Archivi categoria: L’ARTE DEL RICICLO

L’arte del riciclo. Allestire una scrivania 2.0 con componenti IKEA RICICLATI – Fatti prendere dal mood della IKEA REGENERATION

Avere la possibilità di cambiare mobilio dopo un tot di anni  prima dell’avvento dei mobili a basso costo (leggi IKEA & CO) era inconcepibile. Prima i mobili si tramandavano di generazione in generazione; chi di voi non aveva la scrivania, l’armadio o la madia della nonna? Dall’avvento del Cheap Forniture non è stato piu’ cosi’. Dopo un po’ di anni se vuoi cambiare mobili non ti fai tanti scrupoli. Li butti senza pensieri.

C’è una moda che sta spopolando, quella della IKEA REGENERATION. molti anziche’ buttare i mobili li riciclano per ottemperare alle sue nuove esigenze.

E’ capitato anche a noi di DETTI E FUMETTI che ci siamo fatti una nuova parete attrezzata, da MANGAKA 2.0.

Stavamo buttando un lampadario e una spalliera di un letto da bambino quando abbiamo applicato il protocollo IKEA REGENERATION.

Il lampadario è diventato una lavagna luminosa  su cui disegnare che, se appesa al muro, acquistava anche la funzione di lampada da tavolo.

La spalliera appesa al muro, distanziata con dei piedini, che diventano punti di aggancio per dei cestelli per colori, è divenuta una bellissima parete attrezzata per disegnare.

20190922_123619

20190922_174133

20190922_174319

 

sketch1569244845543Insomma oggi idealmente abbiamo ottenuto la famosa T-shirt brucola d’oro per l’arte del riciclo.

sketch1569234791224

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – sezione L’Arte del Riciclo – articolo del 23 settembre 2019]

 

I BAMBINI, L’ARTE E LE LORO LISTE DEI DESIDERI

Quest’anno al posto della lettera a Babbo Natale mi sono ritrovato sulla scrivania una lista di ben 7 desideri.

La lettera iniziava così:

Caro Babbo per queste feste vorrei..

1- realizzare delle cornici che mi ricordano il mare
2- correre a tutta velocità per il centro della la città
3- leggere storie di strani animali
4- realizzare l’action figure del cane del vicino
5- andare al Planetario per vedere come sta Plutone
6- andare al museo per copiare i quadri famosi con la carta copiativa
7- andare a dar da mangiare ai gabbiani sui tetti di Parigi

Cominciamo con il primo desiderio:

“ realizzare delle cornici che mi ricordano il mare”
Mesi fa eravamo andati al mare a raccogliere delle conchiglie.

La difficoltà dell’impresa in una scala da 1 a 10 era pari a 3. Missione compiuta.

“La manualità e l’arte”

Giocare all’arte visiva, scoprire le qualità dei materiali usati dai grandi artisti, come stoffe, carta, colla, cartone. Imparare giocando. Divertirsi a fare qualcosa di diverso dalla routine scolastica. Jean Piaget individua nel gioco il mezzo consono al bambino per sperimentare, apprendere, conoscere. “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Facendo e giocando i bambini conoscono gli strumenti e le regole del linguaggio figurativo, imparano a costruire immagini e messaggi, si avvicinano alla comprensione dei percorsi mentali e delle idee presenti nelle opere degli artisti. (*)”

Preso dall’entusiasmo per il successo del primo obiettivo ho deciso di realizzare tre desideri in una sola volta: il 2,3 e 6

2- correre a tutta velocità  per il centro della la città
3- leggere storie di strani animali 
6- andare al museo per copiare i quadri famosi con la carta copiativa
Correre in Centro con la folla e il freddo era praticamente impossibile …però una soluzione c’era.

A ROma ci sono due musei, il MACRO e il MAXXI, che ben si prestano all’impresa; sono pieni di scale, corridoi, passaggi e passatoie dove correre;hanno costruzioni su cui arrampicarsi, insomma un vero spasso. Li avremmo anche potuto vedere e leggere di animali fantastici e copiare i quadri famosi.

Attrezzati di cartella, colori e blocco notes siamo partiti e ci siamo divertiti moltissimo.

Grado di difficoltà 5. Missione compiuta.

 

“Il Museo.

L’alfabetizzazione artistica passa dalle visite al museo. Portare i bambini alla scoperta del museo, dove dimostrano di saper «leggere» le opere. 

 Insegnare l’Arte è un investimento culturale sulla comunità del futuro. Stimola e accresce la creatività, l’inventiva, la fantasia e l’abilità manuale, e insegna a raggiungere un risultato partendo dall’osservazione.

