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CIAO CAVALIERE NERO

Gigi Proietti

Caro Gigi,
ci hai lasciato proprio nel giorno del tuo compleanno. Forse eri stanco di questa cupa atmosfera che ci stava avvolgendo e rovinava il tuo spirito allegro e sereno.

Hai deciso di incamminarti su un sentiero che in questi giorni è illuminato da una grande luna piena tonda come la tua voglia di vivere.

In qualunque posto tu sia, sicuramente ci sarà da organizzare un nuovo spettacolo per tutti quelli che come te hanno deciso che era ora di cambiare scena e commedia.

Quando ti intitoleranno un teatro, una scuola o una via, perché lo sai che presto questo succederà, siamo certi che non ti darai delle arie; resterai sempre una persona umile ma nello stesso tempo sorprendente.
Ciao Gigi
Filippo e Dario [Detti e Fumetti Roma 2 novembre 2020]

FARE TEATRO, il nuovo libro di DARIO SANTARSIERO E FILIPPO NOVELLI.

La nostra collana si arricchisce di un interessante libro illustrato che racconta di un viaggio nel mondo del teatro alla scoperta dei mestieri di autrice, regista, attrice, direttrice, insegnante. Attraverso interviste e approfondimenti Willy ci fa immergere nella variopinta atmosfera del palcoscenico. Un libro da portare con se, ricco di aneddoti e retroscena che le amiche e gli amici che abbiamo intervistato hanno reso prezioso.

[FILIPPO NOVELLI per DETTI E FUMETTI – sezione Teatro – articolo del 27 agosto 2020]

WILLY INTERVISTA STEFANO PANCARI DI ROCK’N’SAFE

Qualche giorno fa il nostro Ambassador Mirò, alias Michele Rovida, è stato ospite di Stefano Pancari, ideatore di ROCK’N’SAFE e CEO di Sfera Ingegneria(**), a parlare della nostra operazione di sensibilizzazione a fumetti contro il COVID 19.

Sfefano su Rock’n’safe racconta come non sia possibile vivere senza l’Arte: “[…] Immaginiamo per un attimo una vita senza Arte. Facciamolo solo per un attimo altrimenti saremmo inghiottiti in una bolla di tristezza. Mentre molti di noi stanno già lavorando, mentre altro stanno facendo il conto alla rovescia, gli artisti e tutto il popolo che lavora a loro servizio sono fermi ai box senza prospettive all’orizzonte. Io desidero tornare ai concerti dal vivo, alle fiere di fumetto, desidero tornare a teatro così come al cinema.[…]

Sfefano ha deciso di mixare Rock e Safety perché ritiene che intervistare delle Safety Rockstar è importante per il grande esempio che riescono a darci quando sono sul palco

Personalmente mi piace molto il suo atteggiamento quando riflette sui momenti difficili del suo lavoro e su come si prefigge di reagire: “[…] occuparsi di sicurezza sul lavoro non è tutto rose e fiori perché ci sarà spesso chi ti schernirà, chi ti sottovaluterà, ci saranno le volte che il tuo “metodo” non funzionerà, ci saranno volte che nonostante le tue raccomandazioni qualcuno si farà male. In quei momenti in cui il morale a pezzi potrebbe farti desistere dalla tua missione, accetta un mio consiglio: metti un bel brano rock, quello che preferisci, ad alto volume, alzati in piedi (fisiologia) e scatenati come se fossi tu a suonare. Non è una formula magica certa, ma ci sono ottime possibilità che dopo tutto darai ragione a quel genio di Pete Townshend e nella tua testa (dialogo interno) tornerà a parlarti quella voce impavida che ti farà fare la differenza”.

Michele e Stefano già si conoscevano; sono entrambe Ambassador di ITALIA LOVES SICUREZZA (*).

Michele ha trovato non poche affinità elettive tra il progetto di ROCK’N’SAFE e DETTI E FUMETTI.

Ce ne ha parlato a Willy e me tanto che Willy, alias Dario Santarsiero, pieno di entusiasmo ha pensato bene di contraccambiare l’ospitalità per farvi conoscere meglio Stefano e il suo modo di coniugare Rock e Sicurezza.

Stefano ci ha regalato una bella intervista raccontandoci come l’Arte e la Cultura vadano protetti, specialmente in questo periodo di ripartenza convivendo con il virus.

