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Sociologia e psicologia, cosa le accomuna e cosa le distingue

Cari lettrici e lettori di DETTI E FUMETTI, dal momento che e’ entrata nella nostra redazione una sociologa,  siamo stati inondati di domande da parte dei nostri lettori.

E’ per questo motivo che abbiamo sentito l’esigenza di creare una FAQ che raccolga le domande  e i motivi che hanno guidato le nostre scelte.

1.Il vostro blog e’ sempre e solo scritto da tecnici con alle spalle un curriculum di tutto rispetto. Perche’ questa scelta?

Si, la scelta di chiamare sempre dei tecnici qualificati a scrivere solo e soltanto di temi in cui hanno conseguito una specializzazione o su temi sui quali abbiamo una esperienza pluriennale, e’ uno dei caratteri distintivi del Blog, per distinguersi dalla massa e dal rischio di banalizzare alcuni ambiti se portati avanti dalla sola passione e hobbistica.

Abbiamo molti esempi in tal senso:

Il progetto MARTA, Il fumetto didattico sulla sulla salute e sicurezza e’ scritto da tecnici di altissimo livello.

Il progetto musicale della storia del rock o di Sandcastle, vede impegnati musicisti professionisti con esperienza pluriennale

Il progetto di economia Artiglio, primi passi nella lean economy e open innovation, vede tra i protagonisti professori universitari di chiara fama.

Potremmo elencarne tanti altri.

Questo rende comprensibile ancor di piu’ il fatto che la rubrica di sociologia si inserisce in questo filone in modo coerente.

2. Perche’ avete deciso di far entrare in redazione un tecnico, nella fattispecie una sociologa?

Quando nel 2009, ad oggi 17 anni fa, abbiamo aperto DETTI E FUMETTI, la sociologia era gia’ tra gli argomenti trattati insieme alla letteratura, arte, musica, cinema. Si pensi solo alla nostra prima “raccolta” OSVY, AFORISMI PER SALVARE IL MONDO

Il libro altro non e’ che un compendio di letteratura e sociologia.

Quindi realizzare una vera e propria rubrica sulla sociologia e’ stato il naturale approdo di un percorso iniziato 17 anni fa.

Il successo che sta avendo e’ merito del fatto che il focus sui temi sociologici acceso nel lontano 2009 non si e’ mai spento e che i nostri lettori sono fidelizzati e apprezzano questa idea.

3.Perche’ avete deciso di concentrare tanta attenzione (sono gia’ otto articoli consecutivi) che pubblicate su temi come: i sentimenti, le emozioni,ecc. Volete fare gli psicologi perche e’ trandy?

Parto dall’ultima parte della domanda.

Vedete concentrati tanti articoli di Chiara perche’ vorremmo raggiungere al piu’ presto un numero minimo di articoli da poter raccogliere in un libro illustrato. E’ il nostro obiettivo. Se vogliamo che sia a breve termine e’ inevitabile tenere questo ritmo. Per quel che riguara la prima parte della domanda, la risposta e’ no, non abbiamo nessuna intenzione di  aprire un sito di psicologia acchiappa like.

Attenzione a non cadere nella confusione. Bisogna fare chiarezza. Noi stiamo parlando di sociologia. Anche se e’ un po’ lungo da fare, distinguiamo bene Sociologia da Psicologia e, visto che siamo in ballo, da Psichiatria.

Sebbene sociologia, psicologia e psichiatria si occupino tutte in qualche modo dell‘uomo e del suo comportamento, differiscono nettamente per oggetto di studio, formazione professionale e approccio.

Ecco una sintesi delle differenze principali:


1. 🧑‍🤝‍🧑 Sociologia

La sociologia è una scienza sociale che studia l’uomo in relazione agli altri e all’ambiente sociale.

  • Oggetto di Studio: La società nel suo complesso, i gruppi sociali, le istituzioni, i fenomeni collettivi e le dinamiche relazionali. Si concentra sui processi sociali che influenzano i pensieri, i sentimenti e le azioni degli individui e dei gruppi (es. disuguaglianza, migrazioni, cambiamenti culturali, comportamento di folle).
  • Focus: Il livello macro e meso (società, gruppi, organizzazioni). Spiega il comportamento individuale come risultato di fattori sociali, economici e culturali.
  • Formazione: Laurea in Sociologia o Scienze Sociali. Non è una professione sanitaria e non si occupa di diagnosi o trattamento di disturbi individuali.
  • Obiettivo: Comprendere, analizzare e interpretare i fenomeni sociali per risolvere problemi sociali e prevedere i cambiamenti.

