UN VIAGGIO ESPERIENZIALE- LA SERRADA DI DEPERO

Questa estate ho voluto fare una vacanza esperienziale a scopo culturale che conciliasse le esigenze della mia famiglia di trascorrere le vacanze estive al fresco andando in montagna .

Sono andato a Serrada, in trentino, per immergermi dentro l’opera di Fortunato Depero.

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Il pittore, infatti, dopo una vita trascorsa tra i fasti ed i successi di Roma e New York ,si ritirò in questo paesino,  vicino a Folgaria,  per  trovare la serenità e la tranquillità che solo la natura riusciva a trasmettergli.

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Lui stesso in una lettera descrive questi luoghi

«Serrada offre un paesaggio eternamente mutevole. In estate è un pianoro, una verde conca riposante circondata da altere groppe di monti, da scalinate di roccia discendenti, a volte dolci e altre a precipizio. Dentro legioni di abeti e tra plotoni di pini e larici, in vedetta, giace il paesello: campanile a testa di cipolla e naso appuntito all’insù. La chiesa aspetta a bocca aperta i fedeli e il cimitero tace e origlia quadrato e rassegnato con le croci a braccia distese. In autunno i prati, i campi e i boschi si popolano di aratri, di falci, di accette e di mucche al giogo. La terra si rivolta nera e appare punteggiata di tuberi benefici, simili a biondi ciottoli. Il ritmo secco del taglialegna si ripercuote nel bosco. I larici ingialliscono, i faggi arrossano e i cespugli radenti si insanguinano. Merli e tordi sfrecciano, il fringuello svetta e l’allodola ferma nell’azzurro canta la luce che l’abbaglia. Serrada d’inverno offre un paesaggio polare. Dal bianco lenzuolo sorgono scheletri di vetro e mani multiple di fantasmi. Ogni osso e ogni dito hanno il proprio lembo di candore. Il vento nordico arriva galoppante con in groppa il sole dagli occhi di fosforo, con criniere d’oro e bardature d’argento. Nitrisce accecando. L’ampia distesa è uno specchio e il cielo e le case capovolte vi si riflettono turchine. Lo sciatore affascina: distende le braccia per impugnare le ali al vento. Con le lame degli sci ai piedi taglia lo spazio con rasoiate parallele. Il suo binario aereo, diritto, curvilineo e a zig zag è perfetto. Il bolide umano scende fra stupendi pennacchi di neve, fra soffi di polvere luminosa, reggendo i volantini equilibratori. Scende un angelo del firmamento sicuro nello spazio e nella luce che lo aureola, raggiante in questo autentico prisma di poesia» (cit. da Fortunato Depero nelle opere e nella vita,1940).

E’ stato molto interessante percorrere la cittadina ed ammirare le  opere del maestro; ogni estate la comunità di Serrada si veste a festa ed organizza manifestazioni a tema, laboratori di pittura per bambini e incontri di approfondimento.

In ogni locale, hotel, punto di informazioni ti viene data una guida grazie alla quale si possono meglio comprendere le opere sparse per la cittadina.

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Depero lo conosciamo come pittore. In realtà lui si definì  fin dal principio scultore. Ce ne accorgiamo da come tratta il concetto di tridimensionalità nei suoi dipinti.

Pochi sanno che la sua esperienza artistica iniziò con un rifiuto. Non fu infatti accettato alla Accademia delle Belle Arti di Vienna.

Questo episodio fece di lui un rivoluzionario, il capostipite della “seconda fase del futurismo” che si fonda sull’ arte totale capace di sopravanzare l’ arte museale e da esposizione in voga fino a quel momento ( anche per lo stesso futurismo della cosiddetta prima fase )

Con Depero (cosi’ come con Balla) l’arte entra nella quotidianità della gente, grazie alla pubblicità, all’arredamento, agli allestimenti teatrali, alla moda, all’architettura, all’editoria e così via.

A poche curve da Serrada (da fare con cura anche in estate) c’è  Rovereto dove Depero fonda la CASA FUTURISTA e dove potrete trovare la testimonianza tangibile di quanto sopra detto in fatto di DESIGN. Insomma un viaggio esperienziale totalizzante, ne è valsa la pena ( intendo per le curve :-))

[Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – sezione ARTE – articolo del 20 dicembre 2017]

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