Qui trovate una bella chiacchierata tra Dario e Stefano.

CONDUCE:  DARIO SANTARSIERO (WILLY IL BRADIPO)

OSPITE: STEFANO PANCARI

tasto play willy e stefano intervista

 

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI -Sezione Musica- articolo del 8 Maggio 2020]

 

(*) ITALIA LOVES SICUREZZA
E’ un progetto ideato e coordinato dalla Fondazione LHS (di Saipem), una realtà no profit che nasce con la missione di diffondere una nuova cultura di salute e sicurezza in Italia, proponendo strumenti pratici per comunicare in maniera innovativa ed emozionale queste tematiche, a partire dai luoghi di lavoro per arrivare ad ogni ambito sociale.
Fondazione LHS, in occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, nel 2015 lancia il primo roadshow di “Italia Loves Sicurezza”, che si sviluppa in tre tappe: Torino, Milano e Piacenza. In ogni città vengono proposte varie iniziative a titolo gratuito, destinate a diversi target, tra cui laboratori per le scuole, workshop per professionisti e spettacoli teatrali per la cittadinanza.
L’iniziativa è un grande successo e l’obiettivo che Fondazione LHS si dà per le successive edizioni, è quello di coinvolgere sempre più persone in tutta Italia per moltiplicare a livello esponenziale l’impatto generato da questo tipo di attività non convenzionali, legate alla celebrazione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, del 28 Aprile. Per fare ciò era però necessario poter contare su una rete di persone intraprendenti e motivate, che avessero a cuore questa missione e potessero mobilitarsi su tutto il territorio per raggiungere l’obiettivo comune: diffondere il virus della Salute e della Sicurezza. Così nascono gli “Ambassador” – portatori dei valori e dei messaggi di “Italia Loves Sicurezza”, che diventa il nome del movimento formato dagli stessi.
Ogni Ambassador contribuisce ogni giorno attraverso le proprie azioni, il proprio esempio, la propria influenza e la propria leadership a rendere l’Italia, un paese più sicuro in cui vivere e lavorare. L’impegno degli Ambassador culmina nel Roadshow del 28 Aprile, con la realizzazione di un evento non convenzionale nella propria città. Nel 2016, Italia loves Sicurezza ha toccato oltre 50 città con un calendario di 100 eventi nelle aziende, nelle scuole, nei teatri e nelle piazze.
Nel 2017 raddoppiano le città toccate dal Roadshow e arrivano a 300 gli eventi organizzati dagli Ambassador, tra cui: laboratori didattici, spettacoli teatrali, flashmob, sessioni di formazione interattiva, programmi radiofonici, video  installazioni e iniziative di edutainment, tutte centrate sui temi di Salute e Sicurezza. Ma è nel 2018 che Italia Loves Sicurezza raggiunge il primo eccezionale traguardo con gli oltre 700 eventi realizzati, per un totale di più di 1.100 eventi in tutta Italia nel primo triennio di vita del movimento.
Un numero simbolico – le stesso delle persone che ogni anno in Italia perdono la vita sul lavoro – che ci ricorda che la strada da percorrere è ancora lunga e in salita, ma ci conferma che un cambiamento è possibile.
Trovi i riferimenti QUI
(**) SFERA INGEGNERIA
E’ una società di consulenza e sicurezza sul lavoro. Trovi i riferimenti QUI

Willy intervista Angelita Puliafito – fare la regista è una vocazione

Come vi raccontavo negli altri due articoli di oggi, ho deciso di fare un’ improvvisata alle attrici Laura Sorel ed Elodie Serra e alla regista Angelita Puliafito che in questi giorni stanno provando la mia commedia “Piaceri Nascosti”

Piaceri Nascosti 19-20-9- 2019 Teatro Petrolini

 

che andrà in scena, al Teatro Petrolini, il 19 e 20  settembre 2019 nell’ambito della La quinta edizione del Roma Comic Off, il festival della comicità della Capitale, dal 10 al 29 settembre 2019.

manifestazione

 

Quando mi avvicino ad Angelita Puliafito, non si scompone, anzi mi guarda con un misto di sarcasmo e ironia.

W. Ciao Angelita!

A. Sei in ritardo!

Questa volta tocca a me rimanere sorpreso.