 Compito nostro è quello di trasmettere l’essenza comunicativa di un’opera e i suoi contenuti sotto forma di gioco. Guidare i bambini nelle sale espositive, certamente non per proporre modelli e, quindi, limiti al libero operare individuale. 

Occorre decidere in anticipo la parte (o le parti) del museo che si vogliono vedere in modo più approfondito; non costringeteli a soffermarvici troppo. Guardate le opere che vorrete vedere al museo su internet; stampatele e, se potete, lasciategli portare una o due figure per farlo andare a “caccia” delle opere all’interno del museo. La figura servirà come punto di partenza per parlare dell’opera. La visita al museo sarà piena di gioiose esclamazioni del tipo “Questo lo conosco!”(*).

Mi sono lasciato per ultimi i desideri più complicati nella speranza che se ne dimenticasse.

Ho iniziato a distrarla proponendole di colorare un disegno di dinosauro o di un drago, di realizzare un collage ritraendo il suo giocattolo preferito, la giraffa. L’ho avvicinata a nuove tecniche di disegno insegnandole l’uso della china.

Le ho ricordato l’importanza del riciclo e con la carta dei regali avanzata abbiamo fatto lo sfondo al suo disegno a china.

Ma non c’è stato verso. Non voleva rinunciare al suo desiderio: realizzare l’action figure del cane del vicino. Capite? non il pupazzetto, la statuina, no l’action figure. Troppo NERD!

L’unico materiale che avevamo in casa era la creta. Livello di difficoltà 7. Missione compiuta.

 Dare alcune regole

Prima di iniziare ad impastare la creta abbiamo disegnato il bozzetto del cane e le ho spiegato che occorreva costruire una struttura di sostegno altrimenti si sarebbe afflosciata … ho anche iniziato a raccontarle cosa era il cemento armato, il modulo di elasticità …mi guardava perplessa e quindi ho smesso ripromettendomi di riprendere l’argomento tra qualche anno [**]

 

Rimanevano gli ultimi due desideri uno facile l’altro impossibile:

5- andare al Planetario per vedere come sta Plutone

7- andare a dar da mangiare ai gabbiani sui tetti di Parigi

Mi ha detto lo sai che i pianeti del nostro sistema solare sono diminuiti. Plutone è stato declassato a pianeta nano. Vorrei vedere se lo hanno lasciato a Nettuno.

Lo abbiamo trovato. Per fortuna.

Con la scusa di andare al planetario, sapendo che in via provvisoria si era spostato a Villa Torlonia, ne ho approfittato per farle vedere una casa fantastica che non la trovi nemmeno nel libro di Biancaneve o nella terra di mezzo del Signore degli Anelli: Il Museo del vetro presso la Casina delle Civette.

E’ rimasta estasiata dalla bellezza delle vetrate e affascinata dai mille comignoli e tettoie.

Rimaneva da dar da mangiare al gabbiano. Costruiamolo noi le ho detto. Iniziava in quel momento il  Laboratorio di robotica di Tecno-town e così con il computer e i mattoncini della Lego lo abbiamo fatto!.

Livello di difficoltà 8. Missione compiuta?

Macchè …mi dice questo è finto e da qui non si vede la torre Eiffel.

Eravamo ai Fori Imperiali  e ad una bancarella di souvenir compro la torre, saliamo sull’Altare della Patria… e anche l’ultimo desiderio viene esaudito.

Livello di difficoltà 10. missione compiuta.

La migliore vacanza delle mia vita, credetemi.

(*) citazioni e altri approfondimenti sul tema li trovi qui:

http://www.magnanirocca.it/fmr/perche-portare-i-bambini-al-museo/

http://www.touringclub.it/notizie-di-viaggio/musei-e-giusto-portare-anche-i-bambini

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI- Sezione ARTE – Articolo del 6 gennaio 2015]

Bracciale con cerniera- Viola per L’arte del riciclo

Care amiche ed amici oggi voglio raccontarvi come si crea un bracciale da una cerniera.

Dai su, chi nei cassetti di casa non ha delle vecchie cerniere? O magari si possono togliere prima di gettare via un vecchio capo di abbigliamento…

Ebbene prendetene una, tagliate la stoffa intorno alla parte metallica e bruciate delicatamente i fili che inevitabilmente escono in fuori. Aggiungete delle decorazioni a piacere… e voilà ecco realizzato uno splendido bracciale all’ultima moda, sempre all’insegna del riciclo!