2. 🧠 Psicologia

La psicologia è la scienza che studia i processi mentali, il comportamento e le dinamiche affettive dell’individuo.

  • Oggetto di Studio: L’individuo e il suo mondo interiore: mente, comportamento, emozioni, processi cognitivi (memoria, percezione, pensiero) e sviluppo.
  • Focus: Il livello micro (l’individuo). Si occupa del benessere psicologico e relazionale, e del disagio psichico non prettamente organico.
  • Formazione: Laurea in Psicologia, seguita da tirocinio e Esame di Stato per l’abilitazione. Lo psicologo non è un medico e non può prescrivere farmaci. Se consegue una specializzazione quadriennale, diventa Psicoterapeuta e può fare terapia.
  • Obiettivo: Comprendere e spiegare il comportamento e i processi mentali, e intervenire per sostenere la crescita personale e gestire il disagio psicologico (ad esempio attraverso colloqui e psicoterapia).

La nostra collana di fumetti la trovate QUI

3. ⚕️ Psichiatria

La psichiatria è una branca della medicina che si occupa della salute mentale.

  • Oggetto di Studio: La patologia mentale dal punto di vista medico, biologico e bio-psico-sociale. Si concentra sulla diagnosi, cura e prevenzione dei disturbi mentali gravi e persistenti.
  • Focus: L’individuo con una malattia psichiatrica. Vede il disturbo mentale come un’alterazione che può avere cause biologiche, genetiche e ambientali.
  • Formazione: Laurea in Medicina e Chirurgia, seguita dalla Specializzazione in Psichiatria. Lo psichiatra è un medico e, per questo, è l’unico tra i tre a poter prescrivere farmaci (psicofarmaci) e richiedere ricoveri ospedalieri.
  • Obiettivo: Diagnosticare, trattare e riabilitare le malattie mentali, spesso utilizzando una combinazione di farmaci, psicoterapia e interventi psicosociali.

Tutti i libri della nostra collana citati nell’articolo li trovi QUI

[ La redazione di DETTI E FUMETTI- ARTICOLO DEL 14 DICEMBRE 2025]

Care lettrici e lettori di DETTI E FUMETTI, da qualche settimana vi abbiamo proposto  gli episodi della video rubrica di sociologia scritta e interpretata da Chiara Narracci.

Illustrazione dello speed painting di Filippo Novelli per il video Clip: Chiara, il sole dentro la stanza

Ma chi e’ Chiara, lo abbiamo chiesto ad un suo amico che ci ha detto che lei irradia positività e luce; e’ capace di migliorare l’umore e l’autostima di chi le sta intorno. Forte e’ il suo impatto trasformativo sulle persone, non attraverso la perfezione, ma sostenendo l’autenticità e ricordando agli altri il loro valore. Insomma c’avra’ pure i suoi difetti ma l’influenza benevola e rassicurante di Chiara si infonde tutto attorno quando entra dentro una stanza.

Non ce lo ha detto cosi’ direttamente; ci ha mandato una canzone su di lei e noi, con l’aiuto della matita di Filippo, il nostro CEO e illustratore ufficiale, ne abbiamo fatto un video Clip che potete vedere facendo click QUI

A proposito questo e’ il testo della canzone:

CHIARA PORTA IL SOLE DENTRO LA STANZA.

DETTI E FUMETTI PRODUCTION

SAMI prompt sound engineering

Video clip by Filippo Novelli

Chiara porta il sole quando entra nella stanza

Chiara sa far brillare chi si sente senza

Ogni sorriso suo ti cambia la giornata

Ti guardi allo specchio e pensi forse valgo qualcosa

Rit: Tu es tre belle, ti ru ti ru le, ti ru ti ru le,

Chiara cammina e sembra che il mondo rallenti

Non dice molto ma capisci tutto dai gesti

Ha quella luce che ti prende senza chiedere niente

Ti fa sentire meglio anche quando non lo pensi

Non parla di perfezione, parla di essere veri

Ti guarda un attimo e ti ricorda chi eri

Con lei ti piace un po’ di più la tua storia

E quel sorriso che regala te ne lascia un po’ in memoria.