W. Ma veramente ero passato per caso!

A. Non importa, sei comunque in ritardo! Tanto lo sapevo che saresti passato prima o poi per intervistarci!

W. Mi arrendo, con te non c’è scampo! Posso intervistarti!?

A. Devi!

W. Prima di parlarci della commedia “Piaceri Nascosti” racconta ai lettori di Detti e Fumetti come è nata la passione per la regia e quale è stato il tuo primo lavoro da regista.

A. Ho studiato al DAMS indirizzo spettacolo e poi un corso di regia alla casa dello spettacolo mi ha dato le giuste competenze… Ad ogni modo già prima mi piaceva costruire gli spettacoli… Anche da bambina facevo muovere le bambole costruendo sempre delle storie dove il regista ero io. Il mio primo spettacolo da regista… Perché tu non lo sai ma io ho fatto anche l’attrice, e son tutt’ora una cantante, dicevo il mio primo spettacolo da regista è stato Peter Pan il musical, a ripensarci oggi, mi vengono i brividi…. cmq fare teatro che sia esso l’attore, o il regista o l’autore è quasi una vocazione

W.Piaceri Nascosti è improntata sulla tecnologia e la solitudine cosa ti ha suscitato questo binomio!?

A.trovo che entrambe le cose camminino di pari passo… Basta guardarci attorno per capire quanto la tecnologia ci abbia resi soli.

W.Ultime due domande.

La prima: trovi più intesa dirigendo attori o ti rapporti meglio con le attrici!?

La seconda: in un mondo, mi riferisco al quello del cinema e del teatro, ancora appannaggio maschile, come si rapporta una regista donna!?

A. Rispondo alla prima: Mi piace molto lavorare con gli uomini, sono precisi, molto in ascolto trovo stimolante approcciarmi a loro in quanto davvero sono totalmente diversi da noi, anche la gestione dell’ansia è diversa… Le donne sono smart, intuitive, energiche ma eccessivamente nevrotiche.

Rispondo alla tua seconda domanda… La donna regista a teatro è una figura diciamo tutto sommato nuova, agli inizi è stata dura farsi ascoltare specie dalle maestranze che non sempre mi davano credito, oggi io personalmente non sento più l’ostacolo.

W.Ringrazio anche te a nome dei lettori di Detti e Fumetti

A. Figurati è stato un piacere! Resti a cena con noi!?

W. Ma certo!

[ Dario Santarsiero per Detti e Fumetti – Sezione Teatro – articolo del 18 settembre 2019]

 

Willy intervista Elodie Serra – Come vedo i rapporti umani

Cari amici come vi dicevo nel precedente articolo ho deciso di fare un’ improvvisata alle attrici Laura Sorel ed Elodie Serra e alla regista Angelita Puliafito che in questi giorni stanno provando la mia commedia “Piaceri Nascosti”

Piaceri Nascosti 19-20-9- 2019 Teatro Petrolini

che andrà in scena, al Teatro Petrolini, il 19 e 20 settembre 2019 nell’ ambito della La quinta edizione del Roma Comic Off, il festival della comicità della Capitale, dal 10 al 29 settembre 2019.

manifestazione

Mentre Laura Sorel prende posto sul palco ed inizia a provare la scena che la regista Angelita Puliafito gli ha chiesto, mi avvicino ad Elodie Serra. Anche lei sorpresa dalla mia presenza non prevista in teatro.

W. Ciao Elodie!

E. Ciao! Come mai da queste parti!?

W. Ero libero e sono passato. Senti, prima ho intervistato Laura per il Blog Detti e Fumetti, ti va se intervisto anche te!?

E. Ma certo!

W. Prima di tutto raccontaci la tua carriera di attrice

E. Ho iniziato a studiare recitazione durante i miei studi tra il Liceo artistico e l’Università del sud Toulon var in Francia. Di padre sardo e mamma francese sono cresciuta con due culture ed ho messo il primo piede nel mondo dello spettacolo nel 2005 come finalista a Miss Italia nel mondo ed altri primi passi come valletta per il festival di Sanremo nel 2006. Dopo di che ho preso parte in una compagnia teatrale francese per diversi anni , avvicinandomi poi al cinema e alla televisione in Francia nella serie Tv la vendetta, ed più recentemente con una parte vicino a Marco Giallini e Claudio Santamaria nel film rimetti a noi i nostri debiti su Netflix . Proseguendo in Italia con il teatro ho il piacere di lavorare nella compagnia di Fabio Gravina a teatro prati che ha saputo sfruttare le mie origini creando dei ruoli multilingue, sia per La Presidentessa che in Na Santarella, recentemente anche con Patrizia Schiavo al teatro off-off per il Laboratorio della Vagina e infine con Renato Capitani per la rassegna Al di là dei sogni al teatro Petrolini. Debutterò a Novembre con la compagnia francese di Roma diretta da Helene Sandoval, all institut saint Louis con una nuova avventura !