[Francesca Pietrocarlo per DETTI E FUMETTI – sezione Riciclo – articolo del 25 gennaio 2014]

La collana egizia di Viola per DETTI E FUMETTI

Tutti i miei familiari ed amici ormai lo sanno: prima di gettare qualsiasi oggetto mi chiamano e mi chiedono se, da quello scarto, possa nascere qualcosa di bello.

Mia mamma l’altro giorno mi ha detto che stava per gettare nella spazzatura delle vecchie forcine nere per capelli; le ho visionate e, trovandole in uno stato ottimo, ho deciso di creare una collana egizia.
Come fare per realizzarla? E’ semplice:

– Prendete delle forcine nere, delle perle ed infilatele in un filo armonico per collo.

Et voilà, l’effetto finale è garantito…e molto scenografico!

Se vorrete potreste anche farci degli splendidi orecchini, magari usando le forcine colorate. Insomma io vi ho dato lo spunto, poi sta a voi!

Ciao e alla prossima invenzione con il riciclo, la vostra Viola.

[Francesca Pietrocarlo per DETTI E FUMETTI – sezione Arte del Riciclo – articolo del 29 novembre 2013]

Non c'è due senza tre: collane da bracciali per L'arte del riciclo: VIOLA per DETTI E FUMETTI

Se avete figlie femmine come me allora avete casa piena di bracciali. Ne vogliono sempre di nuovi, se li scambiano con le amiche. insomma un vero e proprio delirio.

Che fare? Approfittate della situazione. prendete quella vostra vecchia collana che non mettete piu’ e riciclatela!

Si taglia ogni tre anelli e si unisce loro un bracciale, si taglia e si attacca un altro bracciale. Ed ecco la vostra nuova collana…. ma attente a non farvela rubare da vostra figlia!

Ecco la scheda da collezionare.

[Francesca Pietrocarlo per DETTI E FUMETTI- Sezione arte del riciclo- articolo del 12 novembre 2013]

Collane: Viola colpisce ancora per l’Arte del Riciclo su DETTI E FUMETTI

Quale è la cosa più colorata che ti capita sotto-mano quando sei in cucina? Ma le spugnette, è ovvio!

Avete mai pensato che ci si potrebbero fare collane? Come? E’ semplice

·         sceglietele dei colori che più vi piacciono

·         tagliatele a pezzetti di misure variabili da circa 1×1 cm fino a 3x3cm

·         infilate i pezzetti uno dopo l’altro a formare la collana usando ago e filo di nylon

·         inserite delle chiusure per bijoux e…….voilà, un’altra collana è pronta!!!

Ecco la mia scheda da conservare.

Ciao da Viola

[Francesca Pietrocarlo per DETTI E FUMETTI – sezione Arte del riciclo – Articolo del 12 novembre 2013]

Le nuove collane di VIOLA per L'ARTE del RICICLO di DETTI E FUMETTI

Quanto sono belle le cannucce colorate, perché non sfruttarle per creare qualche nuovo gioiello?

  • sceglietele dei colori che più vi piacciono
  • tagliatele a pezzetti di misure di circa 4 cm l’uno,  la precisione non serve, anzi la discontinuità rende più gradevole il lavoro finale
  • infilate i pezzetti di cannuccia su un filo morbido alternandoli a perle leggere (meglio se metalliche) dal buco largo. Componete almeno 10 fili di questo tipo
  • assemblate tutto insieme, annodate o inserite delle chiusure per bijoux e…….voilà!!!

Ecco la scheda da collezionare

Ciao da Viola.

[Francesca Pietrocarlo per DETTI E FUMETTI- sezione Arte del  Riciclo – Articolo del 12 novembre 2013]

 

Viola e la spilla con il fiore di feltro per DETTI E FUMETTI-l’arte del riciclo

Ciao ragazze e ragazzi, questa sera ho un gran gala. Metterò il mio tubino nero e, per non smentirmi, un gioiello fatto da me: una spilla con un fiore di feltro.

E’ semplicissimo da realizzare, provate anche voi. In quattro semplici passi avrete il vostro gioiello personalizzato. Ecco come fare:

a) prendete un pezzo di feltro o pannolenci

b) ritagliatelo a forma di fiore, tagliando il panno in cerchi concentrici.

c) cominciate ad arrotolare il panno partendo dalla parte più piccola. Via via che arrotolate mettete qualche punto (o un po’ di colla a caldo, come vi trovate più comode)

d) infine prendete una spilla ed incastonateci il fiore; in quattro semplici passi avrete realizzato uno splendido bijoux!

Ciao da Viola e …continuate a seguirmi su DETTI E FUMETTI-sezione l’arte del riciclo!

[Francesca Pietrocarlo per DETTI E FUMETTI- sezione Arte del riciclo- articolo del 31 ottobre 2013]