[DETTI E FUMETTI- Editoriale del 13 dicembre 2025]

A STAR BENE SI IMPARA. DARIO SANTARSIERO intervista l’autrice, la sociologa Chiara Narracci per DETTI E FUMETTI

A star bene si impara!

“In un mondo che viaggia fin troppo velocemente si dimentica spesso di prendersi in considerazione in prima persona e nel presente.”

Ritratto di Chiara di Filippo Novelli

Care Lettrici e Lettori di Detti e Fumetti vorrei presentarvi Chiara Narracci, sociologa; con lei parleremo del suo libro “A star bene si impara!” Edizioni G.A.Z.. Prima però, due righe di presentazione. Nata a Roma l’08/04/76, ti sei laureata in Sociologia a La Sapienza, hai due master in Consulenza e in Mediazione Familiare, collabori con: il consultorio Centro la Famiglia al Vicariato da 20 anni e con diversi avvocati matrimonialisti. Sei responsabile di diversi sportelli d’ascolto nelle scuole. Docente di Sociologia della famiglia nelle varie sedi italiane della Sicof [Scuola Italiana Consulenti della Coppia e della Famiglia].

Autrice dei seguenti libri: la grande abbuffata, pubblicato con la Regione Sicilia; le favole di Pietro, edizioni progetto cultura; le favole di Bruno, edizioni progetto cultura; le favole di Elena, edizioni progetto cultura.

Il libro di Chiara Narracci “A star bene si impara!” suggerisce come gestire le nostre emozioni e tentare di risolvere al meglio le proprie insicurezze e paure in tutti i campi della nostra vita, che minano il nostro equilibrio sia psichico che fisico. Nella seconda parte del libro, Chiara indica, tramite le favole, dedicate ai propri figli, come i miti e le leggende, ci aiutano ad accogliere e normalizzare le resistenze e le credenze cognitive.

D. Allora Chiara, come mai hai sentito l’esigenza di scrivere “A star bene si impara!”?

C. Per sfatare diversi pregiudizi che ci bloccano nella crescita personale, portandoci a vivere trascinando i piedi…

troppe volte sento affermazioni tipo: le persone non cambiano, al massimo peggiorano! O anche: sono fatto così! 

Di qui l’idea della copertina, dove la pecora Rosa è colei che ha imparato a conoscersi e a volersi bene pertanto sceglie consapevolmente come gestirsi nelle varie situazioni.

D. Perché Conoscere la propria storia di vita e le relative dinamiche relazionali è fondamentale?

C. Ognuno di noi costruisce la propria peculiare storia di vita, in base a come viene più spesso definito dalle figure di riferimento… conoscere come ci siamo strutturati; comprendere come funzioniamo nelle dinamiche interne e relazionali; perdonare le mancanze ricevute ed imparare a compensare da soli

È la strada per la libertà di scegliere quali condizionamenti ricevuti fare propri, perché buoni per noi e quali lasciare andare.

È l’ignorare che ci porta a subire noi stessi e a farci sentire vittime degli altri e degli eventi… possiamo però imparare a gestire il nostro mondo emotivo.

D. Nella tua lunga esperienza come consulente e mediatore familiare, affermi che ciò che ci destabilizza ad ogni età è il mondo emotivo; ce ne vuoi parlare?

C. Grazie all’analisi transazionale di Berne compresi che il mondo emotivo è fermo all’infanzia e che l’imprinting emotivo ha effetti anche sui comportamenti associati alle varie emozioni che adottiamo nel presente. 

Esser consapevoli che gli eventi di oggi sono tanto destabilizzanti perché a percepire la realtà è il bambino che eravamo e non l’adulto che siamo diventati aiuta a ricentrarsi velocemente. Come? Leggi il libro! [Sorride N.D.S.]

D. Quanto la comunicazione influisce sul nostro vissuto?

C. Moltissimo perché le parole deformano, definiscono e limitano la percezione della realtà esterna e interna, se un bambino viene spesso definito pigro si convincerà di esserlo e metterà in scena atteggiamenti in linea con questa etichetta pur di sentirsi considerato. 

