che collega le diverse arti, in primis la letteratura.

M. Grazie a tutti voi! A presto.

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – sezione Letteratura- articolo del 1 settembre 2022]