W. Come ti senti nei panni di una bambola sexy!? E come vedi il ruolo della donna nel mondo dello spettacolo!?

E. Prima di tutto mi diverto da morire ed è la prima volta che mi capita un ruolo androide se si può dire ah ah.

Il confine è sottile tra l’essere umano e la bambola, che sembra raggruppare tutte le caratteristiche richieste per un rapporto di coppia, senza i difetti. Il mio personaggio non ha la facoltà di desiderare l’altro ma è programmata per essere desiderata . Il confronto con la Cliente Raffaella che riceve questo regalo è scontroso perché non li era destinato. Direi che la mia più grande difficoltà è stata di disumanizzarmi mantenendo comunque una sensualità propria alla bambola destinata a fare sesso, come unico scopo. Si scoprirà presto se ci sono riuscita !

Il ruolo della donna nel mondo dello spettacolo è soggetto a troppe controverse e viene avvolte dimenticato l’interesse iniziale di questo mestiere . Fare l’attrice non coinvolge per forza una bellezza esterna, un bisogno di esuberanza o un gioco di seduzione . Per me fare l’attrice è comunicare emozioni, trasmettere dei messaggi importanti, permettere alla gente di identificarsi e ritrovarsi nel nostro personaggio… la stessa identica cosa che fa l’attore uomo in questo campo.

W. Voglio farti la stessa domanda che ho fatto a Laura: essere dirette dalla regista Angelita Puliafito che sensazioni ti suscita!?

E. Innanzitutto abbiamo un rapporto umano molto bello che ci permette tanta onesta sul lavoro senza pudore o paura di offendere. Mi ha lasciato tanta libertà nella creazione del personaggio dandomi i tratti generali ma ha tenuto che ciu-là esca prima da una mia fantasia per poi modificare e rettificare il tiro. Molto disponibile in questo periodo non abbiamo avuto orari, Angelita ed una donna incredibile, regista, cantante ma anche mamma devota che riesce a conciliare tutto con un energia senza fine !

W. Molto bene, pare che la regista ha dato cinque minuti di pausa, così posso intervistare anche lei. Grazie Elodie anche a nome dei lettori di Detti e Fumetti

E. Grazie a te ci vediamo dopo!

[Dario Santarsiero per Detti e Fumetti- Sezione Teatro- articolo del 18 settembre 2019]

Willy intervista Laura Sorel – La mia visione della tecnologia

Cari amici ho deciso di fare una improvvisata alle attrici Laura Sorel ed Elodie Serra e alla regista Angelita Puliafito che in questi giorni stanno provando la mia commedia “Piaceri Nascosti”

Piaceri Nascosti 19-20-9- 2019 Teatro Petrolini

che andrà in scena, al Teatro Petrolini, il 19 e 20  settembre 2019 nell’ambito della quinta edizione del Roma Comic Off, il festival della comicità della Capitale, dal 10 al 29 settembre 2019.

manifestazione

Mentre Elodie Serra sta provando una scena del suo personaggio, la bambola sexy, ne approfitto per parlare con Laura Sorel.

W. Ciao Laura!

L. Ciao, che sorpresa! Come mai sei qui!?

W. Ho voluto farvi un’ improvvisata e magari intervistarvi a tutte e tre per il blog, Detti e Fumetti. Ti va!?

L. Ma certo!

W. Bene, i nostri lettori sono curiosi di saperne di più sul tuo passato di attrice di teatro, comica e cantante della canzone napoletana

L. nasco come soubrette a Napoli, come cantante ho collaborato con Eugenio Bennato, Emilio Massa e tanti altri. Non volevo proprio fare l’attrice… Ma il teatro ti chiama a se senza che tu possa rifiutare e così dalla prima rappresentazione… Tra noi e stato amore e odio. Ho iniziato come comica con Alvaro Vitali, Antonella Stefanucci, Gigi Savoia e i miei ruoli erano quelli della femme fatale.

in questo ruolo interpreti una donna di mezza età che entra in contatto con una tecnologia troppo avanzata per i suoi parametri, come ti rapporti tu nella vita di tutti i giorni con una tecnologia che ormai invade anche il nostro privato!?