Pertanto, conoscere le proprie etichette, comprenderne il peso avuto e scegliere di non metterle in scena è liberatorio.  

D. Nel libro indichi quali sono le regole di base della comunicazione e quali sono gli errori da evitare; ce ne puoi anticipare qualcuno?

C. Penso agli out-out! A tutte le volte che esasperati dall’atteggiamento disturbante di qualcuno gli intimiamo di cambiare pena il perderci… non funzionano! Nella migliore delle ipotesi producono un cambiamento momentaneo dettato dalla paura non dall’amore.

Sono convinta che l’unica leva che funzioni sia l’amore: il mettere in evidenza ciò che amiamo dell’altro, ci aiuta ad esempio ad avere maggior tolleranza verso ciò che ci piace di meno, portandoci ad ingentilire le etichette: un conto è dire ad un figlio, spesso e volentieri, che è un bugiardo, un conto è rimandargli che ha molta fantasia!

D. perché le favole hanno un significato socio pedagogico?

C. Le favole come i miti e le leggende si rivolgono direttamente al mondo emotivo, che come ho accennato e’ fermo all’infanzia pertanto ci livellano tutti ad un comune sentire bypassando le resistenze cognitive e culturali.

Con le favole si esplora il mondo emotivo e lo si normalizza consentendoci di accettarlo come parte di noi e della nostra storia.

Solitamente da adulti quando siamo in preda a forti emozioni ci giudichiamo come inadeguati portandoci a sentirci ancor più destabilizzati, la chiave invece è nel guardare al bambino che eravamo con tenerezza e tranquillizzarlo… per poi godere delle nostre risorse da adulti per gestirci al meglio nel presente.

D. Bene. Cara Chiara, sicuramente hai stimolato i nostri lettori a leggere il tuo libro “A star bene si impara!” G.A.Z. edizioni. Ed approfondire così il tema dell’emotività interiore.

C. Un saluto a te e alle lettrici e lettori di Detti e Fumetti

[WILLY ALIAS DARIO SANTARSIERO PER DETTI E FUMETTI- SEZIONE LETTERATURA- ARTICOLO DEL 4 SETTEMBRE 2024]

SIBILLA- IL SEGRETO DI PIETRA Michele Sanvico- Norcia 29 luglio 2023

Cari amici di Detti e Fumetti, vi segnalo un nuovo libro di una nostra vecchia conoscenza. Nell’ambito della ESTATE NURSINA 2023, SABATO 29 LUGLIO, Michele Sanvico presentera’ un libro sullaLEGGENDA DELLA SIBILLA DEGLI APPENNINI

Alle ore 18:00, presso lo Spazio DIGIPASS del Comune di Norcia (Via Solferino). “Sibilla – Il Segreto di Pietra”, la storia delle leggende dei Monti Sibillini.

Non mancate.

(Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI- sezione letteratura – articolo del 27 luglio 2023)

WILLY ALIAS DARIO SANTARSIERO INTERVISTA FERNANDA PINTO PER DETTI E FUMETTI

Cari Lettrici e Lettori di Detti e Fumetti, oggi intervisterò l’attrice Fernanda Pinto. Buona lettura!

La Fernanda Pinto di Filippo Novelli

Allora Fernanda la protagonista della serie web “Casa Surace”, Casa di produzione sul web con 400 milioni di visualizzazioni, enfatizzando l’eterno campanilismo t, sei nata a Napoli il 22/07/95.Ti sei fatta conoscere dal grande pubblico come ra nord e sud. Il tuo primo debutto è a teatro all’età di 16 anni nel musical “Rent in Neapolitan Language”, regia di Enrico Maria Lamanna, in scena al Festival di Benevento Città Spettacolo e al teatro Trianon di Napoli. Partecipi a diversi Stage con Mimmo Borrelli, a teatro, Francesco Munzi, al cinema e con altri esponenti del Musical Italiano. Ti formi presso il laboratorio teatrale Artefia con il maestro e attore Vincenzo Maria Saggese.Con la sua regia partecipi a diversi spettacoli nei maggiori teatri napoletani e al Festival della Filosofia di Velia. Nel 2013 inizi il tuo percorso di formazione come performer presso il laboratorio di Musical Mind the Gap a Napoli, una tra le prime scuole di Musical in Italia, diretto da Fabrizio Miano. Nel 2015 vinci una borsa di studio nella prestigiosa Accademia MTS MUSICAL THE SCHOOL di Milano, scegli però di restare a Napoli, perché nello stesso anno inizi a lavorare con la Casa di Produzione sul Web. Nel 2017 frequenti per circa un anno il Nuovo Teatro Sanità e lavori come attrice protagonista a diversi spettacoli con la regia di Mario Gelardi.  Successivamente: “Ritorno del Mammasantissima” con la regia di Luciano Saltarelli. Nel 2018 ti sei laureata presso l’Università Suor Orsola Benincasa con indirizzo Comunicazione e attualmente prosegui i tuoi studi presso l’Università Federico II di Napoli. Nel  2023 hai lavorato nella compagnia di Vincenzo Salemme con lo spettacolo scritto diretto e interpretato da Vincenzo Salemme dal titolo “ Napoletano? E famme ‘na pizza!”. Hai preso parte in alcune fiction Rai e Mediaset, come un Posto Al Sole, Rosy Abate 2. E come ospite Vip nel programma Pizza Girls in onda su La5.

