Professionista o "omo sanza lettere"?

Oggi la prosa di Leonardo viene giudicata tra le migliori del Rinascimento italiano; aliena da ogni retorica, artificio e sonorità, è tutta aderente alle cose: rifacendosi al linguaggio parlato, ha colore, robustezza, concisione, in modo da dare energia e spigliatezza all’espressione.
Leonardo si dimostrò inventore anche nella scrittura, tanto da apparire molto più moderno rispetto tanto ai suoi predecessori che ai suoi contemporanei. Francesco Flora dichiara che:”la prosa grande, la prima prosa grande d’Italia, è da trovare negli scritti di Leonardo”.
Ma ai suoi tempi non gli fu riconosciuta questa sua “professionalità”; era definito, come lui stesso riporta nel codice atlantico “Omo sanza lettere”, ossia uno che non conosce il latino. Ai suoi detrattori replicava così:
Siete Gente stolta! Non sapete che io potrei rispondervi, così come fece Mario ai patrizi romani: ”i professionisti, i letterati che si fanno ornamento delle altrui fatiche (citazioni, sapere derivato dagli altri e non derivato dalla propria fatica di genio ed inventiva)  il mio lavoro non vogliono riconoscere. La mia opera è tratta dalla esperienza, e non dalle parole di altri.
Sappiate che è l’esperienza la maestra degli autori di cui voi letterati, voi professionisti si riempiono la bocca. Perché il problema  resta quello della verità di ciò che si argomenta.
Manon ci si può fermare all’esperienza; essa  fa conoscere la realtà delle cose ma non da la necessità razionale dei fenomeni, la legge nascosta della manifestazione delle cose. La natura è costretta dalla ragione della sua legge che in lei infusamente vive. «nessuno effetto è in natura sanza ragione; intendi la ragione e non avrai più bisogno di esperienza; una volta compresa la legge che regola un fenomeno non occorre ripeterne l’osservazione:l’intima verità del fenomeno è raggiunta.
In conclusione due sono le cose che devi sapere: che le leggi che regolano la natura si esprimono mediante la matematica e che non esiste scienza che inizi e finisca nella mente senza prima passare per l’esperienza.
Leonardo da Vinci [ si ringrazia wikipedia per alcune citazioni ]
[Filippo Novelli per Detti e Fumetti del 1 agosto 2012]

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