L. Ecco da femme fatale oggi sono una donna di mezza eta’ (ride) ma non una donna qualsiasi… la tecnologia mi affascina e mi spaventa allo stesso modo… Perché come sostiene il mio personaggio io provengo dalla vecchia scuola quella dei contatti umani.

 

Accetteresti di recitare con un robot con fattezze umane che sappia muoversi sulla scena ma rimarrebbe pur sempre una macchina!?

L. Certo, ma sicuramente la vittoria sarebbe mia in quanto io posseggo un elemento che la macchina non avrà mai… il sentimento, la passione, la strizza e, come diciamo a Napoli, la cazzimma.

Un’ultima domanda e ti lascio andare: essere dirette dalla regista Angelita Puliafito che sensazioni ti suscita!?

L. Mi piace tanto lavorare con lei una regista giovane ma con la verve dei grandi registi, ti segue passo passo, ti sprona, ti dirige… e ti assicuro che non è quest’ultima una caratteristica così scontata nel nostro ambiente.

W.Vedo che Elodie ha finito, credo che tocchi a te

L. Esatto! ci vediamo dopo.

W. A dopo e grazie a nome dei lettori di Detti e Fumetti

 

[Dario Santarsiero per Detti e Fumetti- Sezione Teatro – Articolo del 18 settembre 2019]

PIACERI NASCOSTI di Dario Santarsiero al Roma Comic Off ed. 2019 – per la regia di Angelita Puliafito – Recitano Laura Sorel ed Elodie Serra

Cari lettori, torna, questa volta al Teatro Petrolini di Roma [TESTACCIO] , una mia commedia “Piaceri Nascosti”.

Piaceri Nascosti 19-20-9- 2019 Teatro Petrolini

Andremo in scena nell’ambito della quinta edizione del ROMA COMIC OFF, il  Festival della Comicità di Roma – 

manifestazione

Questa settimana, nei giorni 19 e 20 settembre, è in programmazione PIACERI NASCOSTI

programma manifestazione

La sapiente regia di Angelita Puliafito  ha saputo guidare le due brave attrici protagoniste Laura Sorel ed Elodie Serra in una commedia dal sapore agrodolce, dove la tecnologia entra nella nostra vita fino ad imporre con chi (con)dividere la nostra intimità.

 

Raffaella, una bella single di mezza età, Laura Sorel, riceve per errore un voluminoso pacco, al cui interno c’è una bambola sexy di ultima generazione, Elodie Serra.

Tra gag, difesa e attacco il finale vi stupirà!

[Dario Santarsiero per DETTI E FUMETTI – Sezione TEATRO – articolo del 16 settembre 2019]

Info:

QUANDO: 19 e 20 settembre, ore 21:00
DOVE: Teatro Petrolini (Sala Petrolini) Via Rubattino, 5 – Roma [ZONA TESTACCIO]

Prenotazioni: 06 575 7488
Biglietto 12€

Il  teatro della vita di Dario Santarsiero

Ciao Amici di DETTI E FUMETTI

Nell’immaginario collettivo la Vita è spesso paragonata al Teatro. Sinceramente non riesco a vederla così. A mio avviso, Vita e Teatro sono due entità separate che si incontrano solo in alcuni punti ma che si distanziano in molti altri.

Vorrei oggi con voi approfondire questo tema del quale avevo solo accennato in “DA GRANDE FARO’ L’ARTISTA” – Libro del collettivo DETTI E FUMETTI edito da FN GRAPHIC STUDIOS e distribuito da AMAZON  – di cui sono co-autore (facendo click sulla immagine sotto potete avere tutti i riferimenti per quel che riguarda i contenuti e l’acquisto)

da grande

VITA e TEATRO convergono quando si parla della figura dell’attore. Gli attori, coloro che si spogliano della loro umanità per vestire quella del personaggio che la Commedia o il Dramma impone loro. Denudatisi, la vita reale svanisce per lasciare il posto alla Fantasia.

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Altro punto comune tra VITA E TEATRO sono le Trame.

