Archivi tag: #teatro; #WILLY IL BRADIPO;

Intervista di Dario Santarsiero a Leli Baldissera Fotografa per DETTI E FUMETTI

Vincitrice Menzione Opera più votata da Terna

Amici di DETTI E FUMETTI oggi siamo con Leli Baldissera “Premio Driving Energy 2024 – Fotografia Contemporanea” e Vincitrice Menzione Opera più votata da Terna.

LELI di Filippo Novelli

Allora Leli, sei nata nel 1990 in Brasile, vivi e lavori a Roma. Sei artista, fotografa e ricercatrice. Consegui una laurea e il master in Arti Visive e un dottorato in Antropologia Sociale, e hai svolto delle ricerche sulle donne artiste. Come fotografa hai 15 anni di esperienza, durante i quali hai lavorato in studi fotografici e come freelance nella città di Porto Alegre.

D. Cosa o chi ti ha indirizzato verso la fotografia?

L. Sono sempre stata coinvolta nel mondo dell’arte, disegnavo e dipingevo, e quando avevo 15 anni mia madre mi regalò la mia prima macchina fotografica e ho iniziato a concentrarmi maggiormente sulla fotografia. Ho studiato Arti Visive e lì all’università ho dovuto scegliere un ambito in cui approfondire e ho scelto anche la fotografia perché ho visto che potevo avere più scelte nel costruire una professione.

D. Che responsabilità ha una fotografa nei confronti nella società?

L. La mia visione è sempre focalizzata sul lato politico e antropologico, penso che la produzione di immagini non sarà mai slegata da questi soggetti. Ma sono scelte personali il modo in cui ogni persona prenderà la produzione della propria arte. Oggi viviamo in un mondo pieno di immagini e tutti hanno accesso a migliaia di immagini tutto il giorno, l’educazione visiva e il rispetto per ciò che viene fotografato e pubblicato sono essenziali.

D. Nel tuo paese, il Brasile, la fotografia ha un ruolo rilevante nel denunciare lo sfruttamento ambitale? 

L. Sì, ma non solo denunciando lo sfruttamento ambientale ma anche denunciando ogni tipo di sfruttamento e problema sociale. Abbiamo grandi fotografe e fotografi documentaristi e artisti che producono immagini di grande impatto sulla nostra cultura e anche sui nostri problemi. Più recentemente anche in chiave decoloniale e con una visione del mondo meno eurocentrica, in cui i soggetti stessi producono immagini su se stessi e sul loro territorio, come gli indigeni, i quilombolas e i senzatetto che producono materiale audiovisivo sulla loro situazione.

D. Perché prediligi il colore anziché il bianco e nero?

L. La mia attenzione sui colori che si trovano nel mondo reale e’ dovuta al fatto che  i colori possono parlare di sentimenti e trasmettere sensazioni; tuttavia apprezzo anche le luci e le ombre enfatizzate dall’uso del bianco e del nero.

D. Nei tuoi lavori emerge prepotentemente il corpo femminile, ce ne vuoi parlare?

L. Come donna e artista, penso che sia importante trasformare lo storico “sguardo maschile” sul corpo femminile in donne che rappresentano se stesse e le altre. Disconnettere il corpo femminile da uno sguardo sessualizzato, approfondendo la dimensione dei suoi significati.

D. “Ocupação” è l’opera vincitrice del premio Terna 2024, perché la scelta di fotografare la facciata di un palazzo?

L. Non è solo la foto di un palazzo, ma di un palazzo che è un’occupazione nel centro della città dove vivevo, in un viale vicino a casa mia. Per me questa foto rappresenta un ritratto delle persone che vivono lì, ma senza mostrare i loro volti. I volti si mostrano nel modo in cui hanno occupato quel posto vuoto e lo hanno trasformato nella loro casa con il loro tocco personale. Non avere una casa e non avere diritto alla casa è una questione che mi tocca personalmente e politicamente.

D. Il tuo sogno nel cassetto?

L. Ritornare a disegnare e dedicare maggiormente la mia arte a questa tecnica che ad un certo punto della mia vita era stata abbandonata.

D. Bene cara Leli grazie anche a nome delle Lettrici e Lettori di Detti e Fumetti per questa bella chiacchierata

L. Grazie a lei, apprezzo l’interesse per il mio lavoro e lo spazio fornito per parlare un po’ di quello che faccio. Grazie mille.

[Dario Santarsiero per Detti e Fumetti -sezione Arte – articolo del 15 ottobre 2024]