W. Perché hai deciso di fare l’attrice?

In realtà non ho mai deciso di fare l’attrice. Direi che piuttosto è successo e basta. Ho iniziato un po’ per gioco a casa, poi a scuola, e poi non ho più smesso di giocare!

W. Che senso ha recitare?

Per me più che avere un senso credo sia una risorsa. Ho la possibilità di dare voce a quello che c’è dentro di me, e soprattutto, spesso a quello che non ho. Mi fa sperimentare e soprattutto mi diverto. Sai che c’è finzione, immaginazione, eppure c’è un tacito patto col pubblico, ci crediamo insieme e diventa tutto vero. Ed è bellissimo!

W.Chi ti tenta di più il teatro il cinema o la televisione? E perché?

Ho sempre lavorato maggiormente a teatro e mi piace davvero tantissimo. Però mi tenta tanto il cinema, e spero presto di farne esperienza!

W.Perché hai rinunciato alla borsa di studio dell’Accademia MTS MUSICAL THE SCHOOL di Milano, per la Casa di Produzione Web?

A malincuore rinunciai alla borsa di studio perché si, iniziavo il mio lavoro con Casa Surace, è stato istintivo, anche se non sapevo bene dove mi avrebbe portata quella scelta. Alla fine direi che è andata bene e oggi nonostante mi dispiaccia per non aver iniziato un percorso a Milano, non me ne pento. Il musical è stata una parte importantissima della mia vita e lo è ancora oggi, quindi mai dire mai!

W. E poi Casa Surace, ce ne vuoi parlare?

Faccio parte di Casa Surace da otto anni ormai. All’epoca avevo solo 19 anni ed ero l’unica donna del gruppo. È stato un fulmine a ciel sereno nella mia vita, in senso positivo ovviamente. Inaspettato. Ho imparato molto grazie a questa esperienza insieme a loro e ho ricordi bellissimi. Oggi andiamo avanti, spero con progetti sempre più grandi!

W. Cimentarti come pizzaiola nel programma Pizza Girls in onda su La5, ti ha aperto nuove prospettive?

L’esperienza a Pizza Girls è stata divertente, per una ragazza del SUD atipica che non sa cucinare, soprattutto. Nuove strade non saprei, ma sono una curiosa nel mio lavoro e cerco sempre di impegnarmi in quello che faccio. Non mi dispiacerebbe condurre un programma!

W.Il tuo sogno nel cassetto?

Mi hanno insegnato a non svelare i sogni, si sciupano e poi non si avverano.. posso dire però che è ancora lì nel cassetto. Incrociamo le dita!

W. Bene Fernanda, grazie anche a nome delle Lettrici e Lettori di Detti e Fumetti per questa interessante chiacchierata!

(DARIO SANTARSIERO PER DETTI E FUMETTI SEZIONE TEATRO – articolo del 2 luglio 2023)

L’ISCHIA FILM FESTIVAL, ARRIVARE CON LA RONDINE

Cari lettori di DETTI E FUMETTI oggi siamo all’ Ischia film festival che si tiene presso la fantastica location del castello aragonese ad Ischia.