Alcune sono basate su fatti veri, il più delle volte drammatici  e per questo motivo, spesso pesanti e poco adatti a trasportare lo spettatore in un mondo parallelo; la loro drammaticità finisce per tenerlo incollato nel mondo reale. Nel libro “Cosa farò da grande”,  ho già narrato dell’accostamento Teatro- Fantasia e del Teatro come Mistero! Ora vorrei aggiungere un bit in più’.

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In fondo a chi di voi la vita reale non sta stretta? Non che non sia fantastica o misteriosa di per se; ma c’è un ma; mi spiego meglio: le bollette a fine mese, il mutuo, l’apparecchio dei denti da acquistare per i nostri  figli e tanti altri problemi, creano alla  vita delle zavorre delle quali a volte si fa fatica a liberarsi. Di contro il solo entrare in un teatro e respirare quell’aria viziata ma carica di anni di spettacoli, di storie, di Avventura, ti permette di lasciare la vita di tutti i giorni appesa al guardaroba e di indossare la Fantasia. Lei ti trasporterà lontano dalla pesantezza della quotidianità per qualche ora almeno; credetemi non è poco.

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[Dario Santarsiero per DETTI E FUMETTI – sezione Teatro – articolo del 2 settembre 2019]

Willy intervista Enrica Corradini, autrice di “Non vedo l’ora”.

 

 

Cari amici di DETTI E FUMETTI nell’ultima intervista Vi avevo già accennato di Enrica Corradini, (vedi art. Intervista a Gloria Luce Chinellato del 20 giugno 2019) che, oltre ad essere l’autrice di opere teatrali come:  “Non vedo l’ora”, “Capodanno in giallo noir”, “Il caro (e)stinto” e “Se quella sera”, e’ anche la mamma di Gloria Luce Chinellato, attrice e regista. Questo grado di parentela, mi ha incuriosito ed ho deciso di intervistarla.

Come da mia abitudine chiamo Enrica per concordare un appuntamento e scambiare quattro chiacchiere. Ecco qui sotto l’intervista che ne è uscita.

W. Buongiorno Enrica, grazie per aver accettato il mio invito, con questo caldo.

Forse è meglio se ci sediamo da qualche parte e ci beviamo un bel succo di frutta fresco, che dici!?

E. Buongiorno a te Willy, è un piacere per me conoscerti e sono d’accordo per il succo di frutta.

Ora che siamo seduti al fresco a gustarci le nostre bibite, inizio con le domande.

W. Come sempre i nostri lettori vogliono sapere come è nata la tua passione e se fin dall’inizio ti sei dedicata alla sceneggiatura.

E. Sicuramente la passione per il teatro me l’ha trasmessa mia Madre. Da bambina mi sedevo al suo fianco il venerdì sera e insieme guardavamo il “venerdì di prosa”, una trasmissione televisiva che proponeva gli spettacoli teatrali dell’anno. I suoi commenti e i suoi giudizi, che in realtà non ricordo se non come memoria di una memoria, mi hanno spinta oltre. Da Venezia mi ero trasferita a Milano e lì, per caso un giorno, sono passata di fronte al Piccolo Teatro. Un cartello diceva che si organizzavano pomeridiane per scolaresche. Detto fatto; ho iniziato a prenotare biglietti per la mia classe. Avevo 12 anni ma per  la mia intraprendenza al telefono, ero stata confusa per una professoressa. Tralascio l’imbarazzo provato nell’essere stata invitata in un elegante terrazza, allora di gran moda, e di essermi trovata in gonna a pieghe e calzettoni in mezzo ai più grandi attori e attrici del tempo! Ricordo invece l’emozione del primo spettacolo cui ho assistito: La guerra delle due rose per la regia di Strehler. Un’esperienza che mi ha segnato positivamente, facendomi appassionare al il teatro al quale, però, mi sono avvicinata solo come spettatrice. E tale sono rimasta fino a qualche anno fa.

Di formazione sono Storica dell’Arte e  in qualità di scrittrice ho pubblicato libri di: arte,  costume, racconti e romanzi.  Un giorno mia figlia Gloria Luce, che tu conosci e della quale credo tu conosca bene il carattere e la determinazione, mi ha obbligato a riprendere un vecchio testo teatrale ed a metterlo in scena. E’ stata in quella occasione che da spettatrice sono divenuta autrice di teatro.

W. Quando crei i personaggi, ti ispiri a persone reali, cioè quelli che incontri per la strada o sono tratti da altre fonti come ad esempio un libro che hai appena letto!?

 E. Sono convinta che lo scrittore sia un ladro incolpevole. Io cerco di rubare a tutti. Soprattutto alle persone reali che osservo con molta attenzione.

W. Qual è il personaggio, nella tua ultima commedia “Se quella sera” andata in scena dal 24 al 26 giugno 2019 al Teatro Porta Portese, che ti ha emozionato più degli altri!?

E. I personaggi di un libro o di una commedia sono come i figli; tutti uguali per quanto riguarda l’amore. Con ognuno, però, si instaura un rapporto che è, e non potrebbe essere altrimenti, diverso perché singolare. È così che in “Se quella sera” il personaggio che più mi ha emozionato è Martina, per quella sua assoluta mancanza di artificio e di malizia che la rende una mosca bianca in un mondo in cui l’ipocrisia spesso trionfa.

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W. Quando scrivi ti lasci trascinare dai capricci dei personaggi o li pieghi ai tuoi voleri!?

E. Quando inizio a scrivere ho ben chiaro il carattere di ogni personaggio e naturalmente il ruolo che dovrà interpretare. Non ci crederai! Mi disobbediscono spesso, ahimè e lo fanno a ragion veduta. Te lo ripeto, i personaggi sono come i figli… prevedi per loro una strada e loro ne scelgono un’altra. Qualche volta persino inspiegabilmente migliore….

W. Ed ora veniamo al sodalizio madre-figlia, tu autrice lei regista, come è nato e se c’è stato un periodo di prova, dove entrambe vi siete confrontate.

E. Nessun periodo di prova, eccettuati i tanti anni vissuti insieme. Gloria è stata sempre per me una preziosa critica. Ha sempre letto le bozze dei miei libri e dato preziosi giudizi. Ciononostante il confronto è ancora oggi continuo e serrato.

W. Quando, per motivi di regia Gloria modifica o taglia alcune parti della commedia, che sensazioni provi!? 

E. Soffro!!! E qualche volta litighiamo. Raramente però. Il più delle volte ci confrontiamo e insieme decidiamo la strada migliore.

W. Tuo marito e tua figlia Ilaria ti hanno incoraggiato fin da subito o erano scettici!?

E. Sicuramente incoraggiato. E spinto. Devi sapere che nello scrivere sono molto lenta. Perché forse sempre alla ricerca della parola che non trattenga un pensiero ma, al contrario, lo dilati. Ma soprattutto sono terribilmente pigra. E sappi che considero la pigrizia una qualità straordinaria!

W. Ho visto che domenica 4 agosto avete replicato la commedia “ Se quella sera” nel parco di Sabaudia, all’interno della rassegna “Il Parco e la Commedia”

E. si, ed è stato molto suggestivo recitare nella splendida cornice del Parco. E il numeroso pubblico che ci ha applaudito lo ha reso ancora più magico.

W. Bene, ti ringrazio per questa interessante chiacchierata, sicuramente ci rivedremo per un’altra divertente commedia

E. Grazie Willy è stato un vero piacere essere qui con te, appena sarà pronta la prossima commedia sarai il primo a saperlo. Un saluto anche ai lettori di Detti e Fumetti

Cia e a presto da Willy il Bradipo

[Dario Santarsiero per Detti e Fumetti – sezione Teatro – articolo del 15 agosto 2019]

 

 

 

 

Di nuovo a teatro con Gloria Luce -L’intervista di Willy il Bradipo

willy registaCari amici torno oggi a parlare dell’attrice  Gloria Luce Chinellato, l’abbiamo lasciata con lo spettacolo “Dorotea e il fantastico mondo di OZ” e la ritroviamo in versione regista.

 

E si, e non è la prima volta, infatti Gloria Luce è alla sua quarta regia. Ha esordito nel 2016 con “Non vedo l’ora”. Nel 2017 con “Capodanno in giallo noir”. Nel 2018 con “Il caro (e)stinto. Ed ora nel 2019 con “Se quella sera”. I testi sono di Enrica Corradini, la madre di Gloria Luce. Una sinergia che ha dato i suoi frutti. Come sempre preso dalla curiosità chiamo Gloria Luce e le chiedo un appuntamento per scoprire chi delle due è il vero motore della coppia. E come sempre la incontro davanti ad un teatro, in questo caso al Teatro Porta Portese in via Portuense 102, dove si terrà lo spettacolo “”.

gloria luce

 W.: Allora Gloria Luce, sei una donna dalle mille sorprese! Raccontaci di questo sodalizio con tua madre!

