PAOLO ALDIGHIERI – SCREENSAVER
tratto da APOGEONLINE
PAOLO ALDIGHIERI – SCREENSAVER
tratto da APOGEONLINE

La nostra indagine nel mondo del Free Comic Press continua: oggi è la volta di Zeto.
Come scrive l’editore sul suo sito “Zeto ha periodicità mensile, è edito da Creazioni PRINTAMENTE(Printamente s.n.c.) e viene distribuito nelle stazioni di Ladispoli, Cerveteri e Cerenova; al FORUM di Roma;ai bar, alle sale d’aspetto e negli esercizi che sponsorizzano direttamente il fumetto. Come ogni FCP, Zeto è indirizzato ad amanti del settore e con una ampio target d’età“.
La particolarità di Zeto rispetto all’altro FCP PIC NIC, di cui abbiamo trattato nel numero precedente, è che, mentre PIC NIC si avvaleva di un piccolo gruppo (di soli cinque autori) attribuendo il motivo principale del ritardo dell’uscita del n.°2 al fatto che gli autori-editori avevano avuto impegni extra; ZETO ha una squadra numerosissima, l’associazione di disegnatori,autori,sceneggiatori denominata AlfaBetaZeto, con una potenza di fuoco devastante.
Pertanto, stando al motto “l’unione fa la forza” Zeto dovrebbe essere una FCP con una grandissima diffusone e successo; eppure anche Zeto ha problemi nel trovare sponsor che gli permettano di coprire i costi per una maggiore diffusione e successo. Se da un lato è indubbio che una squadra di specialisti di marketing potrebbe dare una scossa a questa situazione, dall’altro è pur vero che un successo non commisurato alla bravura degli autori di FCP è dovuto ad un annoso problema italiano.
La scarsa attenzione di cui gode il fumetto in Italia, la reputazione di sotto-cultura a cui è relegato, fa si che il filone dei FCP stenti ad attrarre interesse tra gli sponsor, precludendo a questo canale una potenziale “enorme diffusione” (si pensi solo ai free press speudo-giornalistici che nella reltà si limitano a riportare i riassunti delle agenzie di stampa nazionali e tuttavia hanno tirature che raggiungono i 20 milioni di lettori).
[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI del 21 gennaio 2012]

Riportiamo un interessante articolo di Matteo Stefanelli su una realtà in divenire:Il Social Network del fumetto: Graphic.ly

Tributo a Hanna e Barbera Uno tra i piu’ grandi fumettisti ha origine italiana è Joseph Barbera figlio di un barbiere siciliano emigrato negli Stati Uniti Joseph Barbera insieme ad William Hanna hanno formato per decenni una straordinaria coppia di autori di disegni animati..Cresciuti negli studios della Walt Disney e poi passati, nel 1937, alla Metro Goldwyn Mayer, successivamente divennero produttori indipendenti. Con la loro arte e la loro fantasia creativa hanno impresso una forte impronta al piccolo mondo del cinema d’animazione. Quando nel 1937 Hanna e Barbera misero in cantiere Tom e Jerry il gatto e il topo che avrebbero debuttato nel 1940, divenendo poi protagonisti di una serie infinita di rocambolesche e divertenti avventure pochi credevano che la sfida con Disney potesse essere vinta. Invece la testardaggine dei due autori, unita a un’esecuzione di qualità e alla “cattiveria” dei protagonisti, non sempre presente nella più melensa produzione disneyana, hanno fatto di Tom e Jerry una coppia di successo premiata con 7 Oscar e almeno una dozzina di “nomination”. Per anni Tom e Jerry hanno combattuto una guerra eterna, non sempre cavalleresca, insaporendo con un pizzico di violenza e aggressività un mondo che la Disney aveva reso fin troppo dolciastro, e magari asettico. Esaurito il filone delle storie di Tom e Jerry Hanna e Barbera crearono una propria casa di produzione, ideando altri personaggi, da Braccobaldo all’orso Yoghi, ma soprattutto i Flinstones, ovvero gli Antenati, bizzarra famiglia di cavernicoli che non si fa mancare nulla della tecnologia del nostro tempo.
(liberamente tratto da un articolo di Carlo Scaringi)-[Estratto dalle note inserite su facebook da Filippo Novelli il giorno giovedì 5 agosto 2010]
Roy Fox Lichtenstein ( New York, 27 ottobre 1923 New York, 29 settembre 1997) è stato un artista statunitense, tra i più celebri esponenti della Pop Art.
Alterna l’attività espositiva con altri lavori. Realizza disegni tecnici per l’azienda Republic Steel, fa il designer e il vetrinista. Nel 1957 diventa assistente all’Università di Stato di New York. La sua pittura si avvicina all’Espressionismo Astratto. Compaiono nei suoi dipinti i primi personaggi dei cartoni animati: Topolino, Paperino e Bugs Bunny.
Fu solo nel 1961 che Roy decise che tipo di artista sarebbe stato. Decise di insersi all´interno della Pop Art, utilizzando le immagini della pubblicità dei prodotti che le persone consumano, scegliendo, per riprodurle, il mondo del fumetto e della tecnica della stampa industriale.
Le immagini dei fumetti più conosciuti vengono ingigantite e modificate da Lichtenstein attraverso la pittura a olio direttamente sulla tela, attraverso una tecnica che, però, rende quella stessa vignetta irriconoscibile fuori dalla sua storia originale.
[fonte: wikipedia + la giostra]
[Filippo Novelli per Detti e Fumetti del 21 gennaio 2012]
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