L’Ischia Film Festival è un festival cinematografico internazionale specificamente dedicato alle location del cinema. Il festival è realizzato dall’Associazione Culturale Art Movie e Music e il suo ideatore e direttore artistico è Michelangelo Messina.

La prima edizione del festival si è tenuta nel 2003 presso l’isola d’Ischia con il nome di Foreign Film Festival. La manifestazione è nata con l’intento di conferire un riconoscimento artistico alle opere, ai registi, ai direttori della fotografia e agli scenografi che hanno valorizzato luoghi italiani o stranieri per invogliare lo spettatore a visitarne le bellezze.

Il festival, che si svolge in luglio, organizza annualmente il convegno nazionale sul cineturismo. La rassegna cinematografica si compone di tre sezioni competitive dedicate ai cortometraggi e ai documentari, una sezione speciale denominata Primo Piano dedicata ai lungometraggi e una sezione fuori concorso denominata Scenari.

Il festival fa parte dell’AFIC, l’Associazione Italiana Festival di Cinema, cui appartengono altre analoghe manifestazioni nazionali di promozione del cinema italiano. La diciassettesima edizione ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e l’adesione del Presidente della Repubblica con una targa onorifica (fonte wikipedia).

Se volete avere maggiori informazioni sulla edizione del 2023 fate click al link

https://www.ischiafilmfestival.it/index.php/it/i-film/category/best-of-lungometraggi-2023

A noi di DETTI E FUMETTI e’ rimasta impressa la performance di ELODIE, oramai divenuta una artista a tutto tondo, che ha debuttato nel bellissimo film TI MANGIO IL CUORE, gangster movie ambientato in una puglia atavica e pastorale, a mezzastrada tra la Fonteamara di Silone e il Kill Bill di Tarantino, con cui il regista Pippo Mezzapesa ha vinto il Nastro d’argento.

La visita al Castello aragonese vale il viaggio ad Ischia.

In epoca medioevale il castello fu sempre indicato come Insula Minor per distinguerlo dall’Insula Major (l’Isola d’Ischia) che andava lentamente popolandosi.
È a questo periodo che risale l’attuale cripta della Cattedrale dell’Assunta con i suoi pregevoli affreschi.

Due ne ricordiamo:

-La cappella di Maria Maddalena che i Caracciolo fecero erigere per ingrazarsi i reali Angioni dell’epoca

-La cappella di san Gioacchino ( padre di Maria) con illustrata la storia della sua vita: dalla cacciata da Gerusalemme perche’ sterile, alla annunciazione del concepimento di Anna della Vergine Maria.

Il nome attuale di CASTELLO ARAGONESE ha origine dalla dinastia che più delle altre ha impresso all’isolotto la fisionomia che lo caratterizza: Alfonso I d’Aragona che trasformò nel XV secolo d.C. il preesistente Maschio angioino, costruendo le poderose mura difensive, fece scavare nella roccia la galleria di accesso pedonale.

Riferimenti: https://www.castelloaragoneseischia.com/it/news/cappella-dangi%C3%B2-e-cappella-caracciolo-nuove-scoperte-sugli-affreschi-del-castello-aragonese-d

Non puoi dire di aver visto il castello se non lo hai circumnavigato.

Noi di DETTI E FUMETTI lo abbiamo fatto nel miglior modo, ospiti del veliero LA RONDINE, in compagnia dei capitani Virginia e Pietro (figlia e padre)

Una straordinaria storia accompagna il veliero La Rondine

Negli anni venti il nonno di Virginia trasformo’ una delle prime navi cargo a vela (pensate portava persino le auto e il bestiame) in un vero e proprio veliero per navigare il tirreno.

Ci ha raccontato Virginia che trasportava gli ischitani fino in Sardegna e in Sicilia.

Oggi puoi salpare con loro pranzare a bordo e goderti le meraviglie dell’isola accompagnato dal racconto del vulcanico capitano che conosce mille e uno aneddoti dell’isola. L’autenticita’, l’avventura, il romanticismo in una parola: La Rondine.

Cercatela su instgram “larondinechart”

https://instagram.com/larondinecharter?igshid=MzRlODBiNWFlZA==

Ecco alcune foto dei panorami che potete ammirare dalla Rondine.

(Filippo Novelli per DETTI E FUMETTI – SEZIONE CINEMA – articolo del 2 luglio 2023)