G.L. Mia madre è la scrittrice vivente che preferisco. Lei è molto orgogliosa del mio apprezzamento, anche se preferirebbe togliessi la parola vivente. Tra le sue doti c’è anche la superstizione. Scherzi a parte abbiamo iniziato a lavorare insieme anni fa, quando le ho imposto di riprendere un suo vecchio testo per portarlo in scena. Il successo di pubblico e critica ci ha spinto a continuare su quella strada.   Lei è una donna straordinaria, colta, affascinante e elegante come poche, di quelle Donne che ormai difficilmente si incontrato. Lo dico sempre, convincerla a lavorare con me è stata la mossa più fortunata della mia vita. Ogni giorno mi ispira e stimola. Praticamente è la mia musa.

W.: Chi ti a spinto verso la regia!?

G.L. Diciamo che è stata una scelta naturale. Anche se i corsi, le scuole che ho frequentato, ma anche e soprattutto le assistenze alle regie di altri spettacoli, mi hanno offerto l’opportunità di sperimentare sul campo.

W.: Come ti rapporti con gli attori!? Nel senso, lasci loro modo di esprimersi o devono seguire le tue direttive senza discutere!?

G.L.:   Il teatro è anche disciplina. Ed io sono sicuramente severa, anche se concepisco la severità come autorevolezza e non autorità. Ovviamente sono aperta alla discussione, alla proposta e al suggerimento… ma nei luoghi e momenti adatti. Comunque, Ho sempre ritenuto la creazione di uno spettacolo un gioco di squadra dove, dietro al capitano, ci si imbatte nei giocatori che avanzano compatti. Gli attori, con il loro apporto creativo sono indispensabili. se non servisse il carisma del singolo attore sarebbe possibile far recitare i robot. Certo è che mentre l’attore ha una visione individuale, il regista cerca di aver sempre presente la visione complessiva.

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 W. :Il fatto che hai un passato come attrice, che contributo ha dato alla regia!?

G.L. Il passato e il presente! E spero il futuro. Sicuramente conoscere le dinamiche proprie dell’arte attoriale contribuisce in modo significativo alla regia.

  W. : Raccontaci, senza svelare i particolari ovviamente, di questo vostro ultimo lavoro.

G.L. E’ la vigilia di Natale. Quale occasione migliore per passare una serata in famiglia? Quella famiglia nella quale personalità tanto diverse si possono incontrare senza scontro e, anzi, trasformare la diversità in armonia… se solo il buio del pensiero nascosto riuscisse a rimanere intrappolato nella maschera  di ipocrisia e convenienza che, indossata, costringe alla recita anche là dove non avrebbe ragione di essere. La serata scivola lieve tra brindisi, sorrisi e l’immancabile tombola. Ma una tombola che si rispetti nasconde tra i suoi numeri il 48. Morto che parla. Una commedia brillante che nel sorriso invita alla riflessione.

W. : Mi sembra di capire, che tu e tua madre vi riconoscete in questa trama, come del resto lo faranno, tutti quelli che verranno a vedere lo spettacolo!

G.L. Sicuramente sì, per quanto riguarda noi. Speriamo che anche il pubblico condivida la nostra battaglia contro le maschere che ci circondano.

W. : Ricorda ai lettori di Detti E Fumetti dove sarete, che giorni e il titolo dello spettacolo.

G.L. Teatro Porta Portese, via Portuense 102, 24- 25 e 26 giugno, ore 20.45

teatro

  W. :Bene, non mi resta che augurarti tanta ”Merda!”

-uno questi giorni vi svelo il perché di questo augurio-

G.L. Grazie a te Willy! Se permetti voglio aggiungere una cosa, i lettori di Detti E Fumetti presentandosi alla biglietteria del teatro avranno il biglietto ridotto.

W. : Benissimo! Ti ringrazio a nome dei nostri lettori!

[Dario Santarsiero per Detti E Fumetti- Sezione Teatro – articolo del 20 